Durante gli ultimi anni si è assistito anche al ricorso fin troppo frequente a strumenti urbanistici in deroga agli stessi piani regolatori comunali: patti territoriali e piani di utilizzazione aziendale, ad esempio, hanno aggravato una situazione già da tempo insostenibile.
Verosimilmente si può ritenere come, in realtà, per alcuni comuni, considerando l’intera cubatura di edilizia esistente, comprensiva cioè anche di quella abusiva e degli alloggi inutilizzati o fatiscenti, sia stata raggiunta ormai da tempo la soglia massima del numero di abitanti prevista dallo stesso piano regolatore, tenuto conto del fatto che la dotazione standard per abitante è pari a 90 m3 .
In particolare si osserva come in questi ultimi decenni, gli standard edilizi per i parcheggi ed il verde pubblico non siano stati quasi mai rispettati, assistendo ad una crescita abnorme delle cubature, decisamente superiore e sproporzionata rispetto alla crescita naturale della popolazione, favorendo in tal modo un carico antropico divenuto insostenibile.
L’istituzione del Parco Regionale dei Castelli Romani ha avuto proprio lo scopo di difendere e preservare l’integrità ambientale e culturale dei Castelli Romani. La legge istitutiva regionale n. 2/1984 prevede nell’articolo 11 l’adozione del Piano d’Assetto quale elemento cruciale ed indispensabile per il corretto funzionamento del Parco stesso.
Nonostante l’importanza di tale strumento e la gravità della situazione sopra descritta il Piano d’Assetto non è ancora diventato legge regionale.
Premesso quanto sopra, ITALIA NOSTRA Castelli Romani rivolge un appello a tutte le amministrazioni comunali dei Castelli Romani affinché decidano di assumere come propri i seguenti cinque impegni fondamentali:
1) Svolgere tutte quelle azioni amministrative e politiche intese all’adozione definitiva del Piano d’Assetto.
2) Evitare a priori il ricorso a strumenti urbanistici in deroga ai piani regolatori.
3) Fare ricorso esclusivamente a varianti di salvaguardia che riducano effettivamente in modo drastico la crescita delle cubature nel territorio comunale.
4) Valorizzare i centri storici, tutelando gli immobili d’epoca passata e favorendo il restauro ed il riutilizzo di quelli eventualmente in disuso.
5) Garantire la trasparenza delle informazioni circa la qualità dell’acqua in distribuzione sul territorio rendendo pubblici sul sito informatico i dati relativi alla qualità dell’acqua distribuita e quelli relativi al bilancio idrico comunale. "
Dicembre 2011 Il Presidente di ITALIA NOSTRA Castelli Romani
Enrico Del Vescovo
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