Questo sito, lo scorso 28 ottobre annunciò l'esistenza di una serie di problemi nell'assistenza scolastica ai bambini diversamente abili.
A distanza di oltre un mese non sembra che le cose siano migliorate. Tuttaltro, come mostra anche il messaggio inserito dalle Donne dell'Unione - Unione delle Donne di Ardea, nell'area "Opinioni dei politici", che vi riproponiamo anche di seguito.
Le Donne dell'Unione, come annunciato nel comunicato di Ottobre, hanno continuato a monitorare la situazione dell'handicap nella scuola: a tutt'oggi mese di Dicembre la situazione si rivela molto intricata. Le assistenti che il comune deve garantire sui bambini diversamente abili hanno subito un taglio "tecnico": quando l'insegnante di sostegno è di turno, esse non devono neanche essere nel plesso e questo alternarsi in discontinuità crea non pochi problemi ai bambini in questione nonchè al gruppo classe. Ma al danno si aggiunge la beffa; e quando il docente di sostegno è assente? Il Comune non è disposto a mandare l'assistente per quelle ore, la scuola non è disposta a nominare un supplente con qualifica... Tutto in nome del risparmio.
Ci dispiace sottolineare che ancora una volta non vediamo una volontà politica né umana da parte dell'amministrazione che sappiamo essere oberata di problemi, incapace di risolvere.
Ma il perpetuare questa situazione ci risulta insopportabile.
Nella nostra instancabile forza di donne vogliamo dimostrarci propositive, chiedendo al sindaco e a chi di dovere di consentire che almeno nei giorni di assenza annunciata dei docenti in questione la scuola possa garantire la presenza del personale assistente che di norma segue il bambino.
Denunciamo inoltre che il personale della cooperativa Kolbe (servizio assistenza scolastica) non percepisce dal giono della presa incarico (in data 18 Ottobre), la benché minima ombra di stipendio.
Questa situazione scandalosamente mal gestita è certamente la dimostrazione di come l'amministrazione ardiese sia attenta e sensibile ai bisogni dei suoi cittadini. L'handicap non può e non deve essere un problema a se stante, solo del disabile e della sua famiglia, ma in un paese civile deve essere considerato una realtà di tutti... Un'amministrazione che calpesta il diritto di integrazione, che condanna alla morte sociale i suoi cittadini più deboli non può considerarsi democratica.
DONNE DELL'UNIONE
UNIONE DELLE DONNE
ARDEA
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