Aggiornamento
COMUNICATO STAMPA
Prosegue senza sosta la contestazione alla realizzazione delle Centrale Turbogas di Aprilia.
Migliaia di cittadini sabato prossimo, 2 dicembre, si ritroveranno con l'obiettivo di fermare il vasto territorio attraverso presidi, occupazioni e blocchi delle vie di comunicazione.
Nella giornata di sabato, sono previste manifestazioni anche a Colleferro, Civitavecchia, Ciampino e Malagrotta, ognuno con i propri obiettivi, frutto di una intesa tra i comitati che da anni guidano la contestazione alle grandi opere impattanti e nocive nel Lazio.
Aprilia sarà il fulcro di questa giornata già a partire dalla mattinata, con azioni eclatanti e occupazioni da parte degli studenti.
Al pomeriggio il grande corteo cittadino contro la Turbogas andrà avanti fino a tarda sera con il blocco della 148 Pontina e della Nettunense, con forti ripercussioni sulla mobilità della capitale.
Gli organizzatori, hanno intenzione di proseguire ad oltranza nei blocchi, anche nel corso della notte.
Nella giornata del 2 ad Aprilia è previsto l'intervento di Beppe Grillo e del professor Stefano Montanari attraverso un collegamento telefonico.
I cittadini determinatissimi nel loro intento di veder convocato il tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo economico, annunciano una giornata di durissima contestazione, ed hanno rivolto un appello ai parlamentari eletti nel Lazio a partecipare alla manifestazione ed a sottoscrivere un appello al ministro Bersani per la convocazione del tavolo di confronto.
A questo, già come espresso ufficialmente dal governatore Piero Marrazzo (in esecuzione di una prevista delibera di Consiglio regionale, dovranno sedersi i delegati delle amministrazioni regionale, provinciale e locale, ma anche in rappresentanza della cittadinanza, allo scopo di ridiscutere la valutazione di impatto ambientale e riaprire, di fatto, l'istruttoria pubblica questa volta di concerto con le parti in causa).
Le prime adesioni all'appello sono di Elettra Deiana, Maria Cristina Perugia, e Salvatore Bonadonna di Rifondazione Comunista e di Angelo Picano dell'Udeur.
A Strasburgo l'europarlamentare di An Roberta Angelilli ha presentato una nuova interrogazione parlamentare.
Sabato 2 dicembre è prevista una nuova manifestazione contro la turbogas che nelle intenzioni degli organizzatori dovrebbe essere la più imponente di quelle realizzate finora. La mobilitazione si svolgerà per tutto l'arco della giornata con cortei e blocchi stradali.
Sabato sarà l'occasione per mettere veramente alla prova chi è contro la turbogas.
La mattina si svolgerà una sfilata degli studenti delle scuole medie superiori (che partirà da piazza Roma e proseguirà per le vie centrali della città di Aprilia). Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, si svolgerà un corteo che partirà sempre da piazza Roma e che si dirigerà verso la Pontina e la Nettunense. Sono annunciato blocchi stradali.
L'obiettivo resta la convocazione da parte del ministro Bersani di un tavolo di confronto dove poter ridiscutere del progetto Sorgenia. Per la convocazione di questo tavolo si era espresso favorevolmente il sottosegretario allo Sviluppo Alfonso Gianni e c'era sta una richiesta formale del presidente della Regione Piero Marrazzo.
Tutto ciò risale ormai a più di un mese addietro e finora non c'è stata alcuna conferma ufficiale in proposito. Proprio il giorno della manifestazione gli avvocati incaricati dal Comune di Aprilia di redigere il ricorso al Tar potrebbero procedere alla sua presentazione.
Per informazioni sulla manifestazione si può prendere contatto con Rete Cittadini Contro La Turbogas all'indirizzo e-mail noturbogas2006@yahoo.it o visitando il sito internet www.noturbogasaprilia.it
30 novembre 2006
2 DICEMBRE: IN PIAZZA PER SCEGLIERE IL PROPRIO FUTURO
IL 2 DICEMBRE IL "Forum Ambientalista" SCENDERA' IN PIAZZA PER RIAFFERMARE IL DIRITTO DEI CITTADINI A SCEGLIERE IL PROPRIO FUTURO.
CONTRO LO SCIAGURATO MODELLO DI SVILUPPO, CHE GLI ENORMI APPETITI DI POCHI, CERCANO DI IMPORRE CON LA COSTRUZIONE DI OPERE PUBBLICHE O INSEDIAMENTI INDUSTRIALI DI DUBBIA UTILITA' E DI GRAVE ED IRREPARABILE DANNO AMBIENTALE.
Il 2 dicembre la regione ce la riprendiamo! Il 2 dicembre la governiamo noi!
L?appuntamento è:
"Forum Ambientalista della VALLE DEL SACCO"
CONTRO LO SCIAGURATO MODELLO DI SVILUPPO, CHE GLI ENORMI APPETITI DI POCHI, CERCANO DI IMPORRE CON LA COSTRUZIONE DI OPERE PUBBLICHE O INSEDIAMENTI INDUSTRIALI DI DUBBIA UTILITA' E DI GRAVE ED IRREPARABILE DANNO AMBIENTALE.
Il 2 dicembre la regione ce la riprendiamo! Il 2 dicembre la governiamo noi!
- Forum ambientalista Colleferro-Valle del Sacco
- Rete dei Cittadini contro la Turbogas di Aprilia
- Comitato no-coke di Civitavecchia
- Coordinamento no-fly di Ciampino
- Rete regionale rifiuti-Comitato contro l?inceneritore di Malagrotta
L?appuntamento è:
- Colleferro ore 15,00 parcheggio piazzale Coop
- Aprilia ore 14,30 P.zza Roma
- Civitavecchia ore 16,00 Corso Centocelle
- Ciampino ore 11,00 davanti la scuola elementare Collodi
- Roma - Malagrotta ore 9,00 davanti alla scuola e stazione di Ponte Galeria
"Forum Ambientalista della VALLE DEL SACCO"
29 novembre 2006
TOR SAN LORENZO COMUNE AUTONOMO?!...
Le spinte autonomiste alla base dell'iniziativa di raccolta firme per la possibile istituzione del Comune di Tor San Lorenzo possono rappresentare l'ideale cavallo di battaglia dei politici desiderosi di raccogliere voti.
Il portavoce dello SDI Franco Lo Reto ricorda come tanti politici che hanno governato Ardea nell'ultimo decennio, provocando lo sfascio economico e del territorio ben conosciuto da tutti, abbiano eletto a propria dimora abituale Tor San Lorenzo...
Che voglia dire qualcosa?
Lasciamo la parola al comunicato stampa dello SDI
Comunicato stampa
La rinnovata iniziativa di raccolta delle firme necessarie per la indizione di un referendum rivolto alla istituzione del Comune autonomo di Tor San Lorenzo è un sacrosanto diritto dei cittadini di autodeterminazione che non va e non può essere ostacolato da alcuno. E' un momento questo di partecipazione civica che è alla base di ogni democrazia ed è garantito dallo Statuto della città di Ardea. La popolazione ha il diritto di esprimere la propria volontà attraverso il ricorso al referendum popolare. Ripetere, pertanto, quanto fu fatto dalla maggioranza che governava la città rutula nel 1998 che mise in moto ogni forma di manovra ostruzionistica è semplicemente un atto prevaricatorio, persino controproducente per coloro che sono contrari alla divisione territoriale. D'altronde la stimolo ai promotori della iniziativa è dipeso dall'atteggiamento punitivo che tutte le amministrazioni di centrodestra hanno mostrato nei confronti del territorio di Tor San Lorenzo. Ne sono la testimonianza le solitarie inascoltate e molto spesso derise denuncie che, dai banchi del consiglio comunale, il sottoscritto ha costantemente fatto sul voluto e scellerato abbandono di quella parte della città. Mi riferisco soprattutto alla ostinata mancata progettazione e realizzazione, da oltre quaranta anni, di una rete di adduzione idrica in oltre il 50% del territorio, al rilascio di innumerevoli concessioni edilizie in carenza di allacci idrici e fognari, al proliferare di supermercati e di agenzie immobiliari e alla mancata esecuzione di una qualsiasi opera pubblica, come d'altronde avviene in tutto il territorio comunale. Quanto sopra non esime, però, dal fare una attenta analisi del voto espresso dai residenti di Tor San Lorenzo nel recente passato. Nel presupposto che a Tor San Lorenzo risiede almeno un terzo della popolazione ardeatina non si riesce a comprendere come sia stato possibile, che nelle ultime tre tornate elettorali, siano stati votati così pochi consiglieri comunali della zona, quattro in quella Farneti ed Ucci ed addirittura due in quella attuale di Eufemi, soprattutto se si fosse considerato che, sia il primo che la seconda ed ora anche l'attuale Sindaco hanno sempre designato come delegato di Tor San Lorenzo un consigliere che non aveva nulla a che fare con il terrritorio. L'iniziativa, in ogni modo, deve far ben riflettere i promotori per la immancabile strumentale adesione trasversale che avverrà da parte di quei politici che intenderanno cavalcare la protesta ai soli fini di raccogliere voti elettorali. Non mancheremo mai di ricordare che personaggi di Tor San Lorenzo hanno governato Ardea per oltre un decennio durante il quale è stato dato impulso a quella serie di provvedimenti urbanistici e amministrativi che sono stati la causa del degrado territoriale e finanziario, da sempre denunciato dal centrosinistra e che oggi sta emergendo in tutta la sua gravità. Non dimentichiamo che Ardea è stato uno dei primi comuni a dichiarare lo stato di dissesto finanziario.
Franco Lo Reto - Portavoce SDI
Ardea, 29 novembre 2006
Il portavoce dello SDI Franco Lo Reto ricorda come tanti politici che hanno governato Ardea nell'ultimo decennio, provocando lo sfascio economico e del territorio ben conosciuto da tutti, abbiano eletto a propria dimora abituale Tor San Lorenzo...
Che voglia dire qualcosa?
