Grande idea del governo per ridurre il debito pubblico: ipotecare le case degli italiani. Una bella ipoteca del 10% e passa la paura. Insomma, agli italiani proprietari di case la paura resterebbe, ma questo cosa importa? Voi, sinceramente, affidereste a Berlusconi il 10% della vostra casa? Io no. Mi chiedo cosa aspettino a dare il premio Nobel per l’economia a questi geni. L’ipotesi che il governo stia considerando di ipotecare le case di tutti gli italiani per ridurre il debito pubblico è, nel contesto odierno, una specie di rapina a mano armata. Questo governo deve smetterla di saccheggiare i risparmi degli italiani. Quello che serve al Paese sono riforme strutturali che ridisegnino l’architettura dello Stato e delle pubbliche amministrazioni e che ci portino a spendere meno e meglio il denaro pubblico. Non ci stancheremo mai di ripeterlo. Si deve ricostruire lo Stato italiano dalle fondamenta azzerando sprechi, burocrazia. Si devono eliminare le ruberie e le clientele. L’idea di dare le case degli italiani a garanzia del debito, mettendoci un’ipoteca sopra, la dice lunga su quanto il governo, che è ormai alla frutta, si sia ridotto a scelte disperate. Ma dimostra anche quanto, al di là delle parole rassicuranti di Berlusconi e company, la situazione italiana sia di una gravità estrema. Ma il punto, lo ribadiamo ancora una volta, è un altro: bisogna ridurre la spesa pubblica, riducendo sprechi inefficienze e le mille ruberie che ancora oggi assorbono immense risorse pubbliche. Anche solo pensare di ipotecare le case degli italiani è una scelta delinquenziale. La ricetta è una sola: meno spesa pubblica e più sostegno allo sviluppo.
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