14 marzo 2010

Animali:Dall'osservatorio sui Diritti al Testo Unico per la Tutela



Scritto da Vincenzo Maruccio

Non sarà sicuramente il centro delle discussioni politiche del momento, ma ho pensato di fare una riflessione in questo blog, che si propone di presentare le mie idee, il mio percorso e il mio modus operandi, anche sul mondo degli animali. In particolare sulla loro tutela, contro maltrattamenti, sperimentazioni e randagismo. Un argomento verso il quale assistiamo ad una sensibilità collettiva in forte crescita, solo se si pensa che più del 50% delle famiglie italiane vive con un animale domestico (tra cui anche conigli, criceti, furetti ecc.). Se però, da un lato, ci troviamo di fronte all’aumento delle specie domestiche (e non) che vivono con noi anche in città, e dei problemi che ne conseguono (dall’igiene urbana, alle colonie di animali senza padrone, alla sicurezza pubblica, alla diffusione di malattie ecc.), dall’altro dobbiamo prendere atto che non esiste una normativa chiara in materia, capace cioè di fornire strumenti pratici e definitivi per gli interventi e i controlli. Sugli animali sono infatti competenti tanto le aziende Usl quanto i Comuni, esistono leggi del Ministero della Sanità e della Regione, ma spesso fondi ed energie si disperdono tra i diversi livelli istituzionali. Per questo penso che la proposta di un Testo Unico sulla tutela degli animali da parte della Regione Lazio potrebbe agevolare una riunificazione dei meccanismi almeno sul nostro territorio. Dopo aver costituito l’Osservatorio regionale per i diritti degli animali, dobbiamo ora adeguarne i regolamenti di tutela, comprendendo la lotta al randagismo, all’abbandono, allo sfruttamento e al maltrattamento e prevedendo una collaborazione con le associazioni attive in loro difesa, gli esperti del volontariato e le reti dei veterinari che tutti i giorni si confrontano con queste realtà. Cooperazione con i soggetti della società civile che si occupano di questi problemi e affidamento delle competenze ai comuni sono i termini di una strategia che mi auguro possa arrivare a corrispondere in pieno alla nuova coscienza sul rispetto degli animali che caratterizza la nostra civiltà in questa fase storica, per raggiungere una pacifica coesistenza non solo tra gli uomini ma anche fra tutte le specie viventi.

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