Lasciamo la parola al comunicato stampa dello SDI
Comunicato stampa
La rinnovata iniziativa di raccolta delle firme necessarie per la indizione di un referendum rivolto alla istituzione del Comune autonomo di Tor San Lorenzo è un sacrosanto diritto dei cittadini di autodeterminazione che non va e non può essere ostacolato da alcuno. E' un momento questo di partecipazione civica che è alla base di ogni democrazia ed è garantito dallo Statuto della città di Ardea. La popolazione ha il diritto di esprimere la propria volontà attraverso il ricorso al referendum popolare. Ripetere, pertanto, quanto fu fatto dalla maggioranza che governava la città rutula nel 1998 che mise in moto ogni forma di manovra ostruzionistica è semplicemente un atto prevaricatorio, persino controproducente per coloro che sono contrari alla divisione territoriale. D'altronde la stimolo ai promotori della iniziativa è dipeso dall'atteggiamento punitivo che tutte le amministrazioni di centrodestra hanno mostrato nei confronti del territorio di Tor San Lorenzo. Ne sono la testimonianza le solitarie inascoltate e molto spesso derise denuncie che, dai banchi del consiglio comunale, il sottoscritto ha costantemente fatto sul voluto e scellerato abbandono di quella parte della città. Mi riferisco soprattutto alla ostinata mancata progettazione e realizzazione, da oltre quaranta anni, di una rete di adduzione idrica in oltre il 50% del territorio, al rilascio di innumerevoli concessioni edilizie in carenza di allacci idrici e fognari, al proliferare di supermercati e di agenzie immobiliari e alla mancata esecuzione di una qualsiasi opera pubblica, come d'altronde avviene in tutto il territorio comunale. Quanto sopra non esime, però, dal fare una attenta analisi del voto espresso dai residenti di Tor San Lorenzo nel recente passato. Nel presupposto che a Tor San Lorenzo risiede almeno un terzo della popolazione ardeatina non si riesce a comprendere come sia stato possibile, che nelle ultime tre tornate elettorali, siano stati votati così pochi consiglieri comunali della zona, quattro in quella Farneti ed Ucci ed addirittura due in quella attuale di Eufemi, soprattutto se si fosse considerato che, sia il primo che la seconda ed ora anche l'attuale Sindaco hanno sempre designato come delegato di Tor San Lorenzo un consigliere che non aveva nulla a che fare con il terrritorio. L'iniziativa, in ogni modo, deve far ben riflettere i promotori per la immancabile strumentale adesione trasversale che avverrà da parte di quei politici che intenderanno cavalcare la protesta ai soli fini di raccogliere voti elettorali. Non mancheremo mai di ricordare che personaggi di Tor San Lorenzo hanno governato Ardea per oltre un decennio durante il quale è stato dato impulso a quella serie di provvedimenti urbanistici e amministrativi che sono stati la causa del degrado territoriale e finanziario, da sempre denunciato dal centrosinistra e che oggi sta emergendo in tutta la sua gravità. Non dimentichiamo che Ardea è stato uno dei primi comuni a dichiarare lo stato di dissesto finanziario.
Franco Lo Reto - Portavoce SDI
Ardea, 29 novembre 2006
28 novembre 2006
AFFARI E/O POLITICA?
Il locale circolo del PRC di Ardea ha diffuso un comunicato nel quale si ipotizza un intreccio di affari e politica con il consenso di forze vicine al centro-sinistra fortemente compromesse con i poteri locali.
A parziale conferma di ciò circola voce che il sindaco Eufemi (eletto in una giunta di centro-destra ed esponente di Forza Italia) viene considerato da esponenti del centro-sinistra regionale come "uomo nostro" per i passati trascorsi da socialista.
Ci permettiamo di dire che sarebbe il caso che siffatti personaggi facessero pace con le proprie convinzioni politiche (per non dire altro) visto che la loro mutevolezza è pari alla mutevolezza delle necessità e della convenienza personale.
Di seguito il comunicato firmato dal consigliere Valtere Roviglioni
Comunicato
Ardea, 28 novembre 2006
Ancora una mossa avventata, un atto di dubbio gusto amministrativo, mascherato da demagogico senso per i servizi ai cittadini.
Sottoforma di "sistemazione e implementazione dei servizi sanitari del distretto ASL RM H" il Consiglio Comunale del 30.11.2006 dovrebbe dare il consenso allo schema di accordo tra il Sindaco Carlo Eufemi ed il Direttore Sanitario Dott Mingiacchi.
Tale protocollo di intesa prevede un miglioramento dei servizi sanitari nel quartiere Nuova Florida (Via Legnano) e Tor S. Lorenzo, peccato che nel grande calderone ci sia finito anche il Consultorio Famigliare per il quale, guarda caso, si prevede di ricorrere di nuovo a dei locali presi in affitto.
Locali già visionati, ma comunque scelti con regole trasparenti e bando pubblico (sic!). Almeno ci risparmino la sceneggiata dell'asta pubblica.
A nulla sono valse le mie osservazioni esposte in Commissione Consiliare nelle quali facevo presente che non possiamo avviare nuove spese per affitti, e cedere quei pochi locali a disposizione del Comune, come quelli di via dei Germani, che verranno adibiti ad uffici amministrativi per ospitare il servizio veterinario che Pomezia molto generosamente ci "regala".
Inoltre il Sindaco, presente alla Commissione Consiliare, ha negato la disponibilità dell'edificio ex SIM e dei beni acquisiti per legge antimafia.
Ancora un pericoloso intreccio tra affari e politica, Eufemi con sprezzo delle istituzioni da "sorvegliato speciale" se ne infischia delle regole del buon governo e della legalità.
Ci resta da capire perchè è ancora al suo posto nonostante le diffuse illegalità riscontrate e confermate nelle note Prefettizie, evidentemente ci sono forze anche vicine al centro sinistra fortemente compromesse con i poteri locali che a noi addetti ai lavori non sfuggono, ne prendiamo atto ma, nessuno si illuda che poi si possano sedere e "riverginizzare" nel tavolo dell'Unione.
Valtere Roviglioni
Circolo PRC di Ardea
A parziale conferma di ciò circola voce che il sindaco Eufemi (eletto in una giunta di centro-destra ed esponente di Forza Italia) viene considerato da esponenti del centro-sinistra regionale come "uomo nostro" per i passati trascorsi da socialista.
Ci permettiamo di dire che sarebbe il caso che siffatti personaggi facessero pace con le proprie convinzioni politiche (per non dire altro) visto che la loro mutevolezza è pari alla mutevolezza delle necessità e della convenienza personale.
Di seguito il comunicato firmato dal consigliere Valtere Roviglioni
Comunicato
Ardea, 28 novembre 2006
Ancora una mossa avventata, un atto di dubbio gusto amministrativo, mascherato da demagogico senso per i servizi ai cittadini.
Sottoforma di "sistemazione e implementazione dei servizi sanitari del distretto ASL RM H" il Consiglio Comunale del 30.11.2006 dovrebbe dare il consenso allo schema di accordo tra il Sindaco Carlo Eufemi ed il Direttore Sanitario Dott Mingiacchi.
Tale protocollo di intesa prevede un miglioramento dei servizi sanitari nel quartiere Nuova Florida (Via Legnano) e Tor S. Lorenzo, peccato che nel grande calderone ci sia finito anche il Consultorio Famigliare per il quale, guarda caso, si prevede di ricorrere di nuovo a dei locali presi in affitto.
Locali già visionati, ma comunque scelti con regole trasparenti e bando pubblico (sic!). Almeno ci risparmino la sceneggiata dell'asta pubblica.
A nulla sono valse le mie osservazioni esposte in Commissione Consiliare nelle quali facevo presente che non possiamo avviare nuove spese per affitti, e cedere quei pochi locali a disposizione del Comune, come quelli di via dei Germani, che verranno adibiti ad uffici amministrativi per ospitare il servizio veterinario che Pomezia molto generosamente ci "regala".
Inoltre il Sindaco, presente alla Commissione Consiliare, ha negato la disponibilità dell'edificio ex SIM e dei beni acquisiti per legge antimafia.
Ancora un pericoloso intreccio tra affari e politica, Eufemi con sprezzo delle istituzioni da "sorvegliato speciale" se ne infischia delle regole del buon governo e della legalità.
Ci resta da capire perchè è ancora al suo posto nonostante le diffuse illegalità riscontrate e confermate nelle note Prefettizie, evidentemente ci sono forze anche vicine al centro sinistra fortemente compromesse con i poteri locali che a noi addetti ai lavori non sfuggono, ne prendiamo atto ma, nessuno si illuda che poi si possano sedere e "riverginizzare" nel tavolo dell'Unione.
Valtere Roviglioni
Circolo PRC di Ardea
27 novembre 2006
COMUNE AFFRANCATO O SORVEGLIATO SPECIALE?
A fine ottobre sindaco, e buona parte della stampa locale, hanno interpretato la richiesta della Prefettura di Roma di fornire, fino a febbraio 2007, notizia su tutti gli atti emessi dall'Amministrazione comunale, come un segnale di affrancamento dall'indagine tesa a scoprire se esistano infiltrazioni malavitose nella gestione delle attività del Comune di Ardea.
Tralasciando le solite comunicazioni ufficiali, che sanno di tentativo per nascondere la spazzatura sotto lo zerbino dell'ingresso di Via Garibaldi, vale invece la pena leggere il testo della nota inviata dalla Prefettura di Roma al sindaco. Di seguito ne riportiamo il testo, peraltro consultabile anche scaricandone la versione digitale.
Roma 30 ottobre 2006
Al Sindaco del Comune di Ardea
Oggetto: Comune di Ardea (Rm) - Procedimento ex art 141, comma 1 lett a) del D. L.vo 267/2000 -
Si fa riferimento alla precorsa corrispondenza relativa all'ipotesi di scioglimento per gravi e persistenti violazioni di legge, prevista dall'art. 141, comma 1, lett a), e alla preventiva diffida del 2.8.2006, volta ad impegnare codesto Ente a rimuovere specifiche illegittimità rilevate e ad assumere determinazioni e soluzioni idonee per ristabilire la legalità normativa e procedimentale.
Al riguardo, con riferimento alla nota di codesto Ente in data 21.9.2006, con protocollo n. 39907, avente ad oggetto: "Chiarimenti a fronte della nota prot. n. 49617 del 2 agoto 2006" che integra la documentazione precedentemente trasmessa con nota n. 36992 del 25 agosto 2006, si rileva che le iniziative promosse e le attività avviate, nel termine assegnato (30 giorni), non consentono ancora, nonostante il risanamento prospettato, di poter intravedere risultati idonei per ricondurre a completa legalità l'attività amministrativa di codesto Ente.
Pertanto si ritiene che l'Ente debba provvedere alla rimozione degli effetti delle violazioni contestate, tenendo conto anche del fatto che, provvedimenti a carattere sostanziale, sarebbero potuti certamente essere assunti nel tempo accordato e debba indirizzare maggiormente l'attività di controllo e di repressione nei settori in cui sono stati rilevati comportamenti di illegalità e/o irregolarità, provvedendo non solo a notiziare intenti ma soprattutto ad adottare concreti ed incisivi interventi.
