Bambini poco abili, trascurati. Questo è quanto accade a due fratellini diversamente abili, che frequentano ogni mattina, uno la prima media alla scuola Virgilio in zona Sant'Antonio, l'altro l'asilo di via Ticino alla Nuova California. I due scolari, abitano nella zona più disastrata e tristemente nota delle Salsare. I due bambini vengono, giornalmente prelevati davanti casa da un pulmino di color giallo uno dei tanti della ditta che ha vinto il lauto appalto per il trasporto scolastico. Il pulmino preleva ad orario convenzionato i due scolari davanti casa, portando il più grandicello in tutta sicurezza alla scuola Virgilio e successivamente il secondo in modo non conforme alle norme di sicurezza stradale, all'asilo di via Tanaro, un percorso non indifferente, tanto che il bambino più piccolo arriva sempre in ritardo rischiando come questa mattina che è giunto a scuola alle ore 09.30, che l'assistente di sostegno trascorsa un'ora di attesa rientra a casa perdendo anche la giornata. La storia sarebbe di poca o per nulla importante se non si trattasse di bambini costretti il più grande a muoversi con una sedia a rotelle, e l'altro con un passeggino ortopedico, ed è ancor più raccapricciante in quanto, il pulmino è abilitato a trasportare un solo disabile in quanto ha un solo ancoraggio per bloccare durante il trasporto la carrozzina ortopedica, il passeggino invece non ha agganci ed è bloccato soltanto dal freno proprio. Cosa questa che in caso di frenata considerando anche la velocità di guida porterebbe il passeggino con il bambino urtare con conseguenze certamente non piacevoli. C’è inoltre il problema psicologico che si impone alle famiglie, come spiega la madre dei due scolari che se reclama rischia che si inneschi un’ispezione da parte dei carabinieri, che potrebbe portare a conseguenze gravi che andrebbero a mettere in difficoltà il servizio trasporto scolari disabili e non, oltre ai posti di lavoro degli autisti e assistenti di sostegno sui pulmini. La giovane madre fiduciosa in una risoluzione, si appella al sindaco Eufemi e dice: “Mi rivolgo a lei sindaco, conoscendo la sensibilità, come sindaco e come preside, affinchè venga posto rimedio a questo disservizio, magari con più controlli nel settore”. Certo il fatto andrebbe visto anche sotto la forma penale della minaccia morale e della velocità di guida degli scuola bus, ma questo interessa più il Luogotenente Antonio Landi sensibile ai problemi dei giovani come dimostrano le sue operazioni antidroga, che il sindaco Eufemi.
Luigi Centore
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