Consiglio Regionale del Lazio
Cons. Vincenzo Maruccio
Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio
SEDE
INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: “Situazione ‘Lido delle Salzare’, Comune di Ardea”
Il sottoscritto Consigliere Regionale del Lazio
Premesso che:
All’interno del territorio del Comune di Ardea è ubicato un complesso immobiliare denominato “Lido delle Salzare”, posto in Via Ancona 44 e composto da n. 7 palazzine, per un totale di 36 unità abitative e 21 cantine/box;
Il suddetto complesso fu realizzato dalla società “Lido delle Salzare srl” con concessione edilizia del Comune di Ardea successivamente revocata a causa dell’esistenza di un vincolo archeologico nell’area;
La società costruttrice fu sottoposta a procedura fallimentare e gli immobili del complesso furono sequestrati;
Il Giudice fallimentare, dott. Aldo Ruggero, ha affidato al Comune di Ardea la custodia dell’intero complesso immobiliare.
Considerato che:
Con ordinanza n. 485 del 10.12.2008 il Sindaco del Comune di Ardea ha invitato tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio ad effettuare quanto in loro potere per reprimere ogni fenomeno che potesse minacciare la pacifica e ordinata convivenza;
Al momento gran parte degli immobili del complesso “Lido delle Salzare” è occupato abusivamente e con nota Prot. 147/10/U.O. del 17.02.2010 è stato segnalato, da parte del personale appartenente al comando della polizia Municipale, un utilizzo improprio dell’area da parte di cittadini comunitari ed extracomunitari, dediti alla commissione di illeciti penalmente perseguibili (assunzione e spaccio di stupefacenti, furti di autoveicoli), nonché situazioni di disagio alla libera circolazione all’interno dell’area condominiale;
La zona è stata interdetta la traffico veicolare, con rimozione a carico del contravventore dei veicoli in sosta, autorizzando la possibilità di circolazione dei pedoni e di parcheggio nella sola area antistante gli ingressi al complesso;
Il Comune ha dovuto anche chiudere con mezzi propri un altro accesso al complesso, creatosi a causa della rimozione da parte di ignoti del cancello d’origine presente tra Via Arezzo e Via Ascoli Piceno.
Visto che:
La situazione è stata denunciata anche con esposto il 12.04.2010 nel quale si ribadivano i gravi disagi in merito a sicurezza e viabilità del complesso “Lido delle Salzare” e si chiedeva per questo la chiusura definitiva del cancello, impedendo il passaggio di veicoli, e che i cittadini fossero convocati dal Sindaco per discutere di questa problematica;
Il 13.05.2010 il Sindaco con ordinanza n.190 del 13.05.2010 disponeva: il divieto di accesso dagli ingressi del complesso; la chiusura con mezzi appropriati dell’accesso creatosi dalla rimozione abusiva del cancello tra Via Arezzo e Via Ascoli Piceno; che la circolazione ed il parcheggio fossero consentiti solo nell’area antistante il complesso.
Considerato ancora che:
In una lettera del 28.05.2010 indirizzata alla Procura della Repubblica di Velletri, al Comando dei carabinieri di Tor San Lorenzo, al Comando della Polizia Municipale e per conoscenza al Sindaco, dalla cittadinanza si chiedeva di dar seguito all’ordinanza n. 190 del 13.05.2010, evidenziando anche un degenerare progressivo della situazione;
Il 04.07.2010 con un reclamo All’Uff. LL.PP. del Comune di Ardea, all’Uff. del Patrimonio del Comune di Ardea, alla Procura della Repubblica di Velletri, al Comando dei carabinieri di Tor San Lorenzo, al Comando della Polizia Municipale e per conoscenza al Sindaco, dalla cittadinanza si richiedeva nuovamente l’esecuzione immediata dell’ordinanza all’ordinanza n. 190 del 13.05.2010 con la chiusura definitiva del varco tra Via Arezzo e Via Ascoli Piceno.
INTERROGA
Il Presidente Renata Polverini in qualità di Presidente della Regione Lazio , l’Assessore competente in materia di Lavori Pubblici e l’Assessore competente in materia di Rapporti con gli Enti locali e Sicurezza per sapere:
se intendano procedere ad un’indagine per capire quali provvedimenti prendere per la messa in sicurezza del “Lido delle Salzare”dal punto di vista dell’evidente degrado architettonico e strutturale, a causa del quale si è determinata una situazione al limite della vivibilità;
quali provvedimenti intendano attuare al fine di favorire il ripristino di un contesto di sicurezza e di tranquillità per residenti che, da quanto emerso, vivono in una condizione di costante timore per la loro incolumità a causa del degrado sociale, degenerato presto in vera e propria delinquenza, che si è andato a determinare presso il complesso.
Cons. Vincenzo Maruccio
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono molto graditi a patto che non arrechino offesa. In caso contrario i commenti non saranno pubblicati. Dopo aver inserito il commento nella finestra sottostante sarà necessario validarlo introducendo il codice visualizzato di volta in volta. Tutti i commenti sono soggetti ad approvazione.