In considerazione di quanto sopra si ritiene di dover monitorare la gestione dell'Ente per l'ulteriore periodo di tre mesi, al fine di consentire a codesta amministrazione di ricondurre a legalità l'attività amministrativa gravemente compromessa, come evidenziato dalle risultanze dell'azione ispettiva e rappresentate con la corrispondenza richiamata.
In tale periodo di tempo, codesto Ente dovrà, almeno ogni 30 giorni, fornire notizie sulle iniziative assunte e sull'attività svolta, nonché dei provvedimenti adottati per rimuovere gli effetti delle violazioni contestate e di tutte quelle riscontrate nelle precedenti attività ispettive.
Si resta in attesa di riscontro.
Il Prefetto
(Serra)
Tralasciando le solite comunicazioni ufficiali, che sanno di tentativo per nascondere la spazzatura sotto lo zerbino dell'ingresso di Via Garibaldi, vale invece la pena leggere il testo della nota inviata dalla Prefettura di Roma al sindaco. Di seguito ne riportiamo il testo, peraltro consultabile anche scaricandone la versione digitale.
Roma 30 ottobre 2006
Al Sindaco del Comune di Ardea
Oggetto: Comune di Ardea (Rm) - Procedimento ex art 141, comma 1 lett a) del D. L.vo 267/2000 -
Si fa riferimento alla precorsa corrispondenza relativa all'ipotesi di scioglimento per gravi e persistenti violazioni di legge, prevista dall'art. 141, comma 1, lett a), e alla preventiva diffida del 2.8.2006, volta ad impegnare codesto Ente a rimuovere specifiche illegittimità rilevate e ad assumere determinazioni e soluzioni idonee per ristabilire la legalità normativa e procedimentale.
Al riguardo, con riferimento alla nota di codesto Ente in data 21.9.2006, con protocollo n. 39907, avente ad oggetto: "Chiarimenti a fronte della nota prot. n. 49617 del 2 agoto 2006" che integra la documentazione precedentemente trasmessa con nota n. 36992 del 25 agosto 2006, si rileva che le iniziative promosse e le attività avviate, nel termine assegnato (30 giorni), non consentono ancora, nonostante il risanamento prospettato, di poter intravedere risultati idonei per ricondurre a completa legalità l'attività amministrativa di codesto Ente.
Pertanto si ritiene che l'Ente debba provvedere alla rimozione degli effetti delle violazioni contestate, tenendo conto anche del fatto che, provvedimenti a carattere sostanziale, sarebbero potuti certamente essere assunti nel tempo accordato e debba indirizzare maggiormente l'attività di controllo e di repressione nei settori in cui sono stati rilevati comportamenti di illegalità e/o irregolarità, provvedendo non solo a notiziare intenti ma soprattutto ad adottare concreti ed incisivi interventi.
In considerazione di quanto sopra si ritiene di dover monitorare la gestione dell'Ente per l'ulteriore periodo di tre mesi, al fine di consentire a codesta amministrazione di ricondurre a legalità l'attività amministrativa gravemente compromessa, come evidenziato dalle risultanze dell'azione ispettiva e rappresentate con la corrispondenza richiamata.
In tale periodo di tempo, codesto Ente dovrà, almeno ogni 30 giorni, fornire notizie sulle iniziative assunte e sull'attività svolta, nonché dei provvedimenti adottati per rimuovere gli effetti delle violazioni contestate e di tutte quelle riscontrate nelle precedenti attività ispettive.
Si resta in attesa di riscontro.
Il Prefetto
(Serra)
BANDI IMPRENDITORIA GIOVANILE, FEMMINILE, IMPRESA
Di seguito l'elenco di alcuni bandi aperti per finanziamenti destinati alle imprese, gestiti da Sviluppo Lazio, dalle altre società del Gruppo e da altre istituzioni nazionali e locali. Per il quadro completo delle normative e per avere maggiori informazioni sulle leggi e i bandi aperti consultare il sito @gevolazio all'indirizzo www.sviluppo.lazio.it/agevolazio o chiamare il numero verde Investelazio: 800-264.525.
- L.R. 20/03 'Promozione e sostegno della cooperazione': la scadenza per la presentazione delle domande è il 19 dicembre 2006
La legge promuove la cooperazione al fine di determinare le migliori condizioni per l'ampliamento e la diversificazione della base produttiva e per favorire ulteriori sbocchi occupazionali.
- L.R. 29/96 'Imprenditoria giovanile': bando sempre aperto fino a esaurimento fondi.
La Legge regionale 29/96 ha come obiettivo favorire la creazione e il rafforzamento di imprese giovanili, femminili e di lavoratori svantaggiati.
- L.R. 19/99 'Prestito d'onore': bando sempre aperto fino a esaurimento fondi (vedi anche Bic Lazio - www.biclazio.it).
La Legge regionale 19/99, 'Prestito d'onore', ha come obiettivo favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile. Permette di avere supporto e assistenza nella fase di avvio dell'attività, concedendo fino a 30.000 euro di contributo-finanziamento.
- Bando Comune di Roma 'Autopromozionesociale' Legge 266/97 ex Art. 14 per zone periferiche: fino a esaurimento fondi.
Concede agevolazioni finalizzate al sostegno di progetti imprenditoriali in aree di degrado urbano.
Tutte le informazioni sul sito @gevolazio all'indirizzo www.sviluppo.lazio.it/agevolazio
Docup, tutti i bandi aperti - Opportunità per giovani e donne
Aiuti per gli investimenti di giovani e donne grazie alla legge regionale 29/96 cofinanziata dal Docup Ob. 2 Lazio. Possono presentare domanda i giovani dai 18 ai 35 anni, le donne, i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.
Link: www.sviluppo.lazio.it
Fondo di garanzia per investimenti
Sono aperti i termini per la presentazione di domande per il Fondo di garanzia in favore di Pmi che realizzano programmi di investimento. Le domande devono essere presentate a Unionfidi Lazio, viale Liegi 58 - 00198 Roma.
Link: www.unionfidi.it
Informazioni ai numeri verdi: Informadocup 800.914.625; Investelazio 800.264.525 e su www.sviluppo.lazio.it
- L.R. 20/03 'Promozione e sostegno della cooperazione': la scadenza per la presentazione delle domande è il 19 dicembre 2006
La legge promuove la cooperazione al fine di determinare le migliori condizioni per l'ampliamento e la diversificazione della base produttiva e per favorire ulteriori sbocchi occupazionali.
- L.R. 29/96 'Imprenditoria giovanile': bando sempre aperto fino a esaurimento fondi.
La Legge regionale 29/96 ha come obiettivo favorire la creazione e il rafforzamento di imprese giovanili, femminili e di lavoratori svantaggiati.
- L.R. 19/99 'Prestito d'onore': bando sempre aperto fino a esaurimento fondi (vedi anche Bic Lazio - www.biclazio.it).
La Legge regionale 19/99, 'Prestito d'onore', ha come obiettivo favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile. Permette di avere supporto e assistenza nella fase di avvio dell'attività, concedendo fino a 30.000 euro di contributo-finanziamento.
- Bando Comune di Roma 'Autopromozionesociale' Legge 266/97 ex Art. 14 per zone periferiche: fino a esaurimento fondi.
Concede agevolazioni finalizzate al sostegno di progetti imprenditoriali in aree di degrado urbano.
Tutte le informazioni sul sito @gevolazio all'indirizzo www.sviluppo.lazio.it/agevolazio
Docup, tutti i bandi aperti - Opportunità per giovani e donne
Aiuti per gli investimenti di giovani e donne grazie alla legge regionale 29/96 cofinanziata dal Docup Ob. 2 Lazio. Possono presentare domanda i giovani dai 18 ai 35 anni, le donne, i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.
Link: www.sviluppo.lazio.it
Fondo di garanzia per investimenti
Sono aperti i termini per la presentazione di domande per il Fondo di garanzia in favore di Pmi che realizzano programmi di investimento. Le domande devono essere presentate a Unionfidi Lazio, viale Liegi 58 - 00198 Roma.
Link: www.unionfidi.it
Informazioni ai numeri verdi: Informadocup 800.914.625; Investelazio 800.264.525 e su www.sviluppo.lazio.it
STRANE NEBBIE DEL FINE SETTIMANA, CHIESTI ALTRI DATI ALL'ARPA
27/11/06 - Termoli. Ancora una serata inquietante al Nucleo industriale quella di ieri, tra ciminiere che danno sfogo a fumi e vapori, banchi di nebbia e strani colori che tingono il cielo. E così ancora una volta il sindaco Greco ha scritto all'Arpa per avere i dati registrati dalle centraline sabato e domenica scorsi. Il sindaco infatti sottolinea che le stazioni meteo davano bel tempo e sole splendente sulla zona, caratterizzata invece da strane foschie. Le sue richieste arrivano con qualche ora di ritardo rispetto all'emergenza, anche se di alternative non ce ne sono: l'Arpa infatti non lavora il fine settimana. La lettera del sindaco perciò ripropone la necessità di rendere il servizio di controllo dell'Arpa attivo 24 su 24 e anche nel fine settimana: «Segnalo alla vostra attenzione il perdurare di condizioni climatiche anomale nel territorio di Termoli, dove persiste un cielo plumbeo che oscura il sole, nonostante tutte le stazioni meteorologiche indichino condizioni climatiche caratterizzate dalla presenza del sole, con cielo sereno. - scrive Greco - Tale situazione si verifica con una certa regolarità durante i fine settimana, come accaduto nella giornata di ieri, domenica 26 novembre, quando su Termoli persisteva una coltre di umidità, mentre le zone circostanti erano limpidamente assolate. Nello specifico, questo fenomeno si è verificato in concomitanza con la segnalazione, da parte di numerosi cittadini, di considerevoli emissioni provenienti dalla Centrale Turbogas di Termoli.
Si ritiene opportuno, inoltre, conoscere la trasmissione quotidiana dei dati relativi alle emissioni del giorno precedente provenienti dalla Centrale Turbogas, con la certezza di poter contare sulla professionale collaborazione della vostra Agenzia anche nei giorni di sabato e domenica».
Da Primonumero del 27/11/2006
26 novembre 2006
ASSEMBLEA RETE CITTADINI NO TURBOGAS
La prossima assemblea pubblica della Rete Cittadini contro la Turbogas si svolgerà martedì 28 novembre alle ore 21:00 presso l'ex CRAL in Via delle Margherite ad Aprilia.
"Rete Cittadini Contro la Turbogas"
"Rete Cittadini Contro la Turbogas"
21 novembre 2006
INVITO ALLE ASSOCIAZIONI
Al mondo artistico e culturale
Alle Associazioni
Ai Docenti
di Aprilia e Ardea
Oggetto: Centrale Turbogas ad Aprilia - Aggiornamenti sugli sviluppi e strategie di contrasto alla prossima installazione.
