06 maggio 2010

EMERGENZA POVERTÀ A ROMA E PROVINCIA




La vice responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti: "Il Comune deve mettere a disposizione a canone agevolato le case degli enti e le abitazioni sfitte"

Roma, 5 maggio 2010 -"Il problema degli affitti a Roma sta iniziando a diventare di dimensioni spropositate. Le persone si spostano in periferia per sopravvivere, ma i canoni iniziano ad alzarsi anche nei sobborghi". E' questo il commento della vice responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti, Anna Nieddu, alla notizia che non ci sono soltanto i 5 mila senza casa della Capitale, ma aumentano anche le situazioni di povertà e disagio sociale nella provincia di Roma. Secondo i dati diffusi a Palazzo Valentini, il 2009 conferma il trend del 2008 quando nel Lazio era cresciuta la quota di famiglie che dichiara di arrivare alla fine del mese con molta difficoltà. Inoltre Roma si sta spopolando per le difficili condizioni di vita: c'è un progressivo trasferimento delle persone in condizione di povertà dalla città alla provincia; fenomeno dovuto in parte alla ricerca di alloggi più economici da parte di italiani e stranieri. "L'andamento del mercato immobiliare della periferia romana sta iniziando ad essere in continua ascesa. Se prima i cittadini più poveri si spostavano in periferia per vivere e al centro della Capitale per lavorare, ora a breve non sarà cosè. Le persone disagiate si sposteranno in provincia - continua la Nieddu -, rischiando però una sorta di ghettizzazione". L'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro termina aggiungendo: "Per risolvere tale situazione bisogna in tutti i modi migliorare le condizioni economiche ed eliminare la precarietà sia dei giovani che dei vecchi lavoratori. Il Comune, inoltre, deve mettere a disposizione le abitazioni sfitte e proporre un canone agevolato per le case degli enti".


Ufficio Stampa Italia dei Diritti

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