26 novembre 2011

IL CENTRO DESTRA SALVA LA CASTA E STRAVOLGE LE REGOLE


La Regione salva il posto a Di Giorgi, resta il doppio incarico

La maggioranza ha “congelato” il posto di Giovanni Di Giorgi in Regione, salvando il suo seggio con una mozione specifica. Una scleta che ha scatenato l’ira delle opposizioni.

PD: E’ UN IMBROGLIO SCANDALOSO. «Con un’evidente violazione dei regolamenti e delle procedure, Pdl e maggioranza regionale hanno salvato il posto di consigliere regionale al sindaco di Latina, Giovanni di Giorgi. Per farlo gli azzeccagarbugli della maggioranza regionale tutta hanno inventato ‘il “consigliere regionale in aspettativa”. Si tratta di un imbroglio rispetto al quale reagiremo impugnando tutti gli atti amministrativi varati dal comune di Latina e presentando un ricorso alla Corte dei Conti». Così afferma il capogruppo regionale del Pd Esterino Montino. «La mozione azzeccagarbugli prevede che Di Giorgi resti consigliere regionale rinunciando allo stipendio e pure alla presidenza della commissione – spiega – Però salva il posto cioè viola la legge e dà l’ennesimo colpo alla credibilità di questa maggioranza che si compatta solo quando c’è da difendere la casta. Proprio ieri lo stesso Di Giorgi infatti aveva dichiarato che oggi avrebbe rinunciato al mandato di consigliere regionale. Non era vero. Il presidente del Consiglio regionale, mettendo ai voti la mozione della maggioranza, ha volutamente commesso un errore procedurale confermando di essere un presidente di parte perché le regole bisogna rispettarle sempre. Non avrebbe dovuto mettere in votazione la sospensiva ma avrebbe dovuto prendere atto delle dimissioni e far assumere la responsabilità di questa scelta ai consiglieri. Tutti gli atti in cui il voto di Di Giorgi è determinante e tutte le delibere assunte dall’amministrazione comunale di Latina, cioè la totalità, visto che ne è il sindaco, per noi sono illegittime. Su ogni atto ci sarà un nostro ricorso. Inoltre, il gruppo del Pd e gli altri gruppi dell’opposizione – conclude – daranno mandato agli avvocati di presentare ricorso alla Corte dei conti per danno erariale per l’indennità che fino a oggi Di Giorgi ha percepito e che invece non doveva prendere, visto che dal giorno della sua proclamazione a sindaco, aveva 20 giorni di tempo per optare».

IERI L’ANNUNCIO DELLE DIMISSIONI MAI DATE. Solo ieri Di Giorgi aveva annunciato di lasciare la Regione, restando sindaco di Latina, e invece oggi è arrivata la mozione del suo partito che gli ha salvato il posto. Così Di Giorgi, pur non svolgendo temporaneamente il ruolo di consigliere regionale, manterrà il posto “congelato” in attesa dello sviluppo dei ricorsi presentati contro di lui sia al Tar che al Tribunale. Di Giorgi in conferenza stampa aveva detto di aver dato l’opzione per la carica di sindaco, ma non di aver dato le dimissioni da consigliere regionale.

IDV: DI GIORGI SCANDALOSO, RICORSO AL TAR. «La sospensiva del decadimento del consigliere Di Giorgi è l’ennesimo colpo alle regole. Con la solita arroganza la maggioranza tiene in piedi una situazione che rischia di avere contraccolpi sulla validità degli atti amministrativi del Consiglio regionale». Ad affermarlo il capogruppo e segretario regionale dell’Idv Lazio Vincenzo Maruccio. «Per questo – annuncia – presenteremo un ricorso al Tar sull’illegittimità dell’atto amministrativo votato oggi in Consiglio regionale».

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