La scadenza prossima che determinerà la definitiva esecutività del decreto Bersani sull'avvio ai lavori della centrale Turbogas ad Aprilia (Campodicarne) sta ponendo in questi giorni i cittadini del luogo e dei comuni limitrofi in uno stato di crescente allerta.
La comprovata pericolosità dell'impianto nell'area pontina già altamente inquinata a causa della massiccia presenza di fabbriche a rischio rilevante per la salute delle persone e dell'ambiente (vedi articolo su Termoli del 29/10/2006) ci spinge ad unirci per seguire da vicino quanto sta accadendo al fine di trovare, in seno alla Rete Cittadina, strategie di contrasto quanto più pacifiche ed incisive.
Crediamo fermamente nel ruolo edificante del mondo della cultura, dell'arte e dello sport quale veicolo fondamentale per il bene della collettività.
Pertanto, certi di una Vs. sentita e viva partecipazione, vi invitiamo all'incontro del giorno:
22 novembre alle ore 18,00
presso la Scuola Media Statale "Menotti Garibaldi"
via Enrico Fermi 24 Aprilia
Associazione "No Turbogas"
Alle Associazioni
Ai Docenti
di Aprilia e Ardea
Oggetto: Centrale Turbogas ad Aprilia - Aggiornamenti sugli sviluppi e strategie di contrasto alla prossima installazione.
La scadenza prossima che determinerà la definitiva esecutività del decreto Bersani sull'avvio ai lavori della centrale Turbogas ad Aprilia (Campodicarne) sta ponendo in questi giorni i cittadini del luogo e dei comuni limitrofi in uno stato di crescente allerta.
La comprovata pericolosità dell'impianto nell'area pontina già altamente inquinata a causa della massiccia presenza di fabbriche a rischio rilevante per la salute delle persone e dell'ambiente (vedi articolo su Termoli del 29/10/2006) ci spinge ad unirci per seguire da vicino quanto sta accadendo al fine di trovare, in seno alla Rete Cittadina, strategie di contrasto quanto più pacifiche ed incisive.
Crediamo fermamente nel ruolo edificante del mondo della cultura, dell'arte e dello sport quale veicolo fondamentale per il bene della collettività.
Pertanto, certi di una Vs. sentita e viva partecipazione, vi invitiamo all'incontro del giorno:
presso la Scuola Media Statale "Menotti Garibaldi"
via Enrico Fermi 24 Aprilia
Associazione "No Turbogas"
TERMOLI: RISARCIMENTI TURBOGAS TRA INDAGINI E ACCORDI SOSPESI
Di seguito un articolo di ciò che accade a Termoli, pubblicato sul sito di Primonumero.
Per chi continua a pensare che un mostro del genere si possa fermare DOPO !!!
No, noi dobbiamo fermarli ora... Prima che venga costruito.
I loro soldi... Che daranno chissà quando, come e a CHI ... A noi non interessano.
Non comprano la nostra salute e il nostro futuro
Bisogna essere in tanti alla prossima giornata di protesta indetta per il
2 Dicembre!!!
Devono sentire forte il nostro NO!
"Rete Cittadini Contro la Turbogas"
La proprietà della centrale deve compensare il disturbo ambientale con opere pubbliche per i termolesi. Ma la trattativa si trascina da quasi due anni, e intanto la Procura ripesca una lettera con cui il comune chiedeva di dirottare 500mila euro sul fantomatico Cesad. La Giunta Greco temporeggia, sperando di imporre alla Turbogas l'acquisto di nuovi filtri antinquinamento.
di Carlo D'Angelo, Daniela Fiorilli
E' una regola valida in Italia e in Europa: quando si costruisce un impianto che modifica l'equilibrio ambientale di un territorio - come una centrale a ciclo combinato - si realizzano le cosiddette opere di compensazione. Giardinetti e campi sportivi o interventi di pubblica utilità che la città in cui sorge l'impianto incassa a mo' di risarcimento. Un po' come, per utilizzare una metafora, quando si dà lo zuccherino all'animale da ammaestrare prima di richiuderlo in gabbia. Ma Termoli, per il momento, non ha ancora avuto neanche quello zuccherino, nonostante il fatto che accordi in materia siano stati abbozzati fra il Comune e la proprietà della Turbogas, cioè il gruppo che fa capo a De Benedetti. Non solo: proprio sulla questione delle opere di compensazione è in atto una indagine da parte della Procura di Larino che da una costola della inchiesta "black hole" ha aperto un fascicolo riguardante la richiesta fatta dai reggenti del Municipio alla Turbogas di forniture sanitarie al Cesad, il fantomatico Centro medico inventato da Patrizia De Palma e lautamente finanziato sia dal Comune di Termoli che dalla Asl4 del Basso Molise.
Sta di fatto che per i cittadini l'intera trattativa fra la dirigenza della centrale e il Comune è un mistero, visto che ad oggi nessuno si è preso la briga di far sapere alla città cosa potrebbe spettare in cambio del "danno" recato dall'impianto. A riprova del fatto che anche questo aspetto, che in realtà dovrebbe essere dibattuto con la massima trasparenza, sia stato gestito come un ?affaire' privato ci sono due documenti inabissati nel palazzo comunale che portano la firma di due ex sindaci: Montano e Di Giandomenico. Il primo documento, però, non ha più alcuna validità perché è stato annullato e riconsiderato da Di Giandomenico. Si tratta di un preliminare di accordo sottoscritto il 27 gennaio del 2005 a Roma fra l'amministratore delegato di Energia spa Massimo Orlandi e l'allora sindaco di Termoli. L'accordo prevede che la Turbogas sborsi circa sei milioni e mezzo di euro in due modi: o nella realizzazione di opere pubbliche da concretizzare nell'arco di 10 anni, oppure attraverso uno sconto del 20 per cento sulle bollette di tutti i termolesi per i primi dieci anni di attività dell'azienda.
Opzioni di cui, però, al momento non si è avvantaggiato nessuno. Perché? Perché quello che era un accordo preliminare è stato "recepito" dalla giunta Di Giandomenico solo nel novembre del 2005, ma in modo provvisorio e cioè senza determinare né stabilire quale tipo di opere sarebbero state richieste a Energia a compensazione della Centrale. Anzi, rimandando a nuove e futuribili delibere la specificazione delle richieste. Delibere che non ci sono mai state.
La prova di questo sta nel fatto che a proporre un elenco concreto di opere non è stato il Comune, ma la stessa dirigenza della Turbogas che, il 25 novembre dello scorso anno, inviò al Comune una proposta ? sempre a firma di Massimo Orlandi ? in cui si prospettava l'ipotesi di realizzare interventi di illuminazione pubblica, di sistemazione di alcune strade, una palestra e un asilo nido, piccoli interventi di verde pubblico in alcune aree della città.
Un libro delle buone intenzioni, insomma, che allo stato attuale sono lettera morta per la semplice ragione che non sono mai state approvate e autorizzate da successive delibere.
E mentre tutto il territorio deve ingoiare il boccone amaro della inattesa impennata (rilevata dall'Arpam a fine ottobre) di sostanze inquinanti - prodotte da chi, per ora, non si sa ? senza sapere se questo "sacrificio" verrà compensato e in che modo, un documento di cui nessuno era ufficialmente a conoscenza, è finito in mano degli inquirenti della Procura di Larino. Sembra infatti che una richiesta specifica e reiterata sia in realtà stata fatta dal Comune alla Energia spa: quella di un finanziamento di 500mila euro per l'acquisto di strutture sanitarie da destinare al Cesad, una struttura medica privata la cui esistenza era già venuta a galla durante l'inchiesta "black hole" visto che proprio sul Cesad ? ideato e sponsorizzato da Patrizia De Palma ? erano confluiti cospicui finanziamenti del Comune e della Asl. Che cosa c'entrassero le opere di compensazione per i cittadini di Termoli con un finanziamento da un miliardo di lire al Centro studi della dottoressa De Palma è una domanda a cui i magistrati stanno cercando di rispondere.
Ma non è la sola domanda visto che ? così come sta cercando di fare il Comune di Termoli ? anche la Procura di Larino sta cercando di ricostruire l'iter con cui è stata autorizzata la costruzione della centrale Turbogas per capire se siano state commesse irregolarità e se vi siano state delle semplici sviste.
La legge vuole che per consentire a una centrale di produzione elettrica di quel tipo di insediarsi in un territorio, sia necessario il parere positivo di molte parti in causa: i Comuni interessati, la Provincia, la Regione, il ministero dell'Ambiente. Ma sulle carte che hanno accompagnato l'iter autorizzativo della centrale adriatica, la voce del Comune di Termoli non compare mai direttamente. Solo nelle pagine di inizio istruttoria (nel 2001), figura un accenno al parere contrario dell'allora sindaco Montano, che in seguito però si disinteressò della questione. Infatti, come risulta dai verbali delle successive riunioni, non ci fu nient'altro che potesse attribuirsi al Municipio termolese.
L'unico atto del palazzo di città sotto l'Amministrazione Di Giandomenico che risulta agli atti è una determina dirigenziale (a firma dell'avvocato Alfredo Dalla Torre) in cui si esprime un parere di compatibilità urbanistica della centrale rispetto al contesto in cui sarà ubicata. Niente di più, anche perché a fare le veci del Comune di Termoli nelle riunioni decisionali e consultive ci ha sempre pensato il vice direttore del Consorzio industriale, Gianfranco Vitagliano, e successivamente al suo posto la dottoressa Perla anche lei incaricata di rappresentare l'azienda industriale Valle Biferno. E' possibile che il rappresentate del Nucleo ? che aveva tutto l'interesse all'insediamento della Turbogas ? possa essere al contempo il rappresentante anche della città di Termoli, che di interessi ne aveva molti meno? E' una questione complicata di cui, come si è visto, si stanno occupando sia l'attuale Amministrazione, sia i magistrati.
Rimane il fatto che, a conclusione di quell'iter, nel dicembre 2002 la centrale è stata autorizzata, che a quattro anni di distanza ha cominciato a produrre energia elettrica (che copre tutto il Molise, parte dell'Abruzzo e l'alta Puglia) nonostante i tentativi di opposizione da parte di alcuni politici e la forte avversione dei cittadini e delle organizzazioni agricole e turistiche.
E' impensabile che, a questo punto della storia, qualcuno possa realisticamente immaginare di costringere la Turbogas a fare le valigie con la scusa di qualche eventuale irregolarità nelle procedure di autorizzazione. Ma sembra di capire che l'intenzione del Comune sia proprio quella di imbastire una caccia all'errore per far venire a galla tutte le eventuali magagne burocratiche prima di andare a una trattativa, se non a una ridefinizione, delle opere di compensazione. Anche in forza del forte allarme suscitato in città alla fine di ottobre, quando per la prima volta la spessa colonna di vapore acqueo si è alzata dai camini della centrale andando a oscurare per qualche ora il cielo del Basso Molise.
Questo spiega probabilmente la ragione per cui l'attuale Amministrazione non ha ancora messo mano a un vero accordo con Energia. E pare che stia valutando l'ipotesi di rinunciare a qualcosa pur di costringere la centrale a montare dei pannelli di schermo, cioè filtri per le polveri sottili chiamati Sconox. Il problema è che quei filtri hanno costi elevatissimi, finanche superiori a quei sei milioni e mezzo di euro che la Turbogas era disposta a concedere ai termolesi. E potrebbe sembrare una pretesa irrealizzabile quella di ottenere capra (cioè le opere di pubblica utilità) e cavoli (cioè i filtri). Ma l'assessore all'Ambiente, Emanuela Lattanzi, non vuole rinunciarvi a priori, e la spiega così: «La priorità assoluta per noi è stata quella di formare un tavolo tecnico per riuscire ad ottenere dei filtri di abbattimento dei fumi della centrale, tant'è vero che, manco a farlo a posta, dopo le prime riunioni con Energia in città è scoppiato un grosso allarme sociale per i fatti che conosciamo tutti. Tuttavia la nostra richiesta non esclude di poter perfezionare l'accordo economico, anzi. D'altronde è un diritto della città quello di avere un risarcimento, e nelle prossime settimane decideremo come prendercelo: in opere pubbliche, in liquidità, in risparmio energetico o altro».
Un bel proposito che però sembra scontrarsi con alcuni dati di fatto. Per esempio, sembra già chiaro che i filtri Sconox non possono essere montati sulla centrale bassomolisana da 800 megawatt perché il sistema di abbattimento dei fumi, seppur tecnicamente avanzato, non è ancora in grado (tecnicamente) di lavorare su impianti dalla potenza elevatissima, come appunto quello termolese.
(Pubblicato il 21/11/2006 su Primonumero.it)
Per chi continua a pensare che un mostro del genere si possa fermare DOPO !!!
No, noi dobbiamo fermarli ora... Prima che venga costruito.
I loro soldi... Che daranno chissà quando, come e a CHI ... A noi non interessano.
Non comprano la nostra salute e il nostro futuro
Bisogna essere in tanti alla prossima giornata di protesta indetta per il
2 Dicembre!!!
Devono sentire forte il nostro NO!
"Rete Cittadini Contro la Turbogas"
La proprietà della centrale deve compensare il disturbo ambientale con opere pubbliche per i termolesi. Ma la trattativa si trascina da quasi due anni, e intanto la Procura ripesca una lettera con cui il comune chiedeva di dirottare 500mila euro sul fantomatico Cesad. La Giunta Greco temporeggia, sperando di imporre alla Turbogas l'acquisto di nuovi filtri antinquinamento.
di Carlo D'Angelo, Daniela Fiorilli
E' una regola valida in Italia e in Europa: quando si costruisce un impianto che modifica l'equilibrio ambientale di un territorio - come una centrale a ciclo combinato - si realizzano le cosiddette opere di compensazione. Giardinetti e campi sportivi o interventi di pubblica utilità che la città in cui sorge l'impianto incassa a mo' di risarcimento. Un po' come, per utilizzare una metafora, quando si dà lo zuccherino all'animale da ammaestrare prima di richiuderlo in gabbia. Ma Termoli, per il momento, non ha ancora avuto neanche quello zuccherino, nonostante il fatto che accordi in materia siano stati abbozzati fra il Comune e la proprietà della Turbogas, cioè il gruppo che fa capo a De Benedetti. Non solo: proprio sulla questione delle opere di compensazione è in atto una indagine da parte della Procura di Larino che da una costola della inchiesta "black hole" ha aperto un fascicolo riguardante la richiesta fatta dai reggenti del Municipio alla Turbogas di forniture sanitarie al Cesad, il fantomatico Centro medico inventato da Patrizia De Palma e lautamente finanziato sia dal Comune di Termoli che dalla Asl4 del Basso Molise.
Sta di fatto che per i cittadini l'intera trattativa fra la dirigenza della centrale e il Comune è un mistero, visto che ad oggi nessuno si è preso la briga di far sapere alla città cosa potrebbe spettare in cambio del "danno" recato dall'impianto. A riprova del fatto che anche questo aspetto, che in realtà dovrebbe essere dibattuto con la massima trasparenza, sia stato gestito come un ?affaire' privato ci sono due documenti inabissati nel palazzo comunale che portano la firma di due ex sindaci: Montano e Di Giandomenico. Il primo documento, però, non ha più alcuna validità perché è stato annullato e riconsiderato da Di Giandomenico. Si tratta di un preliminare di accordo sottoscritto il 27 gennaio del 2005 a Roma fra l'amministratore delegato di Energia spa Massimo Orlandi e l'allora sindaco di Termoli. L'accordo prevede che la Turbogas sborsi circa sei milioni e mezzo di euro in due modi: o nella realizzazione di opere pubbliche da concretizzare nell'arco di 10 anni, oppure attraverso uno sconto del 20 per cento sulle bollette di tutti i termolesi per i primi dieci anni di attività dell'azienda.
Opzioni di cui, però, al momento non si è avvantaggiato nessuno. Perché? Perché quello che era un accordo preliminare è stato "recepito" dalla giunta Di Giandomenico solo nel novembre del 2005, ma in modo provvisorio e cioè senza determinare né stabilire quale tipo di opere sarebbero state richieste a Energia a compensazione della Centrale. Anzi, rimandando a nuove e futuribili delibere la specificazione delle richieste. Delibere che non ci sono mai state.
La prova di questo sta nel fatto che a proporre un elenco concreto di opere non è stato il Comune, ma la stessa dirigenza della Turbogas che, il 25 novembre dello scorso anno, inviò al Comune una proposta ? sempre a firma di Massimo Orlandi ? in cui si prospettava l'ipotesi di realizzare interventi di illuminazione pubblica, di sistemazione di alcune strade, una palestra e un asilo nido, piccoli interventi di verde pubblico in alcune aree della città.
Un libro delle buone intenzioni, insomma, che allo stato attuale sono lettera morta per la semplice ragione che non sono mai state approvate e autorizzate da successive delibere.
E mentre tutto il territorio deve ingoiare il boccone amaro della inattesa impennata (rilevata dall'Arpam a fine ottobre) di sostanze inquinanti - prodotte da chi, per ora, non si sa ? senza sapere se questo "sacrificio" verrà compensato e in che modo, un documento di cui nessuno era ufficialmente a conoscenza, è finito in mano degli inquirenti della Procura di Larino. Sembra infatti che una richiesta specifica e reiterata sia in realtà stata fatta dal Comune alla Energia spa: quella di un finanziamento di 500mila euro per l'acquisto di strutture sanitarie da destinare al Cesad, una struttura medica privata la cui esistenza era già venuta a galla durante l'inchiesta "black hole" visto che proprio sul Cesad ? ideato e sponsorizzato da Patrizia De Palma ? erano confluiti cospicui finanziamenti del Comune e della Asl. Che cosa c'entrassero le opere di compensazione per i cittadini di Termoli con un finanziamento da un miliardo di lire al Centro studi della dottoressa De Palma è una domanda a cui i magistrati stanno cercando di rispondere.
Ma non è la sola domanda visto che ? così come sta cercando di fare il Comune di Termoli ? anche la Procura di Larino sta cercando di ricostruire l'iter con cui è stata autorizzata la costruzione della centrale Turbogas per capire se siano state commesse irregolarità e se vi siano state delle semplici sviste.
La legge vuole che per consentire a una centrale di produzione elettrica di quel tipo di insediarsi in un territorio, sia necessario il parere positivo di molte parti in causa: i Comuni interessati, la Provincia, la Regione, il ministero dell'Ambiente. Ma sulle carte che hanno accompagnato l'iter autorizzativo della centrale adriatica, la voce del Comune di Termoli non compare mai direttamente. Solo nelle pagine di inizio istruttoria (nel 2001), figura un accenno al parere contrario dell'allora sindaco Montano, che in seguito però si disinteressò della questione. Infatti, come risulta dai verbali delle successive riunioni, non ci fu nient'altro che potesse attribuirsi al Municipio termolese.
L'unico atto del palazzo di città sotto l'Amministrazione Di Giandomenico che risulta agli atti è una determina dirigenziale (a firma dell'avvocato Alfredo Dalla Torre) in cui si esprime un parere di compatibilità urbanistica della centrale rispetto al contesto in cui sarà ubicata. Niente di più, anche perché a fare le veci del Comune di Termoli nelle riunioni decisionali e consultive ci ha sempre pensato il vice direttore del Consorzio industriale, Gianfranco Vitagliano, e successivamente al suo posto la dottoressa Perla anche lei incaricata di rappresentare l'azienda industriale Valle Biferno. E' possibile che il rappresentate del Nucleo ? che aveva tutto l'interesse all'insediamento della Turbogas ? possa essere al contempo il rappresentante anche della città di Termoli, che di interessi ne aveva molti meno? E' una questione complicata di cui, come si è visto, si stanno occupando sia l'attuale Amministrazione, sia i magistrati.
Rimane il fatto che, a conclusione di quell'iter, nel dicembre 2002 la centrale è stata autorizzata, che a quattro anni di distanza ha cominciato a produrre energia elettrica (che copre tutto il Molise, parte dell'Abruzzo e l'alta Puglia) nonostante i tentativi di opposizione da parte di alcuni politici e la forte avversione dei cittadini e delle organizzazioni agricole e turistiche.
E' impensabile che, a questo punto della storia, qualcuno possa realisticamente immaginare di costringere la Turbogas a fare le valigie con la scusa di qualche eventuale irregolarità nelle procedure di autorizzazione. Ma sembra di capire che l'intenzione del Comune sia proprio quella di imbastire una caccia all'errore per far venire a galla tutte le eventuali magagne burocratiche prima di andare a una trattativa, se non a una ridefinizione, delle opere di compensazione. Anche in forza del forte allarme suscitato in città alla fine di ottobre, quando per la prima volta la spessa colonna di vapore acqueo si è alzata dai camini della centrale andando a oscurare per qualche ora il cielo del Basso Molise.
