Nelle partecipate assemblee indette dalla Rete Cittadini contro la turbogas di Aprilia, i volontari no-turbogas hanno deciso di promuovere in prima persona o sostenere una serie di iniziative e manifestazioni nelle prossime settimane, nel rispetto dello stile dimostrato dalla Rete, fatto di sensibilizzazione sui rischi di una produzione energetica incontrollata e di iniziative non violente e improntate al dialogo per lo studio concreto di alternative percorribili e soprattutto ecosostenibili.
Già oggi 27 gennaio 2008, Legambiente Lazio e il circolo di Legambiente Le Rondini di Anzio e Nettuno hanno promosso un'iniziativa al presidio no-turbogas di Campo di Carne nell'ambito dei progetti associativi Pendolaria e Mal'Aria. Lo scopo è dire basta ad una produzione energetica drammaticamente impattante per il territorio, pubblicizzare stili di vita improntati al risparmio energetico e all'utilizzo delle fonti alternative di energia, richiamare l'attenzione sull'importanza di servizi pubblici efficienti per disincentivare l'uso del mezzo privato.
La manifestazione ha preso il via nelle stazioni ferroviarie di Anzio e Nettuno, con partenza da quest'ultimo comune con il treno delle 9.33 e arrivo del treno alla stazione ferroviaria della borgata di Campo di Carne. Da qui ha preso il via un corteo, composto da circa un migliaio di persone, diretto verso il presidio del terreno dove è stata data l'autorizzazione alla costruzione della turbogas e dove nel pomeriggio hanno dato vita ad attività ricreative e ad un'assemblea-dibattito sui temi del risparmio energetico, delle fonti alternative e del miglioramento dei servizi pubblici, in particolar modo dei trasporti su ferro.
Il 10 febbraio, prima domenica di Pentecoste, il parroco di Campo di Carne, don Alessandro Tordeschi, promuove la seconda edizione della fiaccolata serale per sensibilizzare sui valori e sul rispetto della qualità della vita. La Rete Cittadini aderisce in pieno alla lodevole iniziativa curata dal gruppo parrocchiale.
Il 17 febbraio, a pochi giorni dall'udienza del Tar Lazio che discuterà il merito dei ricorsi al decreto autorizzativo Bersani del 2 ottobre 2006, la Rete Cittadini no-turbogas promuovere una nuova imponente manifestazione pacifica, durante la quale si prevede una nuova eccezionale partecipazione popolare.
Inoltre, la Rete no-turbogas ha convenuto discutere del tema dell'emergenza rifiuti e del paventato rischio che sul territorio pontino possano ricadere inceneritori (tra Albano e Latina). Per questo, nelle prossime settimane, la Rete promuoverà iniziative in collaborazione con i nascenti comitati per lanciare una nuova alternativa energetica ecosostenibile, che esprima contrarietà a queste centrali e sostenga altresì il risparmio di materie prime, la differenziazione e il riciclo dei rifiuti, la riduzione dei consumi, la cosiddetta decrescita felice.
LA RETE CITTADINI NO ALLA TURBOGAS APRILIA