24 giugno 2010

EUFEMI DIMETTITI


Circolo di Ardea

Eufemi dimettiti

Oltre al degrado socio-economico ci ha condotti a quello politico e morale


Siamo giunti oramai ad un punto di non ritorno. L’amministrazione comunale condotta dal sindaco Carlo Eufemi ha trascinato, negli ultimi anni, la città di Ardea in un profondo baratro pieno di fango fatto di inchieste, indagini sul malaffare, denunce e avvisi di garanzia dando un’immagine distorta di tutta la cittadinanza che ogni mattina con dignità si alza per andare a lavorare onestamente.

E dire che al rocambolesco termine del primo governo i propositi di non ripetere gli stessi errori di quel fallimento erano eccellenti: legalità, trasparenza, stabilità e compattezza di nuovi amministratori non legati ai vecchi sistemi. Ebbene dal maggio 2007, momento della rielezione, stiamo assistendo allo sgretolamento di ogni obiettivo prefissato. La legalità e la trasparenza sono naufragate con grandi questioni, quasi tutte “attenzionate” dal Tribunale di Velletri, legate ai Trasporti, al Cimitero, alla Mensa Scolastica, alla Lottizzazione Puccini, ai Palazzoni della N. Florida, all’Isola Ecologica di via Pavia, alle Occupazioni Abusive di immigrati “non regolari” che affliggono le zone delle Salzare e della N. California, alle Feste Popolari e alle mancate tutele nei Contenziosi come il “caso SPE”. La stabilità e la compattezza di governo sono morte sin dall’inizio amministrativo avendo raggiunto la vittoria elettorale con una parte del centrosinistra che, noncurante di tradire i propri elettori, si è affiancata al centrodestra contribuendo ad una maggioranza “bulgara” che di fatto ha squilibrato la compagine governativa portando in tre anni al cambio quasi totale di tutti gli assessori in giunta, tanto da avere due gruppi della PDL contrapposti che ha condotto al pietoso fallimento dell’ultimo Consiglio Comunale, del 15 giugno u.s., ove le delibere di Giunta vengo disconosciute dalla maggioranza “del momento”! E che dire dell’avvilente fenomeno di “transumanza” che vede lo spostamento verso la maggioranza di consiglieri eletti nella coalizione avversaria? Pensate che il sindaco ha definito queste “ammucchiate” come un fenomeno di “pacificazione popolare”!

Chiediamo di avere rispetto per tutti i cittadini e di smettere di offendere le pubbliche intelligenze pensando di poter continuare a governare con continui rimpasti in nome della “pacificazione popolare”.

Ardea non merita di continuare a vivere nell’incertezza socio-economica per mancanza di interventi programmati e strutturali che abbiano l’obiettivo di tutelare le famiglie in difficoltà. L’amministrazione ha il dovere di servire il cittadino in tutti i settori (servizi, scuole, sostegno ai diversamente abili, presidi sanitari, tutela igienico-ambientale). E’ necessaria una immediata e concreta riqualificazione del litorale, fatta di non solo proclami e buone intenzioni, affinchè sia linfa vitale per economia e commercio.

Innanzi alle ultime bufere giudiziarie e alle incontestabili situazioni suesposte che hanno portato il degrado anche nella politica e nella morale, il Primo Cittadino dovrebbe compiere l’unico vero gesto di grande responsabilità nel rispetto della Città e dei suoi abitanti: presentare irrevocabili dimissioni sollevandoci da ancora due lunghi anni di agonia e immobilismo.

Ardea non merita di subire ancora.

Il Partito Democratico conferma che il lavoro responsabile di formazione e costituzione di una nuova classe dirigente di alto profilo attenta e competente continua.

Perché un’Ardea alternativa è possibile.

Ardea, 20 giugno 2010

UFFICIO STAMPA

PARTITO DEMOCRATICO

Circolo di Ardea


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