30 ottobre 2006

LABBRA SECCHE E MAL DI TESTA

Labbra secche e mal di testa
La strana sindrome del Nucleo


Nonostante le rassicurazioni dopo l'allarme della nube di vapore, diversi operai dell'area industriale e i cittadini di Portocannone, il Comune "affacciato" sulla Valle del Biferno, hanno accusato sintomi insoliti: bruciore alle narici, labbra screpolate e vertigini. "Da giorni avvertiamo una puzza strana, simile alla varechina". E tutti si pongono la stessa domanda: ma in queste condizioni, possiamo davvero stare tranquilli?

di Carlo D'Angelo

Tutti più tranquilli? Dopo la mattinata di allarme - quella di venerdì 27 ottobre - tra la popolazione del Basso Molise, è stato spiegato che i fumi che per quasi un giorno intero si sono alzati in cielo dal Nucleo industriale, erano solo innocui vapori. Però, le spiegazioni rassicuranti della direzione della Turbogas e dell'Arpam non possono bastare per mettere in archivio con noncuranza quello che è accaduto nelle prime ore di venerdì. Presidi degli istituti scolastici dei Comuni che si affacciano sulla Valle del Biferno hanno costretto i bambini a barricarsi nelle scuole; le insegnati hanno sigillato le finestre con stracci umidi; alcuni genitori, in preda al panico, hanno abbandonato il posto di lavoro per andare a recuperare i propri figli, centinaia di persone si sono attaccate al telefono chiedendo consigli su cio che era più opportuno fare. Una mattinata degna di un film, insomma. Ma soprattutto una giornata di straordinario terrore, visto che la notizia che tiene ancora banco nella case e nelle piazze di tutto il Basso Molise fa ancora fatica ad essere assimilata così com'è. E' come se ci fosse la sensazione diffusa che c'è qualcosa di poco convincente nella versione ufficiale.

E' probabile che quella sensazione diffusa non abbia alcun fondamento. Ma il fatto è che per troppi anni nessuno dei cittadini che abitano a ridosso del Nucleo si è sentito rassicurato da qualche spiegazione convincente. Nessuna istituzione l'ha fatto davvero, cioè seriamente, e nessuna industria si è mai preoccupata di fornire spiegazioni su quello che accade al proprio interno: processi di lavorazione, sostanze utilizzate per la produzione, pericolosità delle scorie e dei fumi. Nulla. Piuttosto soltanto - raramente - vacue garanzie di efficienza, affidabilità e rispetto ambientale. E ora che la popolazione percepisce un senso diffuso di insicurezza basta una telefonata di qualche genitore preoccupato per scatenare una babilonia. Ma c'è dell'altro: perché una volta cessato l'allarme di venerdì, molti continuano a dire - nuvola di vapore o no - di sentire ancora la puzza, il bruciore delle narici o degli occhi, l'inspiegabile rinsecchimento delle labbra. E una causa deve pure esistere.

Nel pomeriggio di venerdì - quindi ad allarme cessato - buttando l'occhio sulla valle industriale da Portocannone la visione era ancora inquietante. Una densa colonna di vapore si alzava verso il cielo raggiungendo una grossa nuvola a pochi metri dal suolo, tre, al massimo quattrocento metri sul livello del mare. Aveva la stessa altezza dei paesi circostanti. E il sole in controluce enfatizzava la cupezza dei fumi creando un'immagine spettrale. In paese, in piazza Skanderbeg, due argomenti tenevano banco: l'avvenenza di Alessandra Mussolini, che era lì per la campagna elettorale, circondata da una chiassosa folla paesana, e gli strani odori che da due giorni prendevano alla gola un po' tutti. E non erano i soliti odori nauseabondi dello zuccherificio, visto che lo stabilimento saccarifero ha terminato la produzione ormai da diversi giorni. E non solo la puzza: giovani, adulti e anziani, dicevano che da un po' di tempo sentono bruciore alle vie respiratoria, arrivano a sera con gli occhi rossi e nel naso
«una puzza simile a quella della varechina», confermava un uomo infervorato in una discussione con gli amici, spiegando che fino all'una del pomeriggio di venerdì l'odore era particolarmente pungente: «Tipo quella delle officine dove si saldano metalli» incalzava un altro. Al Bar Totocalcio, invece, il proprietario e alcuni avventori parlavano con sospetto di un altro strano fenomeno: quello della bocca e delle labbra secche.

