16 dicembre 2008

TURBOGAS: COMUNICATO DELLA RETE

La manifestazione che domenica scorsa, ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini giunti ad Aprilia dall'intera Regione, è il segno che la vertenza che si oppone alla costruzione della centrale Turbogas ad Aprilia è tutt'altro che arrivata al capolinea.

Il popolo No-Turbogas ha incassato negli ultimi mesi vari "duri colpi" che hanno scosso notevolmente gli animi dei tantissimi uomini e donne che lo costituiscono. Dallo sgombero forzato del Presidio, alla blanda risposta della Regione Lazio, alle risultanze dei tavoli istituzionali, che la Rete ha intrapreso con le istituzioni e la società Sorgenia nell'ultimo anno. Nonostante ciò migliaia di famiglie sono scese in campo come portatrici di legittime istanze a rivalutare l'opportunità di realizzare un progetto che se da un lato risulta autorizzato, dall'altro è gravato da pesanti ombre sulla corretta valutazione del suo impatto ambientale ed economico su un'area vasta, che va dai Castelli al litorale romano, e di fatto manca - a tutt'oggi - del rispetto della prescrizione che ascrive al Sindaco di Aprilia l'emissione della "compatibilità territoriale" dell'impianto. Si ricorda infatti che il TAR Latina in data 25 luglio 2008 ha "sospeso" la compatibilità territoriale NEGATIVA espressa dal Sindaco.

La Rete, che ha organizzato la manifestazione del 14 dicembre ricevendo l'appoggio morale e pratico di tante realtà sociali e di lotta dei nostri territori, oltre che l'appoggio istituzionale di tutti i sindaci dell'area interessata dalla ricaduta degli inquinanti della costruenda Turbogas di Aprilia, non aveva previsto né tanto meno pianificato sia l'invasione della Pontina, sia l'occupazione simbolica dell'ex-presidio (durata fra l'altro, meno di 10 minuti). Tuttavia la Rete è al fianco dei cittadini denunciati, perché la Rete sono i cittadini e le cittadine che hanno manifestato domenica scorsa, inoltre condivide la tesi di chi ritiene che sia un grave errore trasformare una vertenza lunga e difficile come quella contro la Turbogas di Aprilia in una questione di ordine pubblico, chiedendo il ritiro delle paventate denunce contro centinaia di cittadine e cittadini delusi dagli esiti del percorso legale ed amministrativo. Le persone che hanno messo in atto queste forti azioni simboliche certo non intendevano perpetrare un reato ma realizzare solo azioni pacifiche di disobbedienza civile. Si è trattato infatti di azioni "soft" di tanti comuni cittadini esasperati che a quelle azioni hanno preso parte forse con un pizzico di temerarietà, ma certamente con il coraggio e la determinazione di chi si sente inascoltato.

E' evidente che le azioni di disobbedienza civile se opportunamente gestite, come è incontestabile che sia successo durante la manifestazione di domenica scorsa, nonostante si sia dovuto fare i conti con l'estemporaneità di tali atti, non programmati anche se temuti, vengano percepite dalla popolazione indignata, che la Rete ha l'onore e l'onere di aggregare, come l'unico strumento per attrarre l'attenzione sulla vertenza, ferma restando la necessità del prosieguo di un percorso istituzionale. La Rete ritiene dunque importante rivendicare un atteggiamento coscienzioso e prudente che ha permesso di evitare ogni scontro tra manifestanti e forza pubblica, richiamando l'attenzione su come, sia dalla Pontina sia dal sito di Campo di Carne, si sia adoperata con efficacia a far defluire la folla. La Rete Cittadini Contro la Turbogas ha sempre cercato e continua a cercare la via del dialogo, ma appare chiaro che i cittadini si sentono traditi e non possono accettare che la vertenza finisca con forzature giuridiche e amministrative, ignorando i dati emersi dalla campagna di monitoraggio della qualità dell'aria pagata dalla Regione Lazio e le cui risultanze non sono state adeguatamente recepite finora dalle istituzioni, nonostante sia stato dimostrato l'alto tasso di inquinamento già presente nel Comune di Aprilia.


LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA



La Rete da appuntamento ai cittadini per giovedì 18 dicembre alle ore 21 presso il Centra Sada (ex CRAL) di Via delle Margherite ove si svolgerà la prossima assemblea pubblica.