11 dicembre 2009

12 DICEMBRE 1969 : LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA



UN "MISTERO" CHE NON SI E' MAI VOLUTO CHIARIRE

Fu la madre di tutte le successive stragi. Oggi sono noti i moventi e i probabili autori, tutti avvolti nel garbuglio nebbioso che i servizi segreti deviati hanno da sempre imposto sulla verità di una strage fascista. Il giudice Salvini: “Riaprire l’inchiesta. C’è un nuovo pentito”


Fra i tanti “misteri” della tragica storia criminale italiana, quello della strage di piazza Fontana è, probabilmente, il meno “misterioso”, il più chiaro nella sua dinamica e nei responsabili: la destra eversiva di “Ordine nuovo” e le sue diramazioni nel Veneto di fine anni Sessanta, la sua politica stragista, della quale l’attentato milanese fu soltanto una tappa, la più eclatante. Eppure, nonostante ciò, nessuna persona è stata condannata per quegli attentati e i fatti di piazza Fontana possono oramai ritenersi come episodi storici sui quali più iintense sono risultate le pressioni perché non si arrivasse mai all’accertamento giudiziario della verità. Afferma il giudice Guido Salvini, che, come vedremo, è il magistrato che più di tutti gli altri, negli anni Novanta, si è avvicinato ad una verità sostenibile: «Io continuo a chiedermi, e non sono l’unico, perché per indagini vecchie e nuove, dall’omicidio Calabresi alle Brigate rosse, ad Abu Omar, per non parlare di mafia e corruzione, si siano spese a Milano le forze e l’impegno migliori, si sia lavorato con intelligenza, e perché piazza Fontana sia invece rimasta nell’armadio delle

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