Questo spiega probabilmente la ragione per cui l'attuale Amministrazione non ha ancora messo mano a un vero accordo con Energia. E pare che stia valutando l'ipotesi di rinunciare a qualcosa pur di costringere la centrale a montare dei pannelli di schermo, cioè filtri per le polveri sottili chiamati Sconox. Il problema è che quei filtri hanno costi elevatissimi, finanche superiori a quei sei milioni e mezzo di euro che la Turbogas era disposta a concedere ai termolesi. E potrebbe sembrare una pretesa irrealizzabile quella di ottenere capra (cioè le opere di pubblica utilità) e cavoli (cioè i filtri). Ma l'assessore all'Ambiente, Emanuela Lattanzi, non vuole rinunciarvi a priori, e la spiega così: «La priorità assoluta per noi è stata quella di formare un tavolo tecnico per riuscire ad ottenere dei filtri di abbattimento dei fumi della centrale, tant'è vero che, manco a farlo a posta, dopo le prime riunioni con Energia in città è scoppiato un grosso allarme sociale per i fatti che conosciamo tutti. Tuttavia la nostra richiesta non esclude di poter perfezionare l'accordo economico, anzi. D'altronde è un diritto della città quello di avere un risarcimento, e nelle prossime settimane decideremo come prendercelo: in opere pubbliche, in liquidità, in risparmio energetico o altro».
Un bel proposito che però sembra scontrarsi con alcuni dati di fatto. Per esempio, sembra già chiaro che i filtri Sconox non possono essere montati sulla centrale bassomolisana da 800 megawatt perché il sistema di abbattimento dei fumi, seppur tecnicamente avanzato, non è ancora in grado (tecnicamente) di lavorare su impianti dalla potenza elevatissima, come appunto quello termolese.
(Pubblicato il 21/11/2006 su Primonumero.it)
19 novembre 2006
L'ON PIETRO FOLENA AD ARDEA
IL PROGETTO DI AGGREGAZIONE DELLA SINISTRA RADICALE DEVE ESSERE INQUADRATO NEL PIÙ AMPIO CONTESTO DELLA SINISTRA EUROPEA, MA È ANCHE IL TENTATIVO DI CREARE UNA NUOVA SINISTRA PER RISPONDERE ALLE SFIDE DEL MONDO CONTEMPORANEO
UNITI A SINISTRA PER UNA SINISTRA EUROPEA
Stanno avvenendo in questi mesi, o forse dovrei dire in questi anni, due simultanei processi riaggregativi che stanno ridisegnando il panorama del centrosinistra e della sinistra radicale.
Del primo processo riaggregativo, ovvero il partito democratico, sappiamo apparentemente tutto, fatto salvo quello che non possono dirci: ovvero, i valori e gli ideali di riferimento; no quelli non possono esporli chiaramente perché, purtroppo, non sono chiari a nessuno.
Sarà un partito laico socialista, oppure cattolico e democratico? La verità è che il partito democratico è quasi certamente un'operazione di puro potere che potrebbe essere riduttivamente riassunta in questo concetto: è necessario creare un partito
abbastanza forte da rappresentare il timone, la cabina di comando, di questa coalizione.
In contemporanea, da oltre due anni, si sta avviando un processo di aggregazione in quella che si usa definire la sinistra radicale.
Il progetto denominato "Sinistra Europea", del quale l'on. Pietro Folena è fautore, è sì un tentativo di inquadrare in un contesto più ampio, appunto quello europeo, i valori di riferimento quali il pacifismo, la lotta al precariato, ma la Sinistra Europea è anche un tentativo di ricomporre le innumerevoli fratture della nostra sinistra.
Il tentativo di unirsi sulla base dei valori di riferimento tradizionalmente comuni ai vari schieramenti che compongono la sinistra. Questi valori, al contrario del caso precedente, sono facilmente individuabili: laicismo, ambientalismo, pacifismo, non violenza, lotta al precariato, alla globalizzazione ed al modello di sviluppo iperliberista.
Oltre questi si possono individuare anche altri valori sui quali la sinistra viaggia insieme da molto tempo. Più difficile è invece individuare quali siano i soggetti interessati ad "unirsi a sinistra".
Oltre che di Rifondazione Comunista si parla di soggetti associativi o sindacali, ma c'è anche un chiaro riferimento alla sinistra D.S.
Il progetto è forse ritenuto da molti un po' astratto o poco comprensibile e perciò abbiamo cercato di organizzare l'incontro con il responsabile di questo progetto in modo che tutti possiamo chiarirci le idee. Quello che però deve essere chiaro è che l'incontro organizzato con l'on. Folena non vuole essere soltanto un'occasione di confronto per gli addetti ai lavori, ma è invece rivolto a tutti coloro che amano la politica ed hanno a cuore le sorti della sinistra, è rivolto a tutti coloro - e sono tanti - che credono che in Italia ci siano troppi partiti, ed hanno indubbiamente ragione.
Inoltre, questo incontro è anche l'occasione per parlare con il Presidente della Commissione Cultura Scienza ed Istruzione, una commissione che si occupa di aspetti particolarmente significativi che presuppongono il rispetto del diritto allo studio negato invece ai ragazzi di Ardea.
Giampiero Botta
Segretario del Circolo PRC di Ardea
UNITI A SINISTRA PER UNA SINISTRA EUROPEA
Stanno avvenendo in questi mesi, o forse dovrei dire in questi anni, due simultanei processi riaggregativi che stanno ridisegnando il panorama del centrosinistra e della sinistra radicale.
Del primo processo riaggregativo, ovvero il partito democratico, sappiamo apparentemente tutto, fatto salvo quello che non possono dirci: ovvero, i valori e gli ideali di riferimento; no quelli non possono esporli chiaramente perché, purtroppo, non sono chiari a nessuno.
Sarà un partito laico socialista, oppure cattolico e democratico? La verità è che il partito democratico è quasi certamente un'operazione di puro potere che potrebbe essere riduttivamente riassunta in questo concetto: è necessario creare un partito
abbastanza forte da rappresentare il timone, la cabina di comando, di questa coalizione.
In contemporanea, da oltre due anni, si sta avviando un processo di aggregazione in quella che si usa definire la sinistra radicale.
Il progetto denominato "Sinistra Europea", del quale l'on. Pietro Folena è fautore, è sì un tentativo di inquadrare in un contesto più ampio, appunto quello europeo, i valori di riferimento quali il pacifismo, la lotta al precariato, ma la Sinistra Europea è anche un tentativo di ricomporre le innumerevoli fratture della nostra sinistra.
Il tentativo di unirsi sulla base dei valori di riferimento tradizionalmente comuni ai vari schieramenti che compongono la sinistra. Questi valori, al contrario del caso precedente, sono facilmente individuabili: laicismo, ambientalismo, pacifismo, non violenza, lotta al precariato, alla globalizzazione ed al modello di sviluppo iperliberista.
Oltre questi si possono individuare anche altri valori sui quali la sinistra viaggia insieme da molto tempo. Più difficile è invece individuare quali siano i soggetti interessati ad "unirsi a sinistra".
Oltre che di Rifondazione Comunista si parla di soggetti associativi o sindacali, ma c'è anche un chiaro riferimento alla sinistra D.S.
Il progetto è forse ritenuto da molti un po' astratto o poco comprensibile e perciò abbiamo cercato di organizzare l'incontro con il responsabile di questo progetto in modo che tutti possiamo chiarirci le idee. Quello che però deve essere chiaro è che l'incontro organizzato con l'on. Folena non vuole essere soltanto un'occasione di confronto per gli addetti ai lavori, ma è invece rivolto a tutti coloro che amano la politica ed hanno a cuore le sorti della sinistra, è rivolto a tutti coloro - e sono tanti - che credono che in Italia ci siano troppi partiti, ed hanno indubbiamente ragione.
Inoltre, questo incontro è anche l'occasione per parlare con il Presidente della Commissione Cultura Scienza ed Istruzione, una commissione che si occupa di aspetti particolarmente significativi che presuppongono il rispetto del diritto allo studio negato invece ai ragazzi di Ardea.
Giampiero Botta
Segretario del Circolo PRC di Ardea
CAMBIAMENTI NOVEMBRE 2006
Reso disponibile su Ardea-online.org "Cambiamenti", il foglio di comunicazione del Circolo di Ardea del PRC.
La versione nel formato elettronico Adobe Acrobat è liberamente consultabile.
Per visualizzare correttamente i documenti, è possibile scaricare gratuitamente Acrobat Reader.
Questo mese:
- L'on. Pietro Folena, fautore della "Sinistra Europea" ad Ardea il 24 novembre p.v.
- Una disamina dei problemi, qualore venisse costruita, creati dalla centrale turbogas di Aprilia.
- Prevaricazioni nel mondo del lavoro nel nome di una flessibilità che è precariato.
- Un'iniziativa di sensibilizzazione itinerante sui gravi problemi delle scuole di Ardea.
16 novembre 2006
ASSEMBLEA RETE CITTADINI NO TURBOGAS
La Rete Cittadini Contro la Turbogas comunica che venerdì 17 novembre 2006, alle 21.30, presso l'ex Cral di Via delle Margherite ad Aprilia è convocata una riunione nella quale si discuterà delle prossime iniziative per contrastare la realizzazione della Turbogas, in particolare sulla decisione e l'organizzazione della prossima manifestazione di sabato 2 dicembre.
"Rete Cittadini Contro la Turbogas"
"Rete Cittadini Contro la Turbogas"
15 novembre 2006
MANIFESTAZIONE PER LA SALUTE, ACQUA, ENERGIA
MANIFESTIAMO PER SALUTE, ACQUA ED ENERGIA
DIFENDIAMO I BENI COMUNI DALLE SPECULAZIONI
STOP ACQUALATINA!!!
STOP TURBOGAS!!!
Aprilia - Domenica 19 NOVEMBRE, ore 15:00
Raduno in piazza Roma e a seguire fiaccolata per le vie della città
Si invitano tutti i cittadini, studenti, associazioni, comitati, commercianti, artigiani, sindacati e partiti a partecipare!
"Associazione No Turbogas"
DIFENDIAMO I BENI COMUNI DALLE SPECULAZIONI
STOP ACQUALATINA!!!
STOP TURBOGAS!!!
Aprilia - Domenica 19 NOVEMBRE, ore 15:00
Raduno in piazza Roma e a seguire fiaccolata per le vie della città
Si invitano tutti i cittadini, studenti, associazioni, comitati, commercianti, artigiani, sindacati e partiti a partecipare!
"Associazione No Turbogas"
NON SI DEVE SAPERE!...
