domenica 13 febbraio si torna in piazza, non certo contro Berlusconi , ne contro “le altre donne”. Non siamo noi che consideriamo le donne “altre” o “ cosiddette”. Non ci pensiamo proprio a dividerci, almeno non quelle che per l’unione di tutte le donne hanno speso buona parte della loro vita. Non scendiamo in piazza CONTRO questo omino pietoso tutto tirato, almeno lui sa cosa vuol dire fare politica con i tacchi ma a FAVORE di tutte le donne. La manifestazione di domenica non vuole essere nemmeno “la spallata” al governo, a quello ci penseranno gli elettori, vogliamo usare la piazza per ricordare che molte donne immaginano e praticano, un’altra politica, un’altra cultura, un altro modo di stare nel mondo, e tutte insieme tireremo una riga definitiva sulle politiche di questo governo. La nostra vuole essere una protesta contro un’ immagine di donna che non ci assomiglia, che lede e offende la dignità delle donne, in più dobbiamo pensare ai nostri giovani, il pericolo è che possano apprendere modelli culturali e relazionali sbagliati. Scendiamo in piazza ora, ed è già tardi, ma questa volta l’indignazione deve essere collettiva. Per una volta almeno, gli uomini dovrebbero mostrare pubblicamente il loro dissenso e opporsi al modo in cui le donne vengono raccontate, in fin dei conti si parla delle loro madri,nonne, zie, sorelle,cugine, figlie, nipotine.
ALLE 14,OO A PIAZZA DEL POPOLO
FARE RIFERIMENTO A Paola Schiavulli:3393976767
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