04 gennaio 2009

LETTERA AL COMUNE PER L'INCENERITORE

Un'iniziativa del Laboratorio Cittadino che merita certamente un plauso. Una lettera inviata al Presidente del Consiglio comunale ed ai relativi capigruppo nella quale si chiede di prendere posizione sull'inceneritore di Albano.
La vicenda dell'inceneritore presenta risvolti inquietanti per il nostro territorio poiché, insieme alla centrale turbogas di Aprilia, avrebbe un impatto devastante in termini ambientali e per le conseguenti ricadute economiche.
L'impianto di incenerimento di Albano è un tassello del più ampio piano di ampliamento di discariche e inceneritori del quale il presidente della regione Marrazzo non è certo all'oscuro dopo l'intervista fuorionda trasmessa a fine novembre da Report.


Nell'intervista l'ex-assessore regionale con delega ai rifiuti Mario Di Carlo, parla apertamente dei suoi rapporti di amicizia con Manlio Cerroni, re della "monnezza" - sulla quale ha costruito un vero e proprio impero finanziario. Dall'intervista viene fuori un quadro desolante: «A tutti e due ci piace andare a mangiare, che c...o ne so, la coda alla vaccinara, capito? Nel mondo che vive lui, co chi c...o ce va, co' Caltagirone a mangiare la coda alla vaccinara? Lui non ce l'ha sostituti. Non ce l'hai una soluzione, no? Tuo nipote c'ha 14 anni, te ce n'hai 82, quanto c...o pensi di campare ancora? Cioè quanto pensi di campare lucido?». Alla domanda dell'intervistatore che chiede se Cerroni gli abbia chiesto di sostituirlo, Di Mario ha risposto: «No di sostituirlo, lui aveva visto che io non m'ero candidato alla Camera, non avevo seguito Rutelli, nel 2001, e quindi mi disse: "Perché non te ne vieni a lavorare con me?". No, io se fossi andato a lavorare con lui gli avrei chiesto la televisione, cioè ormai la politica la fanno i giornali no? La fanno i giornali e la televisione, i politici sono degli utili idioti!».

La mattina del 9 dicembre, un avvocato del coordinamento "no inceneritore di Albano" ha depositato il ricorso al TAR contro le magie della Regione Lazio che ha trasformato la VIA (Valutazione Impatto Ambientale) negativa di marzo, in una VIA positiva ad ottobre, pur di consentire a Cerroni di costruire sulla discarica di Roncigliano. La stessa discarica che il sindaco Mattei aveva promesso (nel 2003) di chiudere (nel 2005)...


Ardea, 31 dicembre 2008

Al Presidente del Consiglio Comunale di
ARDEA – Sig Policarpo Volante

Ai Capigruppo del Consiglio comunale di ARDEA

Al Sindaco di ARDEA

Al Direttore Generale del Comune di ARDEA

Al Segretario Comunale del Comune di ARDEA

Oggetto: Iscrizione all'ordine del giorno del primo Consiglio comunale di Ardea della Mozione sull'impianto d'incenerimento dei rifiuti di Albano.


Il Laboratorio Cittadino costituito dai Partiti Socialista, Verdi e Sinistra Democratica chiedono formalmente al Sig Presidente del Consiglio Comunale ed ai Capigruppo consiliari di voler iscrivere all'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale la discussione per l'approvazione della seguente mozione consiliare:

OGGETTO: MOZIONE COMUNALE.
In relazione all'ipotesi di realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti sul quadrante dei Castelli Romani-Litorale Pontino e in particolare all'ipotesi di realizzazione dello stesso ad Albano Laziale, oltretutto in zona contigua al Comune di Ardea (Montagnano-Roncigliano);