L'operazione 996 (dal nome del modello di una famosa vettura sportiva) ha sortito i primi risultati anche ad Ardea con l'arresto di A.U. di trentasei anni.
Chi sarà questo fantomatico A.U.? Se lo è chiesto, ma lo ha anche scoperto, il segretario del locale circolo di Rifondazione Comunista che, in un messaggio inserito nell'area "Opinioni dei politici", parla di "omertà ardiese".
Già, perché non si deve sapere chi sia A.U. e così anche il maggior quotidiano locale per numero di copie vendute ad Ardea si è trincerato dietro questa laconica informazione per non turbare la quiete cittadina. Peccato che alcuni giornali nazionali (Il Messaggero, ma anche Il Giornale) abbiano svelato l'arcano: A.U. di 36 anni è Antonio Ucci, fratello di Roberta Ucci, già sindaco di Ardea...
Ma non ditelo in giro! Che figura ci farebbe Ardea e la sua amministrazione di centro-destra, impegnata com'è a trasformare (nelle parole del sindaco Eufemi) la cittadina in un "modello di legalità", tutta tesa a contrastare (sempre per bocca del sindaco Eufemi) «le dichiarazioni dell'Associazione Caponnetto, che tenta di gettare fango su questo paese».
Eufemi ha continuato: «Ardea non è condizionata dalla mafia, come ha già stabilito l'inchiesta della commissione di Accesso agli Atti Amministrativi e stiamo lavorando nella legalità per rendere migliore il paese.
Per facilitare questo processo non servono interventi gratuiti e fuori luogo.
Vorrei ricordare che anche la diffamazione è un reato e per questo le dichiarazioni
dell'Associazione Caponnetto saranno materia di lavoro per i nostri legali»
Interessante sarebbe sapere cosa pensano gli stessi legali della decisione del Ministero dell'Interno di sottoporre il Comune ad un ulteriore periodo di monitoraggio degli atti amministrativi di tre mesi. Fino a febbraio la Prefettura di Roma, che poi dovrà informare il Viminale, esaminerà ogni "carta" prodotta, con il conseguente invio periodico da parte del Comune di delibere, documenti e atti riguardanti la gestione della pubblica amministrazione locale.
E' forse questa la certificazione della Prefettura di Roma e del Viminale che Ardea non è un comune con infiltrazioni mafiose?...
Chi sarà questo fantomatico A.U.? Se lo è chiesto, ma lo ha anche scoperto, il segretario del locale circolo di Rifondazione Comunista che, in un messaggio inserito nell'area "Opinioni dei politici", parla di "omertà ardiese".
Già, perché non si deve sapere chi sia A.U. e così anche il maggior quotidiano locale per numero di copie vendute ad Ardea si è trincerato dietro questa laconica informazione per non turbare la quiete cittadina. Peccato che alcuni giornali nazionali (Il Messaggero, ma anche Il Giornale) abbiano svelato l'arcano: A.U. di 36 anni è Antonio Ucci, fratello di Roberta Ucci, già sindaco di Ardea...
Ma non ditelo in giro! Che figura ci farebbe Ardea e la sua amministrazione di centro-destra, impegnata com'è a trasformare (nelle parole del sindaco Eufemi) la cittadina in un "modello di legalità", tutta tesa a contrastare (sempre per bocca del sindaco Eufemi) «le dichiarazioni dell'Associazione Caponnetto, che tenta di gettare fango su questo paese».
Eufemi ha continuato: «Ardea non è condizionata dalla mafia, come ha già stabilito l'inchiesta della commissione di Accesso agli Atti Amministrativi e stiamo lavorando nella legalità per rendere migliore il paese.
Per facilitare questo processo non servono interventi gratuiti e fuori luogo.
Vorrei ricordare che anche la diffamazione è un reato e per questo le dichiarazioni
dell'Associazione Caponnetto saranno materia di lavoro per i nostri legali»
Interessante sarebbe sapere cosa pensano gli stessi legali della decisione del Ministero dell'Interno di sottoporre il Comune ad un ulteriore periodo di monitoraggio degli atti amministrativi di tre mesi. Fino a febbraio la Prefettura di Roma, che poi dovrà informare il Viminale, esaminerà ogni "carta" prodotta, con il conseguente invio periodico da parte del Comune di delibere, documenti e atti riguardanti la gestione della pubblica amministrazione locale.
E' forse questa la certificazione della Prefettura di Roma e del Viminale che Ardea non è un comune con infiltrazioni mafiose?...
14 novembre 2006
MINIEOLICO FAI-DA-TE NEL GIARDINO DI CASA
La ricerca sulle energie rinnovabili va avanti!!!
Le soluzioni ci sono...
... Allora perché continuano a rovinare l'ambiente, la nostra salute e il futuro???
Se lo chiede la Rete Cittadini Contro la Turbogas commentando una nota dell'agenzia ANSA nella quale si parla di "impianti per il mini-eolico da 20 kW" e della " sperimentazione in Sardegna, di tre aerogeneratori eolici, da 1 kW, 3 kw e 5 kW, che entreranno sul mercato domestico entro la prima metà del 2007. -Mulini a vento- su misura pensati per utenti residenziali e piccole realtà imprenditoriali".
"Rete Cittadini Contro la Turbogas"
Le soluzioni ci sono...
... Allora perché continuano a rovinare l'ambiente, la nostra salute e il futuro???
Se lo chiede la Rete Cittadini Contro la Turbogas commentando una nota dell'agenzia ANSA nella quale si parla di "impianti per il mini-eolico da 20 kW" e della " sperimentazione in Sardegna, di tre aerogeneratori eolici, da 1 kW, 3 kw e 5 kW, che entreranno sul mercato domestico entro la prima metà del 2007. -Mulini a vento- su misura pensati per utenti residenziali e piccole realtà imprenditoriali".
"Rete Cittadini Contro la Turbogas"
996: UNA BELLA OPERAZIONE...
Mentre l'Associazione "Antonino Caponnetto" chiede per Ardea l'intervento della Procura regionale della Corte dei conti e della Procura di Velletri per «sanare la storia degli appalti affidati senza certificato antimafia - Le gare espletate senza certificato antimafia sono per legge nulle, quindi, se i lavori sono stati già effettuati e pagati, chi ha autorizzato, e convalidato, i pagamenti è tenuto a risarcire il danno arrecato», la Guardia di Finanza di Pomezia ha condotto a termine "l'operazione 996" sequestrando beni mobili e immobili per 16 milioni di Euro.
E' stata infatti scoperta un'organizzazione criminale che operava nell'ambito della compravendita delle auto di lusso e che effettuava frode fiscale. Come si legge sul sito Alice Virgilio News:
«Sette le persone arrestate e 83 denunciate. L'inchiesta dei militari delle Fiamme gialle è stata coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Velletri, Silvano Mazzetti e dal sostituto procuratore Giuseppe Travaglini ed ha portato alla luce un vasto mercato di compravendita di autovetture di lusso che si era ramificato in tutta la Regione Lazio.
[...]
L'inchiesta ha preso il via a seguito di una verifica fiscale avviata dalle Fiamme gialle nei confronti di una società di Pomezia specializzata nella vendita di Ferrari, Porsche, Lamborghini, Maserati, Bentley amministrata da un noto ex calciatore di serie A e da un cinquantenne di Pomezia. Queste indagini si sono poi estese su di un'altra società, sempre operante nello stesso settore, ma di Ardea, amministrata da un trentaseienne. Con l'aiuto di intercettazioni tecniche, pedinamenti ed appostamenti sono state individuate dai finanzieri una decina di società satelliti, senza una reale capacità operativa e amministrate da prestanomi nullatenenti. Questo sistema veniva utilizzato per consentire alle società di evadere l'Iva.
[...]
Tra le sette persone finite in manette anche un ex calciatore di serie A, mentre tra le 83 persone denunciate risultano notai, commercialisti ed imprenditori. Per tutti i reati contestati sono di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, false comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori, falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici e ricettazione. I finanzieri hanno accertato violazioni alla normativa antiriciclaggio per trasferimenti di denaro contanti per importi superiori a quello consentito dalla legge».
E' stata infatti scoperta un'organizzazione criminale che operava nell'ambito della compravendita delle auto di lusso e che effettuava frode fiscale. Come si legge sul sito Alice Virgilio News:
«Sette le persone arrestate e 83 denunciate. L'inchiesta dei militari delle Fiamme gialle è stata coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Velletri, Silvano Mazzetti e dal sostituto procuratore Giuseppe Travaglini ed ha portato alla luce un vasto mercato di compravendita di autovetture di lusso che si era ramificato in tutta la Regione Lazio.
L'inchiesta ha preso il via a seguito di una verifica fiscale avviata dalle Fiamme gialle nei confronti di una società di Pomezia specializzata nella vendita di Ferrari, Porsche, Lamborghini, Maserati, Bentley amministrata da un noto ex calciatore di serie A e da un cinquantenne di Pomezia. Queste indagini si sono poi estese su di un'altra società, sempre operante nello stesso settore, ma di Ardea, amministrata da un trentaseienne. Con l'aiuto di intercettazioni tecniche, pedinamenti ed appostamenti sono state individuate dai finanzieri una decina di società satelliti, senza una reale capacità operativa e amministrate da prestanomi nullatenenti. Questo sistema veniva utilizzato per consentire alle società di evadere l'Iva.
Tra le sette persone finite in manette anche un ex calciatore di serie A, mentre tra le 83 persone denunciate risultano notai, commercialisti ed imprenditori. Per tutti i reati contestati sono di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, false comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori, falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici e ricettazione. I finanzieri hanno accertato violazioni alla normativa antiriciclaggio per trasferimenti di denaro contanti per importi superiori a quello consentito dalla legge».
13 novembre 2006
SEMPRE PEGGIO!!!
Delazioni, viltà e ora false denuncie.
Il degrado morale di Ardea aumenta inesorabilmente e ne è riprova la denuncia di Michele Lotierzo inserita con un messaggio nell'area "Opinioni dei politici".
Nel messaggio si può leggere: «Un gruppo anonimo di ricattatori (alcuni nomi si intuiscono ma non possono esse fatti in assenza di prove certe), approfittando della possibilità di poter usufruire di notizie amministrative d'ufficio pone in essere iniziative incommentabili per procaccarsi vantaggi personali o indiretti certamente illeciti.
E' il caso di una denuncia dettagliatissima inviata al sindaco di Ardea, ad alcuni dirigenti del comune, al Prefetto di Roma ed alla Procura della Repubbica di Velletri recante la mia firma vistosamente falsa».
