Una nota dell'Italia dei valori esprime preoccupazione per lo stato d'abbandono e l'incuria in cui versa gran parte del territorio. Una situazione che rappresenta un serio pericolo a causa delle temperature elevate, la siccità, la distrazione e spesso il dolo di chi incendiando serpaglie mira solo a strappare altri terreni edificabili ad una natura sempre più messa in pericolo.
Nella mia qualità di esponente politico dell'Italia dei Valori, di recente mi sono fatto carico di rappresentare, con un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Velletri, al sindaco di Ardea e alle altre autorità competenti (Vigili Urbani, Carabinieri, funzionari pubblici, etc), la grave situazione di pericolo e di degrado in cui versano vaste zone del territorio comunale di Ardea, sempre esposte ai rischi di incendio a causa dell'incuria e dell'abbandono di molti territori privati e pubblici, notoriamente stracolmi di sterpaglie e materiale incendiabile nel periodo estivo.
Il rischio di incendio è particolarmente elevato nelle zone a ridosso di case abitate. Detto esposto, corredato da circa 40 firme di cittadini preoccupati del pericolo del momento, ho presentato anche agli uffici comunali competenti che se la sono cavata con un invito a affiggere sulle zone interessate l'ordinanza del sindaco al riguardo.
Ritenendo del tutto peregrino ed anomalo l'invito rivoltomi dal funzionario responsabile ho deciso di far conoscere anche al pubblico, attrversdo la stampa, la grave situazione di Ardea e le "eccellenti" misure intraprese delle pubbliche autorità per prevenire il grave rischio d'incendio.
Se questo è il nuovo corso e la legalità tanto strombazzata dal Sindaco Eufemi in campagna elettorale, posso tranquillamente affermare che per i cittadini della bistrattata Ardea nulla di nuovo è in vista, anzi si perpetua il peggio tra l'indifferenza e l'incuria generale, salvo prendersela con destino "cinico e baro" qualora dovessero avverarsi gravi situazioni a danno dei cittadini come quando con poche gocce di acqua si allagano interi quartieri.
Al fine, rivolgo un pressante invito al sindaco a vigilare affinché le sue ordinanze abbiano qualcuno che ne curi l'applicazione e ne persegua gli inadempienti. In caso contrario è del tutto inutile adottarle, sono soltanto una ridicola foglia di fico.
Ardea, li 2 agosto 2007
Alberto Delli Colli
Italia dei Valori