21 giugno 2008

LA CLINICA S. ANNA A RISCHIO CHIUSURA

La notizia è apparsa il 20 giugno 2008 sul magazine "online-news" e parla di un provvedimento emesso dalla Regione Lazio (dirigente  dipartimento Sociale "Prog. Sanitaria, Pol. Prevenzione, Sicurezza Lavoro") in data 12 giugno 2008 che ha come oggetto: "Casa di cura S. Anna sita in Pomezia - Via del Mare 69/71, Revoca dell'autorizzazione di cui alla deliberazione di giunta regionale n. 1623 del 12/05/1998 e successive modificazioni ed integrazioni".

Sulla base di quanto riportato nel documento il direttore regionale Alessandro Coreani determina: di revocare l'autorizzazione ... con effetto dalla conclusione delle attività connesse alla ricollocazione dei pazienti; e di demandare alla Azienda sanitaria Roma H di porre in essere tutto quanto necessario alla ricollocazione dei pazienti attualmente in carico alla casa di cura, entro e non oltre giorni trenta dalla notifica del provvedimento, dando tempestivamente comunicazione alla competente struttura dell'assessorato alla sanità.

Per ulteriori elementi di cronaca va aggiunto che allegata alla documentazione relativa al provvedimento c'è un verbale redatto dal comando carabinieri per la tutela della salute a seguito dell'ispezione eseguita alla Clinica Sant'Anna lo scorso 15 aprile. Nel verbale vengono annotate varie contestazioni di carattere urbanistico-strutturali, ma non si leggono gravi carenze igienico-sanitarie tali da giustificare qualsivoglia provvedimento.

La Clinica Sant'Anna è l'unica struttura sanitaria del distretto H4 (Ardea-Pomezia) - unico distretto tra l'altro di tutta la Asl RmH a non avere strutture sanitarie pubbliche. Alla luce del provvedimento a Pomezia è stato convocato un consiglio comunale straordinario per mercoledì 25 giugno alle ore 9. I consiglieri si riuniranno ed insieme, dopo l'appello, partiranno alla volta della Pisana dove per le ore 11 è convocato il Consiglio regionale. "Insieme  - hanno detto -  faremo di tutto per difendere il nostro territorio, qualunque siano le ragioni di questo provvedimento la chiusura della struttura sanitaria è eccessiva".