Come suggerisce lo stesso Lotierzo è bene che i cittadini impegnati in politica vigilino sull'utilizzo improprio "del proprio nome per le scorrerie più disparate e vili".
Il degrado morale di Ardea aumenta inesorabilmente e ne è riprova la denuncia di Michele Lotierzo inserita con un messaggio nell'area "Opinioni dei politici".
Nel messaggio si può leggere: «Un gruppo anonimo di ricattatori (alcuni nomi si intuiscono ma non possono esse fatti in assenza di prove certe), approfittando della possibilità di poter usufruire di notizie amministrative d'ufficio pone in essere iniziative incommentabili per procaccarsi vantaggi personali o indiretti certamente illeciti.
E' il caso di una denuncia dettagliatissima inviata al sindaco di Ardea, ad alcuni dirigenti del comune, al Prefetto di Roma ed alla Procura della Repubbica di Velletri recante la mia firma vistosamente falsa».
Come suggerisce lo stesso Lotierzo è bene che i cittadini impegnati in politica vigilino sull'utilizzo improprio "del proprio nome per le scorrerie più disparate e vili".
12 novembre 2006
IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 31 OTTOBRE 2006
Nella specifica sezione "In consiglio comunale" è stato reso disponibile il resoconto del Consiglio Comunale svoltosi lo scorso 31 ottobre 2006.
Come sempre l'invito è leggersi quanto è avvenuto nel corso della seduta per trarre autonomamente le proprie conclusioni.
Prima di chiudere intendiamo solo rivolgere una sollecitazione a chi frequenta questo sito: quando vedremo tali resconti sul "sito ufficiale" del Comune di Ardea?...
Come sempre l'invito è leggersi quanto è avvenuto nel corso della seduta per trarre autonomamente le proprie conclusioni.
Prima di chiudere intendiamo solo rivolgere una sollecitazione a chi frequenta questo sito: quando vedremo tali resconti sul "sito ufficiale" del Comune di Ardea?...
09 novembre 2006
DOMENICA 12 NOVEMBRE, CORTEO DEL "NO" AD ANZIO
COMUNICATO STAMPA
Alla luce della pubblicazione su quotidiani di tiratura nazionale del decreto autorizzativo del ministero per lo Sviluppo economico che la società Sorgenia spa ha provveduto a sue spese a termini di legge, riteniamo fondamentale chiarire un aspetto. Non è ancora detta l'ultima parola sulla centrale, i cittadini di Aprilia e delle province di Roma e Latina non devono gettare la spugna e non devono lasciarsi ingannare dalle apparenze. Il progetto era e resta cantierabile, così come restano in sospeso ancora le decine di prescrizioni di diversi ministeri e della Regione Lazio.
Alla società Sorgenia vogliamo ricordare che il loro progetto ha scatenato una rivolta pacifica ma determinata e risoluta di migliaia di cittadini, proprio in una comunità che loro consideravano a bassa ricettività sociale. A dimostrare l'esatto contrario arriva DOMENICA 12 NOVEMBRE la sesta manifestazione di protesta in poco più di un mese e la prima al di fuori del territorio comunale apriliano. Il dissenso e la contrarietà al progetto si sta estendendo nei comuni limitrofi e domenica un fragoroso urlo contro la turbogas di Campo di Carne partità da ANZIO.
L'appuntamento è alle 9.30 in PIAZZA PIA. Di lì il corteo del "no" partirà e, da via Antonio Gramsci, si dirigerà per raggiungere la vicina NETTUNO.
Non ci stupisce che Sorgenia stia lavorando per portare in essere il suo progetto, ma nessuno si stupisca se la stessa determinazione e la stessa energia la dimostreranno i cittadini che hanno deciso di salvaguardare la loro salute, la loro dignità personale e il loro futuro.
La pubblicazione del decreto è l'ennesimo atto propedeutico all'apertura del cantiere, ma anche l'inizio di una nuova, rinnovata, grande mobilitazione. Siamo pronti a bloccare ogni via d'accesso al sito di Campo di Carne, dimostrando una volta per tutte che, oltre alle ragioni del profitto, esistono ben altri valori.
"RETE CITTADINA CONTRO LA TURBOGAS"
Alla luce della pubblicazione su quotidiani di tiratura nazionale del decreto autorizzativo del ministero per lo Sviluppo economico che la società Sorgenia spa ha provveduto a sue spese a termini di legge, riteniamo fondamentale chiarire un aspetto. Non è ancora detta l'ultima parola sulla centrale, i cittadini di Aprilia e delle province di Roma e Latina non devono gettare la spugna e non devono lasciarsi ingannare dalle apparenze. Il progetto era e resta cantierabile, così come restano in sospeso ancora le decine di prescrizioni di diversi ministeri e della Regione Lazio.
Alla società Sorgenia vogliamo ricordare che il loro progetto ha scatenato una rivolta pacifica ma determinata e risoluta di migliaia di cittadini, proprio in una comunità che loro consideravano a bassa ricettività sociale. A dimostrare l'esatto contrario arriva DOMENICA 12 NOVEMBRE la sesta manifestazione di protesta in poco più di un mese e la prima al di fuori del territorio comunale apriliano. Il dissenso e la contrarietà al progetto si sta estendendo nei comuni limitrofi e domenica un fragoroso urlo contro la turbogas di Campo di Carne partità da ANZIO.
L'appuntamento è alle 9.30 in PIAZZA PIA. Di lì il corteo del "no" partirà e, da via Antonio Gramsci, si dirigerà per raggiungere la vicina NETTUNO.
Non ci stupisce che Sorgenia stia lavorando per portare in essere il suo progetto, ma nessuno si stupisca se la stessa determinazione e la stessa energia la dimostreranno i cittadini che hanno deciso di salvaguardare la loro salute, la loro dignità personale e il loro futuro.
La pubblicazione del decreto è l'ennesimo atto propedeutico all'apertura del cantiere, ma anche l'inizio di una nuova, rinnovata, grande mobilitazione. Siamo pronti a bloccare ogni via d'accesso al sito di Campo di Carne, dimostrando una volta per tutte che, oltre alle ragioni del profitto, esistono ben altri valori.
"RETE CITTADINA CONTRO LA TURBOGAS"
08 novembre 2006
TURBOGAS: COME ORGANIZZARCI AD ARDEA?
La Rete Cittadina Contro la Turbogas ha organizzato un incontro questa sera 8 novembre alle ore 21:00 presso l'Ex-Cral in Via delle Margherite ad Aprilia.
La riunione ha lo scopo di programmare le prossime azioni per contrastare la costruzione della centrale turbogas coinvolgedo anche le cittadinanze dei comuni limitrofi. All'iniziativa hanno già aderito i cittadini dei comuni di Anzio e Nettuno che il 12 novembre scenderanno in Piazza Pia ad Anzio alle ore 9:30 per raggiungere poi in corteo la vicina Nettuno.
Anche Ardea è pesantemente interessata dalla costruzione della turbogas e chiunque voglia partecipare a livello di comitati di quartiere, partiti politici o singola iniziativa personale alla riunione di questa sera è invitato a farlo.
Per informazioni si può prendere contatto con la Rete Cittadina Contro la Turbogas all'indirizzo e-mail dell'associazione: noturbogas2006@yahoo.it
Il problema turbogas è di tale portata che trascende colori e differenziazioni politiche. Vale la pena, per una volta, di combattere uniti contro un problema che può determinare per sempre la fine dell'economia turistica e agricola di tutto il territorio.
La riunione ha lo scopo di programmare le prossime azioni per contrastare la costruzione della centrale turbogas coinvolgedo anche le cittadinanze dei comuni limitrofi. All'iniziativa hanno già aderito i cittadini dei comuni di Anzio e Nettuno che il 12 novembre scenderanno in Piazza Pia ad Anzio alle ore 9:30 per raggiungere poi in corteo la vicina Nettuno.
Anche Ardea è pesantemente interessata dalla costruzione della turbogas e chiunque voglia partecipare a livello di comitati di quartiere, partiti politici o singola iniziativa personale alla riunione di questa sera è invitato a farlo.
Per informazioni si può prendere contatto con la Rete Cittadina Contro la Turbogas all'indirizzo e-mail dell'associazione: noturbogas2006@yahoo.it
Il problema turbogas è di tale portata che trascende colori e differenziazioni politiche. Vale la pena, per una volta, di combattere uniti contro un problema che può determinare per sempre la fine dell'economia turistica e agricola di tutto il territorio.
03 novembre 2006
TURBOGAS: E' IL TURNO DI ANZIO E NETTUNO
Domenica prossima, 5 novembre, nelle piazze di Anzio e Nettuno, verranno istituiti dei banchetti informativi.
Domenica 12 novembre, i cittadini di Anzio e Nettuno, attraverseranno in corteo le strade delle due città.
Quando accadrà la stessa cosa ad Ardea?
Domenica 12 novembre, i cittadini di Anzio e Nettuno, attraverseranno in corteo le strade delle due città.
Quando accadrà la stessa cosa ad Ardea?
02 novembre 2006
TURBOGAS: QUESTA SERA SU LAZIOTV
Questa sera su LazioTV nella trasmissione "Monitor", in onda dalle ore 21:00 alle 22:30, si tratterà del problema Turbogas di Aprilia.
LazioTV può essere sintonizzata sul canale UHF 43
Per ulteriori informazioni:
Tel. 0773240632
Fax 0773683023
LazioTV può essere sintonizzata sul canale UHF 43
Per ulteriori informazioni:
Tel. 0773240632
Fax 0773683023
01 novembre 2006
QUESTA PROTEZIONE E' PEGGIO DELL'ALTRA?!...
Quando la Protezione Civile obbedisce a regole di "protezionismo" piuttosto che di protezione.
E' quanto accade all'organizzazione dei volontari di Protezione Civile del Nucleo operativo "Airone" che si sono visti negare i contributi del Comune a favore di un'altra organizzazione nata da poco e che sembra riscuotere maggiori favori dall'assessore alla protezione civile Salfi e dal presidente del consiglio Policarpo Volante.
Mentre giungono le prime piogge e si annunciano i guasti che esse portano, vale la pena leggere tutta la storia su Latina Oggi di martedì 31 ottobre.
E' quanto accade all'organizzazione dei volontari di Protezione Civile del Nucleo operativo "Airone" che si sono visti negare i contributi del Comune a favore di un'altra organizzazione nata da poco e che sembra riscuotere maggiori favori dall'assessore alla protezione civile Salfi e dal presidente del consiglio Policarpo Volante.
Mentre giungono le prime piogge e si annunciano i guasti che esse portano, vale la pena leggere tutta la storia su Latina Oggi di martedì 31 ottobre.
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