“Il documento della lista Eufemi letto dal capogruppo Gino Marcoccia che spiega le ragioni della sua fuoriuscita dall’accordo definito il “Patto dell’ombrellone”
Signor Sindaco, Lei sa con quanta umiltà e spirito di servizio, il sottoscritto, ha assolto il compito di rappresentante di quei 641 cittadini che hanno votato lista Eufemi, in ossequio al motto con la quale la lista si è presentata ai cittadini, nella tornata elettorale del 2007, ovvero “Legalità è Libertà”. Fin dall’inizio della legislatura ho rinunciato a rivendicare incarichi e/o riconoscimenti, pur legittimi in base alle norme contabili usuali per la ripartizione di incarichi amministrativi, perché pretesi da altri con forza o pressioni esterne in nome di una “visibilità” politica finalizzata alla soddisfazione di propri interessi elettorali o di interessi dei propri sostenitori. Ho lasciato, ai politicanti di mestiere, soddisfare la loro sete di potere, perché non interessato ad una politica di piccolo cabotaggio. Con altrettanto spirito di servizio ho assolto agli incarichi, da me non richiesti, ma da Lei demandatemi, cercando di portarli a buon fine, navigando fra le insidie e sgambetti messi in atto da chi aveva interesse a non farmi raggiungere gli obiettivi assegnatemi. Non sto qui a ricordare tutte le volte che il mio voto è stato necessario per approvare importanti progetti a favore dei cittadini che altri consiglieri non hanno votato perché incompatibili o per altre ragioni che spiegheranno agli elettori alle prossime elezioni. Ne vi ricorderò come, con la mia opposizione, ho impedito che si assumessero provvedimenti non in linea con le norme di legge o con gli indirizzi dettati da questo consiglio. Non farò nessun commento sulla litigiosità di singoli o dei gruppuscoli che hanno scisso e ricostruito maggioranze al solo fine di occupare poltrone con cui non hanno saputo costruire nessun beneficio per i cittadini, ma facendo perdere preziosi mesi di lavoro, impedendo di fatto l’approvazione di progetti utili a tutta la Città. . Ne starò qui ha sottolineare come in me non hanno mai trovato la undicesima firma per chiudere una legislazione che non soddisfaceva i loro interessi diretti o di qualche loro grande elettore. In tutto questo tempo sono stato tollerato, blandito, emarginato, deriso, diffamato, insultato, dalla protervia e dalla prepotenza di coloro che ritenevano e ritengono essere gli unici depositari della volontà popolare. Ma sono sempre andato avanti consapevole di essere portatore di un modo nuovo di far politica in quel di Ardea: una politica a favore del solo ed unico interesse generale dei cittadini. Questa mia condotta, Sindaco, mi permetto di sottolineare: in linea con il Suo stesso modo di pensare, ha portato un consigliere comunale di minoranza, Marcucci, a riconoscersi nel modo e nel pensiero da me espressi in questi quattro anni e mezzo di legislatura, dando la propria adesione alla lista Eufemi. A settembre, con il collega Marcucci, abbiamo voluto dare una ulteriore riprova dello spirito di collaborazione con la coalizione di governo, sottoscrivendo un documento di programma di fine legislatura e di preparazione alle prossime elezioni. E quasi stupido da parte mia sottolineare come per l’ennesima volta gli intendi sottoscritti sono stati disattesi, con fatti e comportamenti riconducibili sempre alla prepotenza e alla protervia e all’interesse personale. Sono davanti alla vostra memoria le ultime vicende:
assenza dai consigli comunali per rivendicare posti a sedere e quant’altro può servire ad ottenere visibilità finalizzata allo scambio di voti e chi vuole più ne metta…….
Il conseguente azzeramento della giunta comunale con reingresso di una delle componenti di maggioranza, precedentemente estromessa, pur avendo contribuito al ballottaggio alla vittoria della coalizione di centro destra;
L’impegno di assegnare gli incarichi amministrativi secondo equità e nel rispetto di tutte le forze della coalizione; All’atto della nuova assegnazione delle deleghe siamo stati sollecitati a rinunciare alla delega di assessore a favore di altre forze della coalizione non presenti in consiglio, ma vicine alle nostre istanze ed ancora una volta abbiamo accettato. Ma ancora una volta siamo stati insultati dalla cosiddetta maggioranza, la quale, ignorando di nuovo ogni più elementare comportamento di correttezza etica, si è presentata a Lei Sindaco rivendicando la nomina di due assessori, perché di loro spettanza. Ancora una prepotenza, ancora una prevaricazione, ancora un ricatto – la mancata presenza all'ultimo consiglio comunale – comportamento che evito di qualificare perché rischierei di offendere le vere associazioni fuori norma di legge. Ancora una volta, Sindaco, hanno ottenuto quanto richiesto, ancora una volta si è umiliato lo spirito di servizio con cui la lista Eufemi si è messa al servizio degli interessi più generali. Sindaco, questo comportamento non è più tollerabile. Sindaco, questa è l’ultima volta.
Avevo trasmesso ai Capi gruppo di maggioranza, con un SMS, a Lei inviato per conoscenza, la considerazione che se e qualora fosse avvenuto questo ennesimo sgarbo nei nostri confronti, ci saremmo sentiti estromessi da questa maggioranza. Ebbene lo sgarbo si è consumato. Ne prendiamo atto. Ed in piena coscienza, come è sempre stato nelle nostre azioni, Le diciamo che da questo momento ci sentiamo liberi da ogni vincolo di maggioranze numeriche in seno a Codesto consiglio comunale. Siamo, però, una presenza istituzionale per volontà dei cittadini e risponderemo del nostro operato solo e soltanto ad essi. La nostra fedeltà a Lei, Sindaco eletto dal popolo, non è in discussione. Restiamo a Sua disposizione per assolvere a qualsiasi impegno istituzionale Ella riterrà di assegnarci in funzione delle nostre capacità tecniche ed culturali e daremo il nostro contributo ad azioni ed atti amministrativi che riterremo di utilità generale, ma senza vincoli precostituiti.
Ci riteniamo, inoltre, per la prossima scadenza elettorale, con parte di codesta coalizione, liberi da ogni impegno e ancora una volta sceglieremo dove e con chi andare con assoluta onestà intellettuale e nel solo interesse della Città di Ardea e dei suoi cittadini.
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