«All'inizio non ci abbiamo mai fatto caso, ma da quando abbiamo sentito il racconto di un ex manutentore di una industria chimica del Nucleo industriale di Termoli che ogni sera tornava a casa con le labbra secche e spaccate, nutriamo il sospetto che non sia nulla di buono», spiegavano tra la rabbia e la rassegnazione, tra un carico di briscola e un sorso di Peroni. Seduti sulle panchine di piazza Skanderbeg un gruppo di anziani, e tra loro anche il signor Costantino, che anni fa è stato sindaco di Portocannone. Dimenticata per un attimo la lingua arbëresh, spiegava in italiano perfetto e senza tralasciare nessun particolare, tutte le difficoltà vissute nell'arco della mattinata per sapere cosa stava accadendo. E non è stato facile avere spiegazioni: né dalla Protezione civile regionale, né andando di persona nell'area industriale «dalla quale quando sono scappato via mi sono sentito più tranquillo». Lui, e quelli che gli stavano intorno ad ascoltarlo, sono sicuri che le puzze, e le insolite sensazioni di malessere che avvertono da qualche giorno, non siano quelle dello Zuccherificio col quale sono abituati a convivere. Ma se non provengono nemmeno dalle centrale turbogas, allora quale è la causa?

I sospetti sono puntati, praticamente all'unanimità, sulle industrie chimiche. Dalla Sem, l'azienda eliotermina a due passi dalla Ge Electric, dalla quale in passato sono partite numerose segnalazioni relative a miasmi irrespirabili, confermando che
«la puzza è acuta in alcune giornate particolari, e non proviene dalla Zuccherificio. Quella la conosciamo bene, e pur se fastidiosa non fa venire il mal di testa e non ci costringe a barricarci dentro».

Anche in diverse industrie della Valle del Biferno qualcuno, nella mattinata di venerdì, ha avuto mal di testa, vertigini e bruciore agli occhi e al naso. Alcuni dipendenti che qualche ora più tardi facevano capannello di fronte ai cancelli Fiat lo testimoniavano con convinzione. Altre persone invece arrivate a Termoli da più lontano hanno avvertito mal di testa appena hanno messo piede in città. Semplice suggestione? Anche se non sapevano nulla della notizia del giorno? Oppure c'è dell'altro? Qualcosa che sfugge al controllo?

Per troppo tempo le parole e le grida di allarme di centinaia, migliaia di persone che vivono a ridosso del Nucleo Industriale sono rimaste inascoltate, o archiviate sotto la voce -paura ingiustificata- o -irresponsabile allarmismo-. Quello che è accaduto venerdì e il conseguente panico che si è scatenato ha improvvisamente alzato il coperchio su una situazione e su una richiesta di chiarimenti troppo spesso soffocata. Veleni o no, è stato finalmente spiegato che con l'accensione della Turbogas il Basso Molise si dovrà abituare a fare i conti con un cielo sovente grigio, con un aria sovente umida, con un cambiamento del clima che potrebbe perfino creare danni all'economia turistica della zona, forze anche a quella agricola. Ora è anche il caso che qualcuno spieghi se a rischio c'è anche la salute delle persone.


(Pubblicato il 30/10/2006 su Primonumero)

28 ottobre 2006

TURBOGAS: "NUBE DAY" A TERMOLI!!!

Nebbia fitta e visioni spettrali
Sale la protesta del "nube day"


Gli studenti del Liceo Scientifico scendono in strada con mascherina e striscioni contro il rischio ambientale a Termoli. Clima di preoccupazione in città dopo una notte caratterizzata da un paesaggio fantasma a causa della nebbia fitta, che ha fatto riaffiorare la paura. Inquietanti i racconti della popolazione: "Mi sono svegliato con la bocca amara, e l'aria puzza".

di Daniela Fiorilli E Giovanni Mastrangelo

Sotto un'insolita cappa grigia che copre l'azzurro, con gli occhi rivolti al cielo gridano: «Vogliamo il sole». Non è certo una danza propiziatoria quella delle centinaia di ragazzi che sabato mattina sono scesi in piazza per protestare contro la nube bianca che levandosi dalle ciminiere della Turbogas ha terrorizzato tutto il Basso Molise. Gli studenti del liceo Scientifico Alfano da Termoli vogliono risposte concrete e sicurezza. Hanno il volto coperto da una mascherina, portano degli striscioni e distribuiscono dei volantini: "Questa estate le nubi erano gialle e provocavano irritazione agli occhi e alla gola. Ci rassicurarono dicendo che era nella normale attività della centrale. Ora i fumi sono di colore bianco e si sente un odore nauseabondo; ci hanno tranquillizzato dicendo che è vapore acqueo e che ci dovremo abituare a convivere con il cielo grigio e queste nubi": questo il lungo messaggio che in fretta e furia hanno stampato sui foglietti della protesta, che segue una giornata di amare riflessioni e paura esasperata, una giornata che sarà ricordata come il "nube day".

La nebbia è tornata fitta e spessa dopo la mezzanotte, restituendo a Termoli un clima sgradevole e un paesaggio stile Halloween. I cittadini hanno vissuto momenti di inquietudine. Scenario tetro in piazza S. Antonio, dove le luci del lungomare Cristoforo Colombo erano invisibili per la compattezza della cortina di nebbia, così come i palazzi di Piazza Monumento. Le aree dove la visibilità si è ridotta maggiormente sono state il Nucleo Industriale, la riviera di ponente termolese (lungomare S. Antonio) e la periferia nord. In Contrada Porticone il tasso di umidità ha raggiunto un livello tale attorno alle 2 che l'aria lasciava umidi pelle ed indumenti. A rendere più sinistra la nottata, uno strano odore, acre e fastidioso, come di fumo, avvertito soprattutto in Contrada Porticone. Lo stesso odore è stato percepito a tratti nel Paese Vecchio, forse portato dal vento che accompagnava la discesa della nebbia. Meno consistenti ma più acri, i miasmi si sono diffusi nella zona industriale.

