06 agosto 2009

QUEL MARRAZZO UNO E BINO

Mi chiedo talvolta se il Marrazzo che presiede la Regione Lazio sia parente di quello che una volta in tv faceva programmi in difesa dei cittadini imbrogliati. Penso di no, anche se mi si dice che sia la stessa persona.

Penso di no perché deve trattarsi di un simulacro, di un artificiale replicante, di un grottesco sosia che fa l'esatto opposto di quel Marrazzo di allora.

Il Marrazzo di allora avrebbe difeso i cittadini viterbesi dall'avvelenamento provocato dal mega-aeroporto voluto da una lobby speculativa di estrema destra.
Il Marrazzo di oggi è complice degli avvelenatori.

Il Marrazzo di allora avrebbe difeso la preziosa area archeologica e termale del Bulicame dall'assalto vandalico degli speculatori del mega-aeroporto.
Il Marrazzo di oggi è complice dei vandali.

Il Marrazzo di allora avrebbe chiesto il rispetto delle leggi, leggi che proibiscono di realizzare il mega-aeroporto.
Il Marrazzo di oggi è complice dei fuorilegge.

Possibile che sia la stessa persona?
O non sarà che come in quel romanzo di Gide il Marrazzo autentico è stato rapito e imprigionato in qualche oscura segreta ed al suo posto Berlusconi ha collocato un pupazzo meccanico che fa tutto il contrario?

Sarebbe possibile fare la prova del Dna?

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo


Viterbo, 2 agosto 2009

Centro di ricerca per la pace di Viterbo
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tel. 0761353532
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