02 aprile 2011

ARDEA - TUTTI ASSOLTI, UN ATTO DI INDIRIZZO CHE NON COSTITUISCE REATO

( nella foto l'avv. Francesco Falco )

Si è concluso il procedimento penale, meglio conosciuto in paese come il processo dei “vigiletti” in cui erano imputati l’ex sindaco Ucci 13 consiglieri comunali alcuni dei quali ex altri attualmente in carica, (Scampamorte, Di Fiori, Bardi, Sarrecchia, De Angelis, Roviglioni, Lo Reto, De Gasperi, Masciullo, Morini, Castaldo, Petrella e Bille) sono stati tutti assolti dal Tribunale di Velletri perché il fatto non costituisce reato dall’accusa di abuso d’ufficio, per avere approvato nel 2002 una mozione d’indirizzo relativo alla assunzione, in caso di necessità, del personale selezionato con pubblico concorso ed iscritto nelle conseguenti graduatorie ai fini di uno scorrimento. E’ da considerare che a seguito dell’avvenuto intervento della prescrizione del processo per decorso dei tempi, la dichiarata rinuncia alla prescrizione stessa da parte degli ex consiglieri Lo Reto e Sarrecchia e del consigliere ancora in carica Bardi, ha fatto sì che l’assoluzione con formula piena fosse estesa anche agli altri coimputati che non avevano potuto fare tale scelta perché non presenti in aula. Un processo che se si fosse concluso con la condanna dei politici, stando alle richieste della parte civile avrebbero dovuto sborsare oltre trecentomila euro di danni. La vicenda penale, e lo scampato pericolo di un risarcimento, fortunatamente si è conclusa, mentre non si conoscono ancora se ci saranno eventuali contromosse dei coimputati assolti da una denuncia messa in atto da alcuni giovani vigili (giovani all’epoca dei fatti). Infatti alcuni consiglieri assolti hanno dato incarico ai propri legali per valutare la possibilità di un risarcimento danni da far sborsare a chi ha presentato la denuncia che oggi li ha visti assolti con formula piena dall’accusa di abuso d’ufficio. I consiglieri difesi da diversi principi del foro, tra cui Francesco Falco dello studio Falco – Fiorini di Pomezia che difendeva Sarrecchia, De Angelis, Roviglioni, consiglieri di tre partiti politici diversi che una volta tanto li ha visti concordi nella scelta comune di un unico difensore di fiducia.

Luigi Centore


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