Ad Ardea si respira aria pesante e iniziano i problemi di ordine pubblico. Ne sa qualcosa il consigliere PRC Valtere Roviglioni costretto ad una precipitosa fuga per sottrarsