31 dicembre 2012
30 dicembre 2012
IDV ARDEA: MEGLIO PERDERLI CHE TROVARLI
Le dichiarazioni fatte
dal consigliere Cristina Capraro durante il consiglio del 21 dicembre
concernenti la sua fuoriuscita dall’ Italia dei Valori sono state
accolte, ad onor del vero, in maniera contraddittoria al nostro
interno. Da una parte siamo tutti disgustati da un discorso che in
più punti è contestabile, conoscendo la storia e il percorso del
consigliere, in particolare quando prende le distanze da un sistema,
come quello del malaffare regionale, che, a suo dire, non le
appartiene, ma di cui era cosciente e consapevole, essendo capo
segreteria dell’ Ufficio di Presidenza al Consiglio Regionale e da
questa posizione privilegiata poteva certamente sapere ciò che
accadeva all’ interno di quegli uffici ormai tristemente famosi per
i vergognosi scandali. Emerge chiaramente in quest’ occasione la
differenza tra chi come la Capraro denuncia gli scandali e abbandona
la nave nel momento del bisogno e chi come il segretario dell’ IDV
di Ardea Alberto Delli Colli, e con lui tutto il gruppo IDV locale,
ha condannato le turpitudini, le immoralità perpetrate alla Regione
ma conscio della situazione di difficoltà si è subito speso per
rimettere in carreggiata un partito, che al di là dei delinquenti
che sfruttandone il nome lo usano per i propri interessi, mantiene
intatti i valori e i principi che lo hanno sempre contraddistinto e
di cui andiamo fieri. Principi e valori che sono rappresentati nella
loro veste più bella e genuina dai militanti, che tanto hanno fatto
in campagna elettorale in favore della Capraro e che senza il loro
fondamentale apporto non sarebbe stata eletta, militanti che nel
sentir proferire quelle parole sono rimasti delusi da una persona che
avevano messo al centro del progetto di rinnovamento, di rinascimento
della nostra cittadina, e che progressivamente non ha mantenuto gli
impegni che si era presa, dimostrando poca serietà nei confronti
degli elettori che le hanno concesso grande fiducia e il cui voto
viene delegittimato da questa decisione.
Se da una parte siamo
certamente delusi, dall’ altra viviamo questa uscita come una
liberazione, visto che al nostro costante impegno sul territorio
fatto di denunce e iniziative, non è seguito uno speculare interesse
da parte del consigliere, che non solo non è stata partecipe ad
alcuna di queste azioni in favore dei cittadini ma si è eclissata
sempre più, non sfruttando anche strumenti a sua disposizione come
la commissione trasparenza, convocata un paio di volte, di cui una
congiunta con la commissione ambiente, creando non solo una discrasia
tra il partito locale e il suo rappresentante, ma anche delle
manifestazioni di malcontento da parte dei sostenitori, le cui
istanze sono rimaste inascoltate e impermeabili all’ attenzione del
consigliere Capraro , dimostrando quindi il cattivo operato e una
mancanza di rispetto verso di noi, ma soprattutto verso gli elettori
ardiesi, in principio tanto fiduciosi nella sua figura, ma oggi
sfiduciati dal suo disinteresse verso le loro richieste. Mancanza di
rispetto rimarcata da quest’ ultima decisione di abbandonare l’
IDV, arrivata dopo un lungo periodo di dichiarazioni ufficiose, mai
confermate e senza alcuna doverosa comunicazione al segretario, tanto
che il periodo scelto per ufficializzarla (vicino alle festività) fa
pensare ad una cosa fatta a bella posta. Vogliamo però terminare
questo comunicato garantendo a tutti il prosieguo delle nostre
iniziative, perché al di là dell’ amarezza verso comportamenti
tanto deludenti, il programma di cambiamento e miglioramento di Ardea
continua, assicurato da un gruppo coeso, guidato dal nostro
segretario, che non permetterà che i passi falsi di qualcuno mettano
in discussione il lavoro, l’impegno, la volontà finora dimostrata.