PREMESSO CHE:

tale inceneritore riverserebbe su Albano Laziale e Ardea e più in generale sui Castelli Romani-Litorale Pontino decine di tonnellate all'anno di polveri disperse contenenti sostanze tossiche e centinaia di migliaia di tonnellate all'anno di fumi contenenti, tra l'altro, diossine, furani, idrocarburi policiclici, piombo, mercurio e cadmio;

non esistono filtri tali da portare a zero le emissioni delle sostanze sopraccitate e che esse hanno, come ampiamente documentato nella letteratura medica, effetti dannosi per la salute (alcune sono cancerogene) e provocano malformazioni prenatali;

all'inceneritore ipotizzato dovranno essere conferiti i rifiuti di parte sostanziale della provincia di Roma e molto probabilmente anche CDR proveniente da fuori regione, con conseguente transito di innumerevoli mezzi pesanti su arterie già intasate, con effetti dannosi per l'ambiente e per le condizioni già drammatiche del traffico viario;

la raccolta differenziata ad Ardea e più in generale sui Castelli Romani-Litorale Pontino non raggiunge i valori fissati ad un minimo del 35%, pena pesanti multe e che la costruzione dell' inceneritore crea un ostacolo insormontabile all'adempimento a tali normative;

mentre ai Castelli Romani-Litorale Pontino ci condanniamo ad una raccolta differenziata che non supererà il 4 - 5%, grandi comuni in Italia hanno raggiunto quote del 50% dimostrando che ciò è non solo possibile, ma anche conveniente economicamente;

le indicazioni del Decreto Ronchi sulla riduzione della produzione di rifiuti, la raccolta differenziata, il riuso ed il riciclaggio costituiscono l'unica via percorribile per la risoluzione del gravissimo problema dei rifiuti e che tali indicazioni sono state totalmente ignorate in tutta la zona dei Castelli Romani-Litorale Pontino;

la raccolta differenziata, riuso e riciclaggio comportano un reale recupero di risorse mentre la cosiddetta termovalorizzazione produce una quantità di energia notevolmente inferiore a quella necessaria per produrre i materiali che vengono inceneriti;

il recupero, riuso e riciclaggio, essendo processi economicamente convenienti, comportano una riduzione delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti a carico dei cittadini, in quanto rappresentano materia prima seconda e quindi risorsa mentre l'incenerimento è un processo a bassissima resa in termini di produzione di energia elettrica e con elevati costi di gestione;

l'incenerimento non distrugge i rifiuti ma li trasforma in rifiuti speciali (di massa pari ad un terzo di quella dei rifiuti trattati) e fumi (di massa pari a quella dei rifiuti trattati);

la eventuale discarica per i rifiuti speciali da incenerimento, ancora non prevista ma che dovrà essere necessariamente realizzata a distanza minima dall'impianto, sarà ad alto rischio vista la natura sismica del nostro territorio;

l'incenerimento dei rifiuti non crea nuovi posti di lavoro (al massimo poche decine), mentre il riuso ed il riciclaggio incrementerebbero notevolmente l'occupazione su tutti i comuni dell'area;

i cittadini dei Castelli Romani-Litorale Pontino non sono stati informati della costruzione dello inceneritore, ne tanto meno sono stati coinvolti nelle scelte per la gestione dei rifiuti, contrariamente ai più elementari principi democratici e di partecipazione;

tutte le esperienze positive di altri Comuni dimostrano come il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte sulle modalità di raccolta e trattamento dei rifiuti sia il presupposto fondamentale per l'efficacia di tali modalità;

Si impegna il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio comunale:
  • Per l'avvio di una seria politica di raccolta differenziata, che promuova il riuso e riciclaggio dei rifiuti, come previsto dalla normativa vigente.
  • Per la costruzione di un autentico coinvolgimento dei cittadini nelle scelte per la corretta gestione dei rifiuti.
  • A farsi carico di tutti gli atti necessari, istituzionali verso gli enti sovracomunali e di informazione verso i cittadini, per sancire la contrarietà del Comune di ARDEA alla realizzazione di un impianto per l'incenerimento dei rifiuti.
I consiglieri comunali:

Lo scrivente Laboratorio Cittadino fa rilevare che analoga mozione viene presentata in tutti i Consigli comunali dei Castelli Romani-Litorale Pontino.

Per IL LABORATORIO CITTADINO