23 marzo 2010

Meritiamo questo?


"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la
sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli
avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di
governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?
Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per
interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva
naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al
forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve
scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il
suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma
di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.
Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito
di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue
maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il
buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia
è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo
esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto,
cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario,
buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che
disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di
profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come
ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il
personaggio che vuole rappresentare."

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a
Mussolini...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cittadini di Ardea sul piede di guerra. E' questa l'evidente sensazione, se non una conferma, del pesante clima che si respira, guarda caso sempre alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali come quello per il rinnovo del consiglio regionale del Lazio, che vede in questa occasione numerosi cittadini che hanno voluto far sentire la propria voce, contrassegnata da un senso di delusione ed amarezza. Da cosa scaturisce tutto questo sdegno? E' facile immaginarlo: la sostituzione dell'assessore Domenico Ferone, che secondo molti cittadini, soprattutto papà e mamme degli alunni che frequentano le varie scuole di Ardea, avevano instaurato un proficuo rapporto di collaborazione con l'ex assessore alla pubblica istruzione. “E' una cosa inconcepibile quello che sta accanendo ad Ardea – rilanciano alcuni genitori che attraverso messaggi mail hanno voluto mantenere l'anonimato - il sindaco Carlo Eufemi, nel corso della sua prima legislatura diede le dimissioni proprio perché qui ad Ardea non regnava la “pulizia” come aveva sottolineato. Ci verrebbe da chiedere se qualcosa in questi anni è cambiato? La cittadinanza è in mano a politici, o presunti tali, come si svegliano la mattina (sperando che la notte l’abbiano passata sfogando i propri istinti altrimenti è ancora peggio!!!), possano decidere la sorte dei cittadini. Il diverbio che in questo momento sta vivendo l’amministrazione è schifoso, non rispetta la democrazia né la libertà di pensiero mantenendo intatto però il percorso intrapreso. Alcuni cittadini sono stanchi di vedere sempre quel poco di pulito che si è tirato fuori, ricoperto, nostro malgrado, dal fango. Ogni tanto anche noi cittadini possiamo esprimere il nostro pensiero, dicendo che l’ignoranza e la prepotenza accompagnata da orgoglio ferito non fanno del bene e non fanno uscire bene nessuno. Siamo in piena campagna elettorale e che cosa si vede solo cattiveria e ipocrisia per quel poco di costruttivo che si è fatto, finisce nel dimenticatoio. Si sta nuovamente distruggendo tutto. La domanda sorge spontanea: forse la persona al centro dell'attenzione (l'ex assessore Ferone) era, forse, troppo pulita per sopravvivere a questo ambiente e quindi iniziava a dare fastidio a qualcuno?”.

I GENITORI E CITTADINI DI ARDEA

Una preghiera per la pubblicazione

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