17 marzo 2009

SCUOLA - SCIOPERO CGIL
SINISTRA E LIBERTÀ SOSTIENE L'IMPEGNO DELLA CGIL

... governo Berlusconi ha un preciso obiettivo: impoverire e destrutturare la scuola italiana... Sinistra e Libertà sostiene lo sciopero di domani - mercoledi 18 marzo - promosso dalla Flc Cgil del mondo della scuola, dell'università e delle ricerca. E' quanto si legge in una nota di Sinistra e Libertà. Mentre negli Usa e negli altri Paesi europei - prosegue la nota - una delle risposte alla crisi economica è l'aumento di risorse e di progetti a favore della conoscenza, della ricerca, e dell'istruzione, quello che sta accadendo nel nostro Paese è colpevolmente irresponsabile. Le politiche del governo Berlusconi sulla scuola hanno un preciso obiettivo: impoverire e destrutturare la scuola pubblica.
Si mandano a casa migliaia di insegnanti, si impoverisce l'offerta formativa e didattica della scuola pubblica, si riduce il tempo pieno.
Nelle università si è al collasso finanziario grazie ai tagli fatti e quelli annunciati per i prossimi anni, mentre nulla si sta facendo contro gli sprechi e i casi di malauniversità.
Il mondo della ricerca si è sostanzialmente fermato, grazie al disimpegno dell'incompetente ministro Gelmini, e lo sfruttamento del precariato ha raggiunto un livello insopportabile.
Un bilancio fallimentare quello del governo Berlusconi su fronte della scuola, con pacchiane cadute di stile, se pensiamo che il prossimo vertice internazionale del G8 dedicato alla formazione si svolgerà in una delle ville dell'attuale Presidente del Consiglio.....
Ha quindi ragione da vendere la Cgil nel proclamare la giornata di lotta di domani: non c'è futuro credibile per un Paese, non c'è una via d'uscita dalla crisi, se la classe di governo non si pone l'obiettivo di fornire ai suoi ragazzi, ai suoi giovani tutti gli strumenti necessari per crescere dal punto di vista formativo.
E' per questi motivi che Sinistra e Libertà sostiene l'impegno e la lotta della Flc-Cgil, degli studenti, dei genitori e degli insegnanti che non intendono rassegnarsi, e saremo con loro in tante piazze italiane domani