08 gennaio 2008

IL VOLTO SVELATO DELLA "LEGALITÀ" DI EUFEMI

Nonostante i proclami si svela il vero volto della legalità di Eufemi, che non si accorge e quanto meno non censisce né reprime le costruzioni abusive sui terreni di proprietà pubblica.

L'uomo della legalità e dei protocolli di intesa sbandierati per pura propaganda non si avvede o, come in un certo Meridione d'Italia, non vede, non sente, non parla, della scomparsa di demanio pubblico, dove parenti ed amici di politici locali a lui vicini continuano a costruire e commettere reati di abusivismo edilizio su proprietà pubbliche ai danni di cittadini che oltre al danno subiscono la beffa di denunce per reati non commessi.

Da anni assistiamo alla repressione di privati cittadini che di fronte a segnalazioni di illegalità si ritrovano loro stessi denunciati e a volte perseguitati per aver sollevato un problema o rivendicato un diritto.

Quanto ancora Ardea dovrà aspettare affinché le autorità preposte mettano fine al dilagare del nepotismo ed alla illegalità diffusa tollerata dal "palazzo"? Quando finirà il teatrino dei convegni sulla "legalità e sviluppo" con i proclami ormai privi di effetto per una opinione pubblica disillusa dalle possibilità del Sindaco di fare rientrare il paese nella normalità e nella convivenza civile?




Da Il Messaggero | Ed. Latina

di GIOVANNI SALSANO

Due storie di ordinaria illegalità ad Ardea. Accade infatti che un uomo, un ingegnere (e giornalista) di origine napoletana sia stato denunciato per un abuso edilizio che non ha commesso, e sia impossibilitato (per ora) a sanarlo, e che gli edifici del complesso "Le Torri" di Tor San Lorenzo, sgomberati da famiglie di nomadi meno di un mese fa, siano di nuovo stati occupati abusivamente dalle stesse persone.

Protagonista (e vittima) della prima vicenda è Luciano Mattina, proprietario di un terreno in via Pavia, nel quartiere della Nuova Florida, che ha trovato parte della sua proprietà tagliata in due da una strada - tra l'altro chiusa da un cancello - realizzata da qualcun altro ma, essendo il proprietario dell'area, ha subito lui una denuncia per abusi edilizi. Dopo una lunga controversia giudiziaria, l'ingegner Mattina recentemente è rientrato in possesso del terreno, ma il Tribunale aveva comunque imposto a lui il ripristino delle condizioni originarie del bene, ossia la cancellazione della strada e la demolizione del cancello. Giunto sul posto l'altra mattina con la ditta incaricata e l'ufficiale giudiziario, Mattina ha trovato però il cancello chiuso da uno dei vicini (che se ne serve), il quale ha avvertito un malore, motivo per cui non ha potuto avere inizio la demolizione. «Trovo assurda - afferma Luciano Mattina - questa situazione, che mi pare sia tollerata dall'amministrazione comunale. Sono stato denunciato per un abuso che non ho commesso, ma come mai chi è venuto a controllare il mio terreno non si è accorto che accanto c'è chi ha costruito case su terreni che risultano di proprietà comunale?».

A Tor San Lorenzo, invece, sono stati nuovamente occupati i cinque appartamenti del complesso "Le Torri", tra via Adige e via Tronto, nel quartiere della Nuova California, sgomberati da carabinieri e agenti della Polizia locale lo scorso 13 dicembre perché occupati abusivamente, o abitati da inquilini morosi e per questo colpiti da ordinanza di sfratto esecutivo. Così venti famiglie, che abitano regolarmente nelle "Torri", hanno presentato un esposto ai vigili urbani e al custode giudiziario del complesso - in stato di pignoramento, in seguito al fallimento della società che lo ha realizzato - chiedendo un nuovo intervento di bonifica. «Pochi giorni dopo essere state mandate via - racconta Natale Giunta, uno degli inquilini - le stesse persone sfrattate sono rientrate, nonostante le porte degli appartamenti fossero state murate. La situazione si è fatta insostenibile e sono continui gli atti di vandalismo: pochi giorni fa io stesso ho trovato le gomme della macchina tagliate».
Inoltre, molti "neoinquilini" si sono allacciati abusivamente ai contatori della luce, spaccando anche i lucchetti messi a protezione, mentre intorno al complesso c'è ormai una vera e propria discarica di immondizia e dai pozzetti delle fogne escono continuamente liquami perché la portata è insufficiente. Tra l'altro, due mesi fa, uno degli appartamenti sfitti è anche andato a fuoco.
«Viviamo - aggiunge Giunta - in un contesto di degrado totale e di rischio per la situazione igienico-sanitaria, per il disinteressamento di chi dovrebbe fare il proprio dovere».