GRUPPO IDV ARDEA
Dopo Vincenzo Maruccio, un giovane che ho sostenuto alle regionali 2010 , ancora oggi ospite delle nostre patrie galere, si aggiunge in questi giorni l'addio di Cristina Capraro appena eletta consigliera comunale. Il paradosso sta nelle motivazioni che Cristina adduce per lasciare l'IDV. Oserei dire che sono giustificazioni di fantasia, puerili scuse per nascondere responsabilita pesantissime, un tentativo maldestro di rovesciare gli argomenti adossando colpe nei confronti di chi l'ha voluta, sostenuta e fatta eleggere. Perchè , diciamo francamente che fino all'anno scorso la Capraro ad Ardea era una ciittadina residente e sconosciuta. Nel suo caso specifico i meriti del " successo " li deve a quel gruppo IDV locale di gente onesta che nulla ha avuto a che fare con sistema di potere orchestrato dai consiglieri regionali in particolare Vincenzo Maruccio e Claudio Bucci veri ras politici ed economici di cui la Capraro che ora si chiama fuori era una delle figure di spicco del gruppetto dei furbetti della presidenza della Regione Lazio. Infatti ancora oggi la Capraro è nella segreteria del consigliere di presidenza Claudio Bucci , ( tanto per intenderci, quello che ha votato tutte le delibere per l'aumento dei soldi ai gruppi politici ), e all'epoca dei fatti la nostra dedattrice era la CAPO SEGRETERIA . Ora sia Bucci che tutto l'ambaradam messo in piedi come strumento di potere politico è saltato , le inchieste della magistratura sono in corso, ma la vera insurrezione della base laziale e romana dell'IDV che anora rivendica i valori per cui nè stata costituita questa formazione politica , ha fatto si che i CAPITANI CORAGGIOSI stanno scappando ed è proprio il caso di dire che dopo averci maginato lautamente questi personaggi stanno sputando nel piatto .....di quei militanti che in buona fede continuano a lottare per valori di moralita, legalita, solidarietà e che non meritano ulteriori maltrattamenti. CHI SE NE VUOLE ANDARE SE NE VADA, ABBIA PERO IL CORAGGIO DI ASSUMERSI LE RESPOPNSABILITA CHE GLI COMPETONO. Siamo stati allìopposizione per anni fuori dal consiglio comunale continueremo a farlo , pechè oltretutto non ci servono rappresentati istituzionali consociativi e poco incisivi che si isolano DAI CITTADINI CHE DOVREBBERO RAPPRESENTARE,. Ultima riflessione: Maruccio e Capraro sono due giovani lanciati in politica da IDV, se questi sono i risultati......forse abbiamo sbagliato qualcosa...........un po di sana e buona gavetta non guasterebbe
Valtere Roviglioni IDV
Dopo Vincenzo Maruccio, un giovane che ho sostenuto alle regionali 2010 , ancora oggi ospite delle nostre patrie galere, si aggiunge in questi giorni l'addio di Cristina Capraro appena eletta consigliera comunale. Il paradosso sta nelle motivazioni che Cristina adduce per lasciare l'IDV. Oserei dire che sono giustificazioni di fantasia, puerili scuse per nascondere responsabilita pesantissime, un tentativo maldestro di rovesciare gli argomenti adossando colpe nei confronti di chi l'ha voluta, sostenuta e fatta eleggere. Perchè , diciamo francamente che fino all'anno scorso la Capraro ad Ardea era una ciittadina residente e sconosciuta. Nel suo caso specifico i meriti del " successo " li deve a quel gruppo IDV locale di gente onesta che nulla ha avuto a che fare con sistema di potere orchestrato dai consiglieri regionali in particolare Vincenzo Maruccio e Claudio Bucci veri ras politici ed economici di cui la Capraro che ora si chiama fuori era una delle figure di spicco del gruppetto dei furbetti della presidenza della Regione Lazio. Infatti ancora oggi la Capraro è nella segreteria del consigliere di presidenza Claudio Bucci , ( tanto per intenderci, quello che ha votato tutte le delibere per l'aumento dei soldi ai gruppi politici ), e all'epoca dei fatti la nostra dedattrice era la CAPO SEGRETERIA . Ora sia Bucci che tutto l'ambaradam messo in piedi come strumento di potere politico è saltato , le inchieste della magistratura sono in corso, ma la vera insurrezione della base laziale e romana dell'IDV che anora rivendica i valori per cui nè stata costituita questa