09 dicembre 2007

TUTTO A... PASCONE!

La scorsa settimana, un po' in sordina - si è saputo solo grazie ad una nota di "Cittadinanzattiva" - il presidente dell'Aser, Giovanni Pascone, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico.

La notizia potrà apparire ininfluente o di scarso interesse per i cittadini di Ardea, ma forse non è esattamente così.

Nella scorsa settimana a Pomezia non sono mancati numerosi appelli che invitavano i residenti a pagare l'Ici tramite il modello F24 invece di versarli tramite la società incaricata, ovvero proprio l'Aser. E l'Aser è la concessionaria del servizio anche ad Aprilia, Nettuno e... Ardea!

L'Aser è in crisi, e secondo Cittadinanzattiva la causa è «nella politica dello struzzo seguita dai Comuni di Pomezia, Ardea e Aprilia che non hanno mai partecipato alle assemblee di approvazione dei bilanci e delle modifiche statutarie della società facendo venir meno il controllo previsto per legge quale requisito essenziale per l'assegnazione diretta del servizio».

Giovanni Pascone è un avvocato "famoso" ad Ardea per aver "difeso" il Comune nella causa contro l'Idrica... Ma anche per altre cause, con parcelle contestate in Consiglio Comunale da esponenti dell'opposizione. Attualmente è ancora consulente legale dell'Amministrazione di Ardea in regime di quasi monopolio, il vero e proprio braccio giuridico del Sindaco Eufemi che gli affida pareri e quesiti legali.

Che dire... Complimenti a Pascone per la capacità di accentrare attività e cariche nelle amministrazioni del medesimo territorio al quale Ardea appartiene!


Il Messaggero | Ed. Latina

di GIORGIO NARDINOCCHI


Salta il presidente dell'Aser Giovanni Pascone. Si è dimesso nei giorni scorsi.

Ma solo ieri se n'è avuta notizia attraverso una nota di Cittadinanzattiva. Né il Comune di Aprilia né quello di Pomezia hanno speso una parola per commentare la decisione di un loro stretto collaboratore. Pascone infatti è consulente del sindaco ad Aprilia e direttore generale del Comune di Pomezia.

A Pomezia, dov'è in corso un braccio di ferro all'ultimo euro tra il Comune e la società che riscuote i tributi, il sindaco Enrico De Fusco spiega che le dimissioni sarebbero avvenute per l'evidente conflitto di interessi tra la carica di presidente dell'Aser e di direttore generale del Comune. Non si capisce come mai questo conflitto sia scoppiato solo ora e non invece nel marzo di quest'anno quando è stato eletto presidente dell'Aser. Anche allora Pascone sedeva sul doppio tavolo.

Ad Aprilia gira invece un'altra ipotesi. La sostiene Gianbattista Trenta di Cittadinanzattiva secondo il quale ad aver pesato sulla decisione dell'ex presidente dell'Aser siano «i rilievi avanzati dalla Procura della Corte dei Conti sugli equilibri di bilancio del Comune di Pomezia».

Gianbattista Trenta sostiene che le cause della crisi societaria che si è aperta con le dimissioni di Pascone «stanno nel bilancio 2006 e precedenti della società mista e nella politica dello struzzo seguita dai Comuni di Pomezia, Ardea e Aprilia che non hanno mai partecipato alle assemblee di approvazione dei bilanci e delle modifiche statutarie della società facendo venir meno il controllo previsto per legge quale requisito essenziale per l'assegnazione diretta del servizio».

Le dimissioni di Pascone accendono i riflettori anche su un'altra vicenda che sta scatenando un mare di polemiche nei tre Comuni che hanno affidato la riscossione all'Aser. Si tratta del prelievo dell'aggio sulla riscossione effettuata attraverso il modello F24. Nettuno e Pomezia hanno incassato fior di milioni di euro sugli incassi Ici effettuati direttamente dall'agenzia delle entrate e girati al Comune senza pagare un euro di aggio all'Aser. Il Comune di Aprilia invece ha scritto all'agenzia delle entrate di girare tutti gli incassi dell'Ici sul conto corrente dell'Aser in modo che la società possa trattenersi la percentuale del 14 per cento e posticipare le rese degli incassi al Comune.

Su questo punto è furente l'opposizione che per bocca del socialista Antonio Terra sentenzia: «È l'ultimo regalo del sindaco Santangelo a spese delle città».