8 marzo 2012…..Mimose ?
No Grazie,preferirei
una Città Migliore…
8 marzo, bene i festeggiamenti ma occorre anche riflettere... Le donne
che lottano, lavorano, protestano avrebbero il diritto di dire: “bene,
oggi ci celebriamo!” , ma se questo significa far finta di dimenticare
che il nostro è un Paese dove ancora si parla sempre e solo al
maschile, dove si tende a dare spazio giusto a qualche ballerina o a
parodie della mascolinità, questo non ha senso.
Così, mentre fiorisce il business della mimosa, della serata con le
amiche, del regalino dal compagno, mentre tante belle parole saranno
spese dai palchi e dai pulpiti, milioni di Donne, impegnate tutti i
giorni in casa e, le più ‘fortunate’, al lavoro, devono combattere
contro l’emarginazione, l’incomprensione, i salari più bassi, i
licenziamenti facili, dovendo spesso rinunciare alla maternità.
No, non è il momento di grandi feste: è il momento di sfruttare ogni
occasione, anche quella dell’8 marzo per dire che rivogliamo tutti,
Donne e Uomini, il nostro lavoro, la nostra casa, la nostra famiglia …
insomma vogliamo una vita degna di questo nome!
Così l’8 marzo da festa delle donne dobbiamo trasformarlo in un coro
di dissenso e di proposta, un universo di cittadini e cittadine che
hanno diritti e rispettano i propri doveri, un insieme di persone che
dice a chi Governa: ci avete prima invaso con la cronaca rosa,
sperando di distrarci, ora imponete la macelleria sui più deboli,
adesso basta!
Cristina Capraro
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