Il problema è che non si tratta di un caso isolato. Del resto la comunicazione di Sorgenia, diramata venerdì alcune ore dopo l?allarme, non ha lasciato spazi a dubbi: "Fenomeni del genere si ripeteranno certamente", in quanto sono la "normale" conseguenza del regime produttivo che immette vapore acqueo in grandi quantità nell?atmosfera. Risultato: nebbia e tasso di umidità più alto dei livello standard. Anche il sindaco Greco l'ha detto: «Dobbiamo abituarci a convivere con il cielo grigio».

Ma la popolazione è scioccata, e si rifiuta di accettare questa ipotesi.
«Che significa che dobbiamo vivere così? E chi ci dice che non ci stanno intossicando? Che non sono nubi tossiche?» grida ai giornalisti una ragazzina dai capelli rossi con lo zaino che le pende dalle spalle.
Ma non è solo questo, perché come spiega il rappresentante degli studenti: «Qui rischiamo di restare in trappola. Non esiste un piano di evacuazione per la città, ma neanche nelle scuole vengono fatte le esercitazioni. Non siamo preparati, e se dovesse succedere qualcosa di brutto?».
«L'avete visto questa notte com'era il cielo? Era bianco e rosso! E allora noi ci chiediamo che sta succedendo. Vogliamo delle risposte». E in quel volantino che distribuiscono agli amici e ai passanti gli studenti accusano tutto e tutti: «La centrale turbogas pur non essendo entrata in funzione a pieno regime, sta già esaurendo le risorse idriche della diga, chi l'ha detto che la nostra salute è il prezzo da pagare per il cosiddetto progresso? Chi ci assicura che i fumi della centrale non sono nocivi per la popolazione di Termoli e dell?hinterland? E se ieri invece che vapore fossero uscite sostanze tossiche dalle pericolosissime industrie chimiche del nucleo? Non esiste nessun piano nel caso di un?eventuale emergenza!!!».

E anche se l'Arpa ha scritto nero su bianco che non ci sono state emissioni tossiche, anche se in passato diversi esperti hanno rassicurato sulla "innocuità" dei fumi bianchi della centrale (contro altri che hanno invece puntato l'attenzione sull'aumento di polveri sottili, responsabili dell'inquinamento atmosferico), la gente è allarmata ugualmente. Migliaia di cittadini dell'hinterland termolese si sono svegliati in un paesaggio fantasma.
Strane visioni e strani sintomi. Vincenzo di Campomarino racconta: «Già appena alzato avevo bocca amara, qui da noi l'aria puzza. E' stranissimo ed è così ormai da giorni. Non l'ho notato solo io». E non è l'unico a dirlo. Impressionante è la visione che si ha di Termoli e di tutta la valle del Basso Molise guardandola dai viadotti della Bifernina, in una posizione più alta che restituisce una visione d'insieme inquietante: «Rientravo da Campobasso e per strada c'era il sole, pochi metri più avanti, al bivio per Guglionesi, non c'era più. Di colpo la nebbia fitta. Da lontano si vedeva una nube gialla coprire tutto il territorio» racconta Manuela.
Termoli, sabato 29 ottobre, è immersa nella foschia. Il senso d'angoscia non passa.

(Pubblicato il 28/10/2006 su Primonumero)

A RISCHIO L'ASSISTENZA SCOLASTICA PER I BAMBINI CON HANDICAP

Giunge notizia che in questi giorni non è garantita la presenza degli assistenti per affiancare i bambini con handicap che frequentano le scuole materne, elementari e medie di Ardea.

Se dovesse continuare, questa situazione sarebbe gravissima e inaccettabile.

Mentre chiediamo chiarimenti agli organi comunali competenti, sia politici che istituzionali, attendiamo un'immediata risoluzione del problema che a nostro parere riveste carattere di assoluta priorità.

Sappiamo che la giustificazione di un così grave disservizio non è riconducibile alla carenza di fondi, quindi pretendiamo che sia garantito da subito un servizio delicatissimo che investe il diritto allo studio e all'integrazione sociale e scolastica dovuta per legge ai bambini con handicap.

Noi, Donne dell'Unione, sentiamo questo problema come nostro e continueremo a vigilare affinché ogni difficoltà sia superata nell'immediato.

Per contatti o informazioni:
Le Donne dell'Unione
L'Unione delle Donne

27 ottobre 2006

SABATO, UN ALTRO RISULTATO È ARRIVATO!

