Dobbiamo riconoscere che l'On Umberto Bossi e il Presidente di Confindustria Montezemolo hanno ragione: lo stato "predatore" divora risorse che sottrae allo sviluppo ed agli investimenti produttivi. Enormi risorse economiche vengono dilapidate in centinaia di rivoli tra consulenze, enti inutili e stipendi a coloro che una volta venivano chiamati Boiardi di Stato. Per non parlare della "Casta" degli onorevoli Deputati e Senatori che possono sollazzarsi in alberghi di gran lusso con signorine di alto bordo in festini a base di sesso e droga.
Certo dal nostro pur piccolissimo punto di osservazione questa sconvolgente proposta ci incuriosisce perché anche noi, vivendo nel comune di Ardea, vorremmo partecipare a questa trovata visto che da anni ormai sopportiamo il centro destra che a livello comunale governa ininterrottamente dal 1997 e di risorse ne ha dilapidate in gran quantità senza peraltro rendere servizi ai cittadini.
Il presidente di Confindustria esterna in continuazione anatemi contro i fannulloni di stato e stigmatizza la pressione fiscale, vuole mani libere nel mercato del lavoro, precarietà e flessibilità per le aziende che rappresenta. Montezemolo però non cita e non spiega le innumerevoli agevolazioni, sovvenzioni, contributi che arrivano alle imprese sotto forma di svariati istituti, centinai di miliardi di Euro che lo stato devolve o fiscalizza; per non parlare degli imprenditori disonesti che evadono il fisco e fanno uso di lavoro nero causando innumerevoli morti bianche; viste le cifre che danno gli istituti specializzati, gli imprenditori disonesti sono un fenomeno non trascurabile.
L'On. Bossi contro "Roma ladrona" evoca rivolte armate e sfaceli sul fronte fiscale ipotizzando di versare imposte e tasse alle regioni piuttosto che allo stato. Questa proposta è condivisibile, ma per opposti motivi. Dopo 12 anni di amministrazioni di centro destra e 4 Sindaci sfiduciati, la popolazione di Ardea è stufa di essere "depredata" da detta classe politica che, pur alternandosi, è sempre la stessa.
Dissesti finaziari e centinaia di milioni di euro si sono volatilizzati dalle casse comunali tra progettazioni di opere mai realizzate e contenziosi enormi, per citare i più "famosi" - 12 milioni di Euro per il cimitero, 10 milioni di Euro pignorati per il servizio di nettezza urbana, appalti pubblici, debiti fuori bilancio, ecc.
Il tutto senza avere uno "straccio" di servizio decente. Ardea è senza scuole degne di questo nome, il territorio e al 40% sprovvisto di fogne, di acqua potabile; l'illuminazione pubblica è un sogno e quella che c'è funziona ad intermittenza come le palle di Natale. Le strade sono cosparse di buche e sprovviste di segnaletica che le rende pericolose, gli innumerevoli incidenti che vi si verificano stanno a dimostrarlo.
Inoltre, insistono su Ardea circa 50 consorzi che provvedono allo sfalcio dell'erba, alla mautenzione delle strade, all'illuminazione pubblica a carico dei residenti. Oltre il danno anche la beffa di pagare le tasse al comune e poi provvedere ai servizi a spese proprie. Molte volte cittadini e comitati hanno ipotizzato una rivolta fiscale così come la ipotizza l'On Bossi.
Ancora non si parla di imbracciare i fucili, ma metaforicamente i cittadni di Ardea potrebbero suonare le campane contro gli stessi alleati dell'On Bossi, quel centro destra che depreda il territorio di un comune forse tra i più ricchi d'Italia, ma che lascia la popolazione in condizioni da terzo mondo.
Potremmo emulare il Senatur per opposti motivi, ma i nostri "fucili" sarebbero puntati sulla Casa delle Libertà di cui la Lega Nord è stata alleata nel precedente governo che certamente non ha brillato per riforme, liberalizzazioni e correttezza amministrativa, in particolar modo negli enti locali.
Valtere Roviglioni