formazione politica , ha fatto si che i CAPITANI CORAGGIOSI stanno scappando ed è proprio il caso di dire che dopo averci maginato lautamente questi personaggi stanno sputando nel piatto .....di quei militanti che in buona fede continuano a lottare per valori di moralita, legalita, solidarietà e che non meritano ulteriori maltrattamenti. CHI SE NE VUOLE ANDARE SE NE VADA, ABBIA PERO IL CORAGGIO DI ASSUMERSI LE RESPOPNSABILITA CHE GLI COMPETONO. Siamo stati allìopposizione per anni fuori dal consiglio comunale continueremo a farlo , pechè oltretutto non ci servono rappresentati istituzionali consociativi e poco incisivi che si isolano DAI CITTADINI CHE DOVREBBERO RAPPRESENTARE,. Ultima riflessione: Maruccio e Capraro sono due giovani lanciati in politica da IDV, se questi sono i risultati......forse abbiamo sbagliato qualcosa...........un po di sana e buona gavetta non guasterebbe
Valtere Roviglioni IDV
18 dicembre 2012
QUESTO IL DECALOGO DI "IO CI STO"
QUESTO IL DECALOGO DI "IO CI STO"
1) Vogliamo che la legalita' e la solidarieta' siano il cemento per la ricostruzione del Paese
2) Vogliamo uno Stato laico, che assuma i diritti della persona e la differenza di genere come un'occasione per crescere
3) Vogliamo una scuola pubblica che abbia sia per gli insegnanti che per gli studenti il criterio del merito, con l'universita' e la ricerca scientifica pubbliche non sottoposte al potere economico dei privati e una sanita' pubblica con al centro il paziente, la prevenzione e il riconoscimento professionale del personale medico e infermieristico
4) Vogliamo una politica antimafia nuova che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento, ma l'eliminazione della mafia, e la colpisca nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri, a cominciare dal potere politico
5) Vogliamo che lo sviluppo economico rispetti l'ambiente, la vita delle persone, i diritti dei lavoratori e la salute dei cittadini e la scelta della pace e del disarmo sia la strada per dare significato alla parola "futuro". Vogliamo che la cultura sia il motore della rinascita del Paese.
6) Vogliamo che gli imprenditori possano sviluppare progetti, ricerca e prodotti senza essere soffocati dalla finanza, dalla burocrazia e dalle tasse
7) Vogliamo la democrazia nei luoghi di lavoro e ripristinare il diritto al reintegro sul posto se una sentenza giudica illegittimo il licenziamento
8) Vogliamo che i partiti escano da tutti i consigli di amministrazione, a partire dalla RAI e dagli enti pubblici e che l'informazione non sia soggetta a bavagli
9) Vogliamo selezionare i candidati alle prossime elezioni con il criterio della competenza, del merito e del cambiamento
10) Vogliamo che la questione morale aperta in Italia diventi una pratica comune, mentre ci vogliono regole per l'incandidabilita' dei condannati e di chi e' rinviato a giudizio per reati gravi, finanziari e contro la pubblica amministrazione. Vogliamo ripristinare il falso in bilancio e una vera legge contro il conflitto di interessi.
1) Vogliamo che la legalita' e la solidarieta' siano il cemento per la ricostruzione del Paese
2) Vogliamo uno Stato laico, che assuma i diritti della persona e la differenza di genere come un'occasione per crescere
3) Vogliamo una scuola pubblica che abbia sia per gli insegnanti che per gli studenti il criterio del merito, con l'universita' e la ricerca scientifica pubbliche non sottoposte al potere economico dei privati e una sanita' pubblica con al centro il paziente, la prevenzione e il riconoscimento professionale del personale medico e infermieristico
4) Vogliamo una politica antimafia nuova che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento, ma l'eliminazione della mafia, e la colpisca nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri, a cominciare dal potere politico
5) Vogliamo che lo sviluppo economico rispetti l'ambiente, la vita delle persone, i diritti dei lavoratori e la salute dei cittadini e la scelta della pace e del disarmo sia la strada per dare significato alla parola "futuro". Vogliamo che la cultura sia il motore della rinascita del Paese.