La lettera che il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha inviato al Ministero per lo sviluppo economico con la richiesta di convocazione del Tavolo di confronto sulla questione della turbogas di Aprilia, è un fatto positivo che apprezziamo e che avevamo sollecitato con forza.

La mobilitazione popolare, e la grande attenzione che abbiamo costruito su questo tema, sta agendo in maniera virtuosa sulla politica che fino ad ora ci ha ignorato. In poche settimane abbiamo visto svolgere assise straordinarie di Consigli Comunali, Provinciali e Regionali, un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico ed una attenzione dei media straordinaria; adesso la richiesta al Ministro Bersani del tavolo di confronto è supportata da tutti gli atti necessari; chiediamo che sia convocato prima possibile e che sia riconosciuto il protagonismo della società civile al pari della dignità dei soggetti istituzionali.

Da parte nostra resta confermata la manifestazione prevista per sabato 28 ottobre ore 15.30 a Campoleone (Aprilia) in cui ancora una volta migliaia di uomini e donne, con i loro bambini e le loro famiglie manifesteranno il proprio dissenso con la forza della non-violenza e dell?espressione democratica e pacifica delle proprie ragioni, escludendo, per ora, l'azione di blocco del traffico ferroviario. La notizia della richiesta da parte del Presidente Marrazzo al Ministro Bersani, ci spinge ad andare avanti con la diffusione delle nostre ragioni, convinti che nessuno abbia il diritto di decidere sulle teste di centinaia di migliaia di cittadini senza che le loro preoccupazioni siano ascoltate.

Invitiamo tutti i rappresentanti istituzionali, dai Parlamentari del nostro territorio, fino ai Consiglieri Regionali, Provinciali, Comunali ed ai Sindaci della zona, a partecipare convinti alla manifestazione di sabato, e di far sentire il loro legame con la comunità.


"RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS"

26 ottobre 2006

MARRAZZO CHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL "TAVOLO"

In un articolo apparso su il Mercatino di Aprilia si è data notizia della richiesta da parte del Presidente della Regione Lazio Marrazzo al Ministro per lo Sviluppo Economico Bersani di convocare il Tavolo di Concertazione sulla Turbogas di Aprilia.


Il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha inviato al Ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani la richiesta formale per la convocazione del Tavolo di Concertazione con i cittadini sulla questione della Centrale Turbogas. Il Governatore ha così dato seguito alla mozione approvata dal Consiglio regionale dello scorso 19 ottobre.
Un tentativo, forse, di placare gli animi della Rete cittadina contro la Turbogas, che hanno organizzato per questo sabato alle 15.30 una manifestazione di protesta che vedrà il blocco della linea ferroviaria che passa per Campoleone. Intanto, ieri il Sindaco al termine di un incontro con alcuni rappresentanti, ha offerto piena solidarietà ed aiuto pratico alla Rete cittadina contro la Turbogas. L'Amministrazione comunale aveva fatto sapere che avrebbe partecipato alle spese per la stampa del materiale cartaceo come volantini e striscioni, oltre a concedere l'autorizzazione incondizionata per le affissioni.
Un risultato importante, certamente, ma che rischia di essere invalidato dopo la notizia della richiesta del tavolo da parte della Regione. Santangelo ha assicurato la sua partecipazione alla manifestazione di Sabato, "a patto che sia massiccia e soprattutto pacifica, senza l'intrusione di persone o gesti che potrebbero mettere a rischio la serenità dell'iniziativa".
Una delegazione composta da Nanda Bonato, Rita Leli, Angela Marchini e Adriano Pacenti ha inoltrato richieste specifiche al Primo cittadino: collaborazione e appoggio alle iniziative messe in campo contro il progetto di realizzazione della Centrale elettrica, l'urgenza di un piano di protezione civile territoriale, partecipazione del sindaco in veste ufficiale alle iniziative. Richieste che il Sindaco ha soddisfatto. "Ancora una volta l'amministrazione ha preso atto dell'importanza di essere uniti e decisi contro un progetto che bisogna assolutamente scongiurare per la nostra città", ha dichiarato a margine dell'incontro il Primo cittadino. Bisognerà vedere che tipo di ripercussioni avrà questa decisione di Marrazzo sulla protesta di sabato, decisa proprio per sollecitare il Governatore.
La manifestazione potrebbe comunque essere un modo efficace per ribadire la contrarietà di Aprilia al progetto Turbogas e per sottolineare la determinazione dei suoi cittadini a non cedere ai vari specchietti per allodole.

