01 febbraio 2008

VARIANTE URBANISTICA, QUALE FUTURO?

Comunicato Stampa

Ardea, 01/02/08 - Dopo l'intervento della Commissione di Accesso, il Prefetto di Roma intimò al Sindaco Carlo Eufemi l'immediato ripristino delle innumerevoli irregolarità e l'eliminazione della diffusa illegalità rilevata negli strumenti urbanistici, tempo massimo 30 giorni, poi prorogati di ulteriori tre mesi con regolare monitoraggio della Prefettura.

Il precedente Consiglio Comunale votò una serie di delibere propedeutiche al raggiungimento di tale obbiettivo. Dall'opposizione rilevammo che il percorso disegnato dalla maggioranza era velleitario, non corrispondente alla reale situazione urbanistica ormai fuori controllo, grandi aree del territorio risultano edificate senza regole e standard urbanistici, il tutto non suffragato dal materiale cartaceo che ne confermasse l'autenticità.

Una cosa però risultò chiara, la relazione puntuale del tecnico incaricato del settore urbanistica ripercorreva la storia del Piano Regolatore e dei Piani Attuativi riscontrando omissioni e dolo nella loro applicazione. Furono nominati tre tecnici che, a detta del Sindaco Carlo Eufemi, in quindici giorni dovevano redigere una variante urbanistica di salvaguardia e successivamente dare un incarico all'Università "la Sapienza" per redigere un nuovo piano regolatore.

In questa nuova legislatura il Sindaco ha affermato che questo sarà l'anno del Nuovo P.R.G. Il Consiglio Comunale di inizio anno ha di fatto annullato le precedenti disposizioni deliberando una unica variante generale che in tempi ristretti dovrebbe produrre gli effetti di una ristrutturazione urbanistica che in 12 anni di governi di centro destra e 4 sindaci non è avvenuta. Le amministrazioni non sono state in grado di pianificare nulla, lasciando il territorio in balia dell'abusivismo e del disordine urbanistico.

Non è ancora chiaro quali sono le intenzioni di Eufemi e della maggioranza che lo sostiene, quali indirizzi artigianali, industriali, commerciali e turistici vuole individuare. La senzazione è che tra le fila del centro destra ci sia ancora chi pensa ad uno sviluppo basato sull'espansione edilizia del "lotticino" che ha reso Ardea città dormitorio. Noi pensiamo che sia ora di scelte chiare e regole certe: infrastrutture e servizi che rendano il territorio accogliente dal punto di vista imprenditoriale e sociale, aperto ad iniziative innovative ed occupazionali.

Ci preoccupano le affermazioni eclatanti alle quali non seguono fatti reali: confronti con i cittadini, i comitati; discussioni ampie e partecipate, insomma una urbanistica partecipata. Dopo l'approvazione di generiche linee di indirizzo, la maggioranza si è ritirata e snobba gli incontri tra le forze politiche convocati dallo stesso Sindaco. Forse qualcuno pensa che i tempi ristretti possano agevolare la proposta di un pacchetto già pronto, frutto di delicati equilibri tra i poteri che sostengono l'amministrazione?

Noi pensiamo che uno strumento come il Piano Regolatore sia la carta delle regole che riguarda tutta la cittadinanza e non permetteremo l'approvazione di strumenti fondamentali senza la dovuta trasparenza e ampia discussione pubblica.


P.R.C. Ardea
Il Segretario

Giampiero Botta