6) Vogliamo che gli imprenditori possano sviluppare progetti, ricerca e prodotti senza essere soffocati dalla finanza, dalla burocrazia e dalle tasse
7) Vogliamo la democrazia nei luoghi di lavoro e ripristinare il diritto al reintegro sul posto se una sentenza giudica illegittimo il licenziamento
8) Vogliamo che i partiti escano da tutti i consigli di amministrazione, a partire dalla RAI e dagli enti pubblici e che l'informazione non sia soggetta a bavagli
9) Vogliamo selezionare i candidati alle prossime elezioni con il criterio della competenza, del merito e del cambiamento
10) Vogliamo che la questione morale aperta in Italia diventi una pratica comune, mentre ci vogliono regole per l'incandidabilita' dei condannati e di chi e' rinviato a giudizio per reati gravi, finanziari e contro la pubblica amministrazione. Vogliamo ripristinare il falso in bilancio e una vera legge contro il conflitto di interessi.
17 dicembre 2012
De Magistris convinto: Lista rosso-arancione con Prc e Idv per battere politiche montiane
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha capito bene cosa sta accadendo e si mostra preoccupato: "Lo scenario più probabile è Bersani presidente del Consiglio con un accordo politico con il terzo polo per portare Monti al Quirinale. Uno scenario per non cambiare sostanzialmente granché di quelle che sono le politiche economiche, sociali e dei diritti nel nostro paese. Per questo c'è bisogno di una proposta innovativa forte. C'é bisogno di una proposta forte per far comprendere che c'è bisogno di un vero cambiamento e di spostare alcuni equilibri, altrimenti avremo più o meno la stessa situazione che abbiamo oggi in Parlamento". De Magistris continua la sua analisi: "Abbiamo visto che anche senza la presenza fisica di Berlusconi le diseguaglianze non si sono affatto affievolite e non lo dico solo io da sindaco, ma ascolto le parole pronunciate dal presidente di Confindustria o, di recente, dal presidente dell'Acen di Napoli secondo cui le politiche di Monti stanno distruggendo le imprese. Evidentemente - prosegue de Magistris - è un tema che si sente ed è un po' inquietante che una critica così forte alle politiche di austerità del Governo venga da esponenti dell'economia reale. C'e' bisogno di un cambiamento forte - conclude - e non credo sia quello di un accordo Bersani-Monti". Dunque che fare? Anche su questo punto Luigi pare convinto e afferma che in queste ore sta sentendo Di Pietro, che nei giorni scorsi ha mostrato disponibilità a scommettere su una lista 'rosso-arancione' con Prc e il Movimento Arancione del sindaco di Napoli. "Di Pietro? Lo sto sentendo, vediamo cosa succede, questa settimana è decisiva" e conferma dei tempi brevi per la presentazione della lista: "Non si può andare oltre Natale".
16 dicembre 2012
Prc: "Ad Ardea nemmeno la salute è più un diritto"
Tamanti: "Il presidio sanitario più vicino è a 20 km da una parte e
almeno 16 dall’altra"
"Il diritto alla salute, crediamo possa essere considerato da tutti inalienabile, e non solo perché è riconosciuto dal ministero della salute, con varie modifiche che via via lo hanno migliorato, ma anche perché nessuno possa discutere su un diritto tanto prezioso per tutti. Ad Ardea ancora una volta raccontiamo una storia di diritti negati, e dopo aver denunciato all’opinione pubblica anni di mancanze sul settore sociale, annoveriamo ancora una condizione emergenziale per gli anziani". E' la dura presa di posizione di Rifondazione Comunista, fatta con un comincato firmato Barbara Tamanti. "Spesso privi di mezzi economici, sempre più in stato di indigenza - prosegue Rifondazione - gli anziani non hanno neanche la possibilità di recarsi presso asl o centri ospedalieri, per le visite mediche assidue per via dell’età. Il presidio sanitario più vicino è a 20 km da una parte e almeno 16 dall’altra, Ardea pur vantando una numerosa popolazione, è privo di strutture e costringe i suoi cittadini a spostarsi, ma solo con mezzi privati, cosi’ un anziano che magari vive solo, deve affidarsi alla bontà o alla disponibilità di vicini o conoscenti, in assoluta balia, del buon cuore di altri! Eppure l’ex sindaco Eufemi, inaugurava il nuovo polo sanitario di via dei Tassi, inaugurava con tanto di stampa e buffet, un pezzo ci carta. Crediamo urgente affrontare anche questa questione,, per esempio affidando a servizi comunali, anche con un contributo economico di lieve entità,un trasporto urbano a disposizione dei cittadini , che li possa sostenere nei loro viaggi per la salute, non possiamo lasciare nella completa solitudine coloro che possono essere considerati i più vecchi contribuenti".
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