Stefano Cortelletti

23 ottobre 2006

LA CAROVANA DELLA SCUOLA

I primi appuntamenti:
  • martedì 24 ottobre ore 8.00 scuola elementare di via Varese
  • mercoledì 25 ottobre garage di camposelva

Il Comitato dei genitori invita TUTTI I CITTADINI, le associazioni e i partiti a sostenere

LA CAROVANA DELLA SCUOLA

E' partita l'iniziativa di protesta itinerante
per chiedere una scuola dignitosa ed efficiente anche ad Ardea

Diciamo basta:
  • alle aule "tramezzate" e non idonee
  • ai pasti "stracotti" e di scarsa qualità
  • alla mancanza di palestre e mense
  • ai scolari "esportati" in altri comuni
  • alla mancanza di acqua potabile nelle scuole
  • all'assenza di asili nido e alla carenza delle scuole materne
  • ai nostri soldi buttati per affittare container o garages
  • alle rette per le scuole materne

Pretendiamo:
  • nuove scuole materne, elementari e medie
  • strutture e servizi scolastici degni di un paese civile
  • pasti controllati e di qualità
  • palestre, biblioteche e laboratori
  • maggiore assistenza per i bambini con handicap

Il Comitato, in modo itinerante, tutte le mattine allestisce presìdi davanti alle scuole e sta incontrando i genitori per raccogliere le richieste e le adesioni.
Vogliamo costruire un "Progetto Scuola" che punti alla soluzione, programmata ma rispettata, di tutti i problemi della scuola. Vogliamo far uscire Ardea dall'emergenza che dura da anni e chiediamo a TUTTI di partecipare affinché il "Progetto Scuola" diventi il "Progetto di rinascita di Ardea".

È DALLA CURA E DAL RISPETTO DEI BAMBINI CHE SI MISURA LA DIGNITÀ DI UNA COMUNITÀ E LA VIVIBILITÀ DI UNA CITTÀ , PER QUESTO CHIEDIAMO IL SOSTEGNO A TUTTE LE REALTÀ ASSOCIATIVE DI ARDEA (culturali, sportive, anziani, commercianti, comitati di quartiere, volontariato, partiti, ecc.)
meno container x meno case uguale più SCUOLE!

Per contatti: 329.2151693 - 333.5659644

22 ottobre 2006

STRISCIA LA SCUOLA!

Non c'è bisogno di nessun commento, l'audio e le immagini, visibili cliccando sul fotogramma di seguito mostrato, dicono già tutto, come pure la "trionfale" uscita di scena del sindaco dalle scale del comune...



Le scuole di Ardea su Striscia la Notizia del 21 ottobre 2006

DEMOLIZIONI: MINACCE AL CONSIGLIERE ROVIGLIONI

Ad Ardea si respira aria pesante e iniziano i problemi di ordine pubblico. Ne sa qualcosa il consigliere PRC Valtere Roviglioni costretto ad una precipitosa fuga per sottrarsi ad un tentativo di aggressione da parte di alcuni abusivi colpiti dalle ordinanze di demolizione.

Ardea vive una situazione di illegalità derivante dall'abusivismo che ufficialmente non è in relazione con attività mafiose o malavitose, ma che secondo il coordinamento antimafia del litorale, l'Associazione "Caponnetto", deputati del PRC (Forgione) e di altre formazioni politiche - Italia dei Valori, DS, Verdi, ecc. necessita di un supplemento di indagine per dissipare i dubbi di infiltrazione mafiosa.

Ad Ardea sono presenti, secondo indagini giudiziarie in corso, attività di riciclaggio di denaro proveniente da traffici illeciti e potrebbero sussistere collegamenti tra gli attuali ed ex-amministratori con la criminalità organizzata che vede proprio nella cittadina la presenza di numerosi esponenti già condannati per reati di stampo mafioso.

Ci chiediamo, e se lo chiede anche il Circolo PRC locale nel comunicato pubblicato di seguito, inserito anche nelle "Opinioni dei politici", se l'amministrazione al governo di Ardea possa ancora avere un significato...


Comunicato stampa
DEMOLIZIONI: IL CAPRO ESPIATORIO È DIVENTATO ROVIGLIONI

Le responsabilità per le inadempienze del Comune di Ardea avevano bisogno di essere ricondotte a qualcuno. Quelle stesse responsabilità che hanno condotto prima al monito del Prefetto Serra sull'abusivismo, e che continuano ora con i provvedimenti beffa come la demolizione di casupole degli immigrati, mentre le ville degli intoccabili - consiglieri, ex-consiglieri e relative famiglie, pur se illegali, continuano a non essere prese in considerazione.

E a chi meglio potevano essere addossate queste responsabilità se non a chi da anni denuncia l'abusivismo e le illegalità ad esso riconducibili? Così, dopo le minacce nazifasciste rivoltegli nel corso di un consiglio comunale, avvenute nella totale impassibilità dei consiglieri di maggioranza e dello stesso sindaco, ora il Consigliere Valtere Roviglioni è diventato il "capro espiatorio" al quale addossare la "colpa" delle demolizioni.

Dopo aver ricevuto chiare minacce per la propria incolumità, dei congiunti, degli amici e dei compagni di partito, l'ultimo episodio in ordine di tempo è stato il tentativo di aggressione da parte degli abusivi che giovedì 19 ottobre presidiavano l'ufficio tecnico comunale di via Laurentina (edificio anch'esso fuorilegge).

