Da Latina Oggi del 29/11/07
Ieri mattina proprio di regole in materia urbanistica si è occupata la competente commissione consiliare presieduta dalla dirigente, nonchè segretaria comunale, Alessandra Macrì. «E' grazie alla concertazione e al dialogo con le forze sociali e le associazioni dei tecnici della città che si stanno rimettendo regole certe nell'urbanistica». Un confronto che dovrà portare a redigere un nuovo piano, un confronto che dovrà portare - ed è quello che si augurano gli imprenditori - al riavvio dell'economia bloccata ormai da tempo.
«Grazie a questo dibattito, stimolato anche dalle forze politiche, specie quelle di opposizione, e dalle associazioni come la 'Caponnetto' - insiste la Macrì - si sta lavorando per costruire solide fondamenta lì dove non ce ne erano».
COMUNICATO STAMPA
ASSOCIAZIONE CAPONNETTO ARDEA
Le affermazioni della Dott.sa Macrì Segretaria Comunale e responsabile urbanistica del comune di Ardea comparse oggi sulla stampa, sono le prerogative giuste affinché si sviluppi un serio confronto tra parti sociali e forze politiche per riscrivere regole certe, democratiche, partecipate e trasparenti. Il mondo imprenditoriale ed i cittadini di Ardea da molto tempo subiscono il far west dell'assenza di strumenti amministrativi lasciati alla libera interpretazione del politico o del dirigente nominato di turno. Pur tuttavia dobbiamo registrare che l'iniziativa della Dott.sa Macrì lodevole quanto si vuole, investe esclusivamente la sfera amministrativa e non politica, un brutto segnale per Eufemi e la sua maggioranza paralizzata dai veti interni che delega altrui la dialettica politica democratica pubblica e trasparente.
L'urbanistica rappresenta il settore più deregolamentato che è finito sotto osservazione della Prefettura e travolto dalle ultime vicende giudiziarie. Già in passato (agosto 2006), allorquando il Sindaco Eufemi si è azzardato a sottoporre al Consiglio Comunale le palesi incongruenze del PRG e le innumerevoli interpretazioni sui piani particolareggiati, non ultima la famosa sentenza del TAR che annulla il piano di Rio verde, la delibera di ricognizione della situazione urbanistica fu approvata con 10 voti e senza maggioranza. Appena si è cercato di fare chiarezza in urbanistica la precedente maggioranza si è dissolta come neve al sole, mandando a casa il Sindaco. Adesso, anche a fronte delle sollecitazioni della magistratura, la situazione è addirittura peggiorata. Da una situazione di stallo nei rilasci dei P.d.C. si è passato al rilascio di autorizzazioni che, seppur apparentemente corrette, rappresentano una palese violazione di norme e regolamenti, attraverso "marchingegni" di spregiudicati dirigenti per aggirare le leggi.
In commissione trasparenza del Comune di Ardea come associazione "Caponnetto" abbiamo sottoposto la nostra valutazione sulla vicenda del Permesso a costruire n° 13/2007 che a (nostro parere) ricade in zona vincolata dai PTP e quindi zona inedificabile come prevede la norma alla classificazione C.2.1. Nella seduta è emerso chiaramente il modus operandi di certi dirigenti, che il Prefetto Serra definì "sleali", che tra le maglie delle leggi aggirano il vincolo paesistico. Un iter amministrativo che vanifica di fatto il vincolo ambientale che, se non rapidamente definito, lascerà gli ultimi lotti liberi della costa sottoposta ad ex convenzioni ad una cementificazione selvaggia e senza servizi.
La stessa Macrì in commissione ammette che su quei lotti esistono in giacenza richieste di permessi a costruire, allora ci chiediamo se dopo tale dibattito non sia il caso che per il permesso a costruire già rilasciato, oltrechè sospeso intimando il divieto di inizio lavori per inesattezze formali e di secondaria importanza, non sia opportuno, se non necessario, l'avvio del procedimento di annullamnto del P.d.C. in via di autotutela. Lo stesso dicasi per la verifica dell'iter di vecchie e nuove richieste di concessioni edilizie che ricadono nei PTP in attesa di un chiarimento tra enti Regione-Ministero per i Beni e le attività culturali-Comune.
Resta comunque assai discutibile l'atteggiamento del Ministero dei Beni Ambientali e architettonici. Sarebbe opportuno chiarire il ruolo della Sovraintendenza che dapprima invia note che di fatto annullano il vincolo. Poi, a seguito del tavolo tecnico, ne disconosce l'efficacia sospendendole, ed in ultimo convalida l'iter della pratica suddetta disponendo che il mancato invio del decreto di annullamento della determinazione Comunale, in barba al PTP, nei 60 gg rende la stessa efficace. Ora, o dal 1985 la zona non era sottoposta a PTP, ed allora la Regione Lazio ha provocato danni enormi ai proprietari di lotti resi di fatto inedificabili in tutto o in parte, o il vinvolo è cogente ed allora il danno lo ha fatto il ministero alla nostra costa ed ai proprietari degli appartamenti legittimamente costruiti che reclamano a gran voce i servizi.
Ora è il caso che la politica si muova e dia delle direttive certe.
Associazione "Caponnetto" Ardea
Valtere Roviglioni