24 giugno 2008

RIFONDAZIONE COMUNISTA CONTRO IL TERMOVALORIZZATORE

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - POMEZIA

Rifondazione Comunista contro il termovalorizzatore


Il Partito della Rifondazione Comunista accanto alle associazioni ambientaliste ha partecipato al sit-in di protesta indetto in occasione della seduta straordinaria del Consiglio regionale sul decreto di integrazione al piano dei rifiuti del presidente Marrazzo.

Rifondazione Comunista assieme a Verdi e Sd hanno chiesto al presidente della Regione sette modifiche fondamentali al documento prima dell'adozione di qualunque provvedimento. In sostanza si chiede di escludere dalle previsioni l'impianto di termovalorizzazione di Albano Laziale e qualunque ampliamento della discarica di Malagrotta; la revisione dell'offerta di impianti per il trattamento meccanico-biologico; la reintroduzione degli obiettivi e delle misure rivolte alla riduzione della produzione di rifiuti; la conferma degli obiettivi già previsti sulla raccolta differenziata con il raggiungimento del 50% entro il 2010; la previsione delle gare previste dalla normativa europea per ogni eventuale autorizzazione a nuovi impianti di smaltimento; infine, la definizione di processi di informazione e partecipazione di enti locali e cittadini nelle fasi di attuazione del piano.

Sette punti fondamentali dunque per Prc, Verdi e Sd per riportare il Piano su linee programmatiche condivisibili.

Il documento Marrazzo così com'è punta esclusivamente sugli inceneritori e per giustificare l'impianto di Albano non prevede interventi di impiantistica per la lavorazione della raccolta differenziata, continuando a basarsi sull'uso delle discariche senza alcun riferimento a politiche su riduzione e riuso. Inoltre, propone uno scenario che prevede un continuo aumento della quantità dei rifiuti prodotti, già contraddetto dai dati del 2006-2007 che parlano di una costante diminuzione della produzione procapite nella nostra regione. In realtà la questione è semplice: gli inceneritori necessitano di un grande quantitativo di rifiuti da bruciare e più rifiuti si producono più ‘carburante' c'è per gli impianti. In questa logica la raccolta differenziata, con conseguente riciclo e riuso, fa diminuire il ‘carburante' disponibile e mal si concilia con gli interessi delle lobby dei rifiuti che dal binomio termovalorizzatori-discariche traggono profitti enormi. Un quadro che vede dominare gli interessi dei privati rispetto alla necessità pubblica di garantire un ciclo dei rifiuti efficiente e rispettoso della salute dei cittadini. Non è un caso che ancora oggi , dopo 9 anni di commissariamento, nel Lazio ancora non decolla la raccolta differenziata. A questo gioco noi non ci stiamo. Per tutti questi motivi, se alla data del 24 non ci saranno risposte concrete alle menzionate richieste di modifica dell'integrazione al Piano, Rifondazione Comunista preannuncia il suo voto contrario al piano regionale sui rifiuti presentato dal Presidente Marrazzo.

Il circolo di Pomezia del Partito della Rifondazione Comunista, in analogia all’atteggiamento assunto dai propri rappresentanti regionali, nel manifestare tutta la sua contrarietà a detto piano, evidenzia che continuerà la propria mobilitazione in difesa del territorio, contro tutti i tentativi di speculazione che sullo stesso sono in atto a scapito dei reali interessi della cittadinanza. Contro quindi la costruzione del termovalorizzatore di Albano, della centrale Turbogas di Aprilia e l'autrostrada Roma-Latina.


La segetaria: Concetta De Marco

Il direttivo
Il capogruppo consiliare: Francesco Boager
L'assessore alle Politiche Sociali: Anna Mirarchi


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