26 febbraio 2009

COMUNE DEVASTATO E COSCIENZE MORTIFICATE


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Pochi mesi fa abbiamo assistito alla desertificazione del "Parco delle vittorie", tagliati tutti gli alberi malati e pericolanti è rimasto il degrado di un paesaggio surreale. Eppure assessori e consiglieri comunali Ardiesi Doc si sbracciavano per evidenziare la bellezza del panorama che in definitiva mostra un blocco di tufo ed un castello, pardon, un palazzo ducale demolito negli anni 60 dagli stessi ardiesi che oggi vogliono mostrare una "cartolina" poco edificante.
Un comune devastato dall'insipienza dei "nativi" che governano il paese pur sempre affidandosi al capo "straniero".
Hanno tagliato tutti gli alberi del parco sotto la Rocca e si sono dimenticati di quelli veramente pericolanti che a T.S. Lorenzo sono caduti e solo per caso si sono evitate conseguenze drammatiche.
Per non parlare delle numerosissime famiglie di Nuova Florida costrette a vivere senza l'uso dell'acqua potabile, opere pubbliche cominciate e non finite, il degrado interno ed esterno al cimitero, i pali per l'illuminazione pubblica montati senza lampade e quelli con i fili volanti che nessuno provvede a mettere in sicurezza, il rattoppo delle buche eseguito alla casereccia, la gestione delle mense scolastiche, il caos urbanistico e di tutti i servizi sociali.
Un Comune che raggiunge 43mila anime gestito da pochi incapaci che mantengono il potere attraverso connivenze famigliari, vere tribù medioevali e mercenarie sempre pronte al soldo del politicante di turno indigeno o straniero che sia.
Non a caso Ardea registra un rinnovo continuo di residenti, chi arriva spera di trovare un paese con un minimo di servizi, passato poco tempo si rende conto di essere un "ospite indesiderato" e chi può sceglie nuovi lidi.
Una situazione che non accenna a modificarsi proprio per l'eccessivo turnover di residenti, un degrado morale che offende e mortifica le coscienze, che annienta anche più convinti sostenitori dei diritti, ma è ora di dire basta con la protervia e la prepotenza dei politici che da 30 anni devastano il territorio. La società civile di Ardea non può più tollerare lo sperpero di denaro pubblico e l'approssimazione del caravanserraglio che circonda l'amministrazione del sindaco Eufemi e di tutte le cammarille ardiesi che devastano il territorio ed offendono le coscienze dei cittadini onesti che hanno scelto di vivere in un paese che pensavano fosse civile.

Alberto Delli Colli
ITALIA DEI VALORE ARDEA