Al consigliere capogruppo del PRC in Consiglio comunale non è rimasto che allontanarsi precipitosamente in auto da chi è stato "istruito" ad addossargli le colpe di anni di mala amministrazione, di connivenze e salvaguardia di interessi privati. Roviglioni si è battuto invece contro l'illegalità amministrativa che ha permesso gli abusi e condotto alle demolizioni, la stessa illegalità che non salvaguarda il territorio dagli scempi come quelli che lo scorso anno hanno causato ripetute alluvioni, nelle quali sono stati danneggiati numerosi immobili di famiglie che hanno acquistato un'abitazione con i risparmi di un'intera vita.

La stampa nazionale ha parlato di questo caso, ma in un paese in odore di scioglimento dell'amministrazione per le ripetute e gravi illegalità riguardanti proprio l'abusivismo edilizio, appare singolare che nessuna forza politica abbia espresso solidarietà per l'accaduto, almeno a riprova, oltre dell'estraneità al fatto in se stesso, della distanza dal degrado morale (più del degrado derivante dall'abusivismo edilizio) nel quale la cittadina di Ardea è stata condotta da anni di disastroso governo di centro-destra che ostinatamente continua ad essere considerato lontano dagli ambienti malavitosi.

Ci chiediamo perché, se un'amministrazione di centro-destra ha avuto il "coraggio" di sciogliere l'amministrazione comunale della limitrofa Nettuno per infiltrazioni mafiose, la stessa cosa non possa avvenire con il governo attuale di centro-sinistra anche per Ardea?

Partito della Rifondazione Comunista - Circolo di Ardea

21 ottobre 2006

NO TURBOGAS: IN PIAZZA SABATO 28 OTTOBRE

Sabato 28 ottobre nuova grande manifestazione contro la Turbogas di Aprilia, la battaglia continua.
I cittadini della Rete contro la Turbogas hanno indetto una nuova mobilitazione per il prossimo sabato alle ore 15.30 con appuntamento in Piazza Enrico Berlinguer a Campoleone, pronti se non ci saranno risposte, a bloccare il traffico viario e ferroviario verso il meridione.
Chiediamo al Presidente ed alla Giunta Regionale di dare subito seguito alla mozione approvata nel Consiglio dello scorso 19 ottobre, e di richiedere immediatamente al Ministro Bersani la costituzione del tavolo di confronto. Il Consiglio Regionale ci ha consegnato una mozione timida, nella quale avremmo voluto un No alla centrale di Aprilia, ma prendiamo atto dell'impegno sullo stop alle altre 11 centrali, alla realizzazione del piano energetico regionale e soprattutto al tavolo di confronto presso il Ministero sulla questione di Aprilia. Marrazzo richieda prima del 28 ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico il tavolo di confronto e dimostri che gli impegni del Consiglio del 19 ottobre non sono carta straccia.

La mobilitazione a cui migliaia di cittadini hanno dato vita in questi anni ed in particolare negli ultimi mesi inizia a dare i suoi frutti, le ragioni della nostra protesta cominciano a fare breccia nelle istituzioni e nella politica. L'incontro che venerdì 20 ottobre si è svolto tra una rappresentanza della "Rete dei cittadini contro la Turbogas" ed il Sottosegretario allo sviluppo economico Alfonso Gianni ha segnato un tappa importante, un incontro interlocutorio e propedeutico, ce lo auguriamo, alla costituzione del tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati. La distanza tra le posizioni rimane, ma l'attenzione ed il rispetto dimostrate per le ragioni della nostra protesta costituiscono un fatto nuovo che va sostenuto con la mobilitazione e la protesta fino a che l'obiettivo di stoppare il progetto non sarà conquistato.

Chiediamo alle istituzioni locali, agli amministratori, a tutti i soggetti sociali del territorio di sostenere e prendere parte a queste mobilitazioni a partire dal sabato 28 ottobre.

"RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS"

RONZII E RIFLESSIONI

In questi giorni, dopo il Consiglio Comunale e soprattutto dopo quello Regionale, ronzano polemiche legate ai partiti che hanno presentato questa o quella mozione.
Qualcuno forse vuole cogliere l'occasione per fare propaganda politica.
Io dico che la politica è importante, ringrazio tutti i partiti e i rappresentanti che ci sono vicini in questa occasione, ma non dimentichiamo che il nostro obiettivo rimane:

"NON FAR COSTRUIRE LA CENTRALE TURBOGAS"


Quello che ci serve, non è la visibilità di un partito a dispetto di un altro; in questa vicenda, quasi tutti hanno commesso degli errori. Noi non dimentichiamo la STORIA del problema, inutile nascondersi dietro un filo d?erba. Inoltre, ognuno ha propri ideali e un cervello per elaborare un?opinione a riguardo.
Tireremo le somme e decideremo il voto alla fine della vicenda.
Anzi, proporrei una riunione finale (spero... A lieto fine) con tutti i cittadini, dove i vari partiti esporranno le loro carte cosicché, alle prossime elezioni, le persone potranno decidere chi votare in base agli avvenimenti. L'informazione è essenziale per fare una scelta consapevole.
Ma in questo momento, secondo me, è importante valutare positivamente il risultato ottenuto finora, abbiamo avuto una risposta compatta del Consiglio Comunale, un Consiglio Regionale ad hoc e un invito al Ministero... Questo vuol dire che il problema ora è a livello nazionale. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione e continuare a lottare.
Tutto ciò è stato ottenuto grazie alla cittadinanza unita nella protesta, con varietà di colori politici ma con un forte obiettivo comune ed un forte senso civico.
Dobbiamo continuare ad essere così compatti, la protesta DEVE continuare.
Finora abbiamo vinto soltanto dei set... Ma la partita è ancora aperta... Dobbiamo continuare a far sentire la nostra protesta. C'è ancora molto da fare.
Io sono nata ad Aprilia, e ritengo che questo sia un grande risultato per questa città, la cui popolazione era stata definita come poco reattiva e quindi facile preda delle prepotenze di qualcuno.
Questa unione, questa voglia di migliorare la città, di non subire più, al momento è il nostro punto di forza e, anche in futuro, ci aiuterà a risolvere i tanti problemi della città.
Io voglio ringraziare tutti i cittadini che manifestano, che scendono con noi in strada, lasciando indietro le cose di tutti i giorni: il lavoro, la tv, il pranzo domenicale, il business, il divano... E soprattutto il pessimismo!
Ora abbiamo un'emergenza, riprenderemo a vivere la quotidianità, spero... Respirando un'aria più pulita!
Finalmente Aprilia si sveglia e fa sentire la sua voce...
Diciamo basta a chi viene qui solo per sfruttare il nostro territorio.
Vogliamo la città colorata ... Non grigia
Continuiamo così, non fermiamoci, facciamoci sentire anche nei Comuni limitrofi, tutti i cittadini sono coinvolti, hanno il diritto di sapere, dobbiamo informarli.
È difficile arrivare ovunque, quindi per ogni proposta a riguardo scrivete a noturbogas2006@yahoo.it, oppure andate al Gazebo presente in Piazza Roma.

Grazie ancora a tutti,
insieme le cose possono cambiare

Roberta

20 ottobre 2006

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno 31 ottobre 2006 alle ore 10:30 presso la "Pineta dei Liberti" - Lungomare della Pineta, 140 con il seguente ordine del giorno:
  1. Approvazione verbale precedente seduta
  2. Mozioni - Interrogazioni - Interpellanze
  3. Modifica Regolamento inerente al trasporto scolastico (Riservato Scolastico)
  4. Rendiconto Gestione 2005
  5. Modifica delibera C.C. n. 56/2005
  6. Ampliamento Depuratore Via Bergamo - Approvazione progetto
  7. Determinazioni in merito alla Turbo Gas
  8. Situazione Urbanistica - Demolizioni - Discussione
  9. Spostamento Mercato Rionale Tor S. Lorenzo - Discussione
  10. Situazione Scolastica in riferimento alla retta nelle Scuole Paritarie

LA RETE NO TURBOGAS CONVOCATA DAL MINISTERO

Riassunto degli eventi della giornata - 19 Ottobre 2006:

Ad Aprilia hanno manifestato gli studenti, i cittadini e i negozianti (con una serrata dalle 9 alle 11). Ancora tante persone in piazza (circa tremila) per protestare contro la Turbogas.

Una delegazione di cittadini, tra cui studenti, pensionati, mamme e bambini, ha raggiunto la Pisana, sede del Consiglio Regionale, con 4 pullman e diverse macchine, procedendo a passo di lumaca... Fatto che ha provocato qualche problemino di traffico sulla Pontina e sul Grande Raccordo Anulare. Giusto per far sentire la protesta anche oltre le mura cittadine.

In Regione, è stata fatta un'irruzione in Aula Consiliare, in quanto, ad alcuni non veniva permesso l'accesso. In questa sede, Marrazzo ribadisce la sua posizione, e demanda le colpe alla Giunta precedente. Quindi la decisione finale spetta al Ministero per lo Sviluppo Economico.

Nel frattempo, il Sottosegretario di Stato per lo Sviluppo economico, Alfonso Gianni, ha invitato una delegazione della Rete dei Cittadini contro la Turbogas per un incontro nella mattina di oggi 20 ottobre 2006.

Questa ci sembra un'ottima occasione, vedremo cosa hanno da dirci.


"Rete dei Cittadini Contro la Turbogas"

18 ottobre 2006

NO TURBOGAS: 19 OTTOBRE CONSIGLIO REGIONALE

Domani, 19 Ottobre 2006, c'è un importante appuntamento alla Regione Lazio, in occasione del Consiglio Regionale, indetto per le ore 11 dove si discuterà il problema della Turbogas.
Da Aprilia partiranno degli autobus, l'appuntamento è in Piazza Roma alle 9:00.
Ci saranno anche delle macchine a seguito, si cercherà di formare un corteo, in modo da raggiungere insieme la Regione, quindi chi può porti la propria macchina.
L'indirizzo è il seguente:
Regione Lazio - Via della Pisana, 1301 - 00163 Roma

Come si raggiunge:
In auto

  • S.S. 148 Pontina;
  • prendere il G.R.A. direzione Aurelia;
  • proseguire fino all'uscita 32 "Via della Pisana" (direzione fuori Roma)

Con i mezzi pubblici
Percorsi dalla Stazione Termini, Roma:
Autobus LINEA 881 o 98 (al capolinea di Via Paola) fino a Via di Bravetta (scendere vicino Via dei Capasso);
Autobus LINEA 808 scendere alla fermata "Pisana/Regione Lazio"
Autobus LINEA H fino al capolinea (Via dei Capasso);
Autobus LINEA 808 scendere alla fermata "Pisana/Regione Lazio"

Percorso dalla Stazione Tiburtina, Roma:
Treno locale direzione Fiumicino (scendere a Ponte Galeria);
Autobus LINEA 808 (al capolinea di Ponte Galeria) scendere alla fermata "Pisana/Regione Lazio".

Di seguito alcuni link alle mappe (si possono stampare):
Percorso da Aprilia (LT) - Via Pontina a Roma (RM) - Via della Pisana, 1301 KM TOTALI: 50.0 km.
Vi chiediamo di partecipare numerosi e di spargere la voce

"Rete dei Cittadini contro la Turbogas"

L'INEFFICIENZA DELLE POSTE DI ARDEA

Nella sezione "Opinioni dei Cittadini" un cittadino chiede cosa sia possibile fare per porre rimedio ai continui ritardi nella consegna della posta...
Chi non si è visto recapitare tutta insieme la corrispondenza, che in molti casi viene consegnata a "pacchi", dopo decine di giorni e con la conseguente scadenza di bollette, avvisi e altro materiale?
Purtroppo la questione è già stata affrontata in passato e sembra sia giunta anche (sotto forma di vari esposti) fino alla Magistratura...
Purtroppo senza alcun risultato reale: le bollette continuano a giungere parecchi giorni dopo la scadenza (quando addirittura non giungono) e sempre più persone si sono viste poi recapitare diffide da studi legali per il mancato pagamento di utenze delle quali non hanno mai ricevuto fattura.

IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 AGOSTO 2006

Nella sezione "In Consiglio Comunale" è stato reso disponibile il resoconto del Consiglio del 29 agosto 2006.
In quella occasione, vale la pena ricordarlo, venne approvato il piano di lavoro in attuazione delle richieste contenute nella diffida inviata dal Prefetto di Roma Achille Serra.
Al momento della votazione i consiglieri di opposizione Abate, Bartolini, Giordani, Magliacca, Petrella, Roviglioni, abbandonarono l'aula, mentre il consigliere dell'opposizione Mastrorilli, pur astenendosi dal voto, con la propria presenza nell'aula consigliare permise di mantenere il numero legale senza il quale questa amministrazione sarebbe già andata a casa da tempo...

16 ottobre 2006

NO ALLA TURBOGAS







La centrale turbogas di Aprilia è un mostro capace di produrre l'inquinamento dell'Aria, dell'Acqua e del Suolo mediante emissioni di Monossido di Carbonio, di Ossidi di Azoto; così come l'innalzamento della temperatura di circa 1 o 2 gradi e l'abbassamento delle falde acquifere.
La Sorgenia, ex-Energia SpA, parla di "emissioni più basse possibili", ma questo non significa che non ci saranno. Ci saranno, inferiori a quelle delle vecchie centrali a olio, o a carbone, ma, comunque, di milioni di metri cubi di gas di scarico al giorno. La turbogas regalerà anche un innalzamento del rumore per le intere ventiquattrore e soprattutto emissioni (150-250 tonnellate/anno) nel raggio di 30 Km di polveri sottili (PM10 e PM2,5) capaci di entrare direttamente nel sangue attraverso i tessuti, alterare la catena del DNA e provocare, secondo il parere di illustri ricercatori, tumori ed altre gravi patologie.
Perché Sorgenia, ex-Energia SpA non spiega ai cittadini di Termoli, dove è stato costruito un impianto come quello previsto ad Aprilia, perché quando a metà giugno si sono fatte le prime prove di quell'impianto, nubi arancioni hanno coperto la città? Erano forse ossidi di azoto? Perché non spiega la ragione dei boati che si sono uditi nel corso delle prove??
E quanti degli abitanti di Ardea sanno che presto si troveranno al centro di una zona che prevede la costruzione di altre centrali turbogas a Pomezia, Velletri e Pontinia?
E quanto è slegato dalla costruzione delle turbogas il gasdotto che attraversa il territorio di Ardea per raggiungere un deposito di stoccaggio del gas (uno dei più grandi, se non il più grande del Lazio) praticamente equidistante da Pomezia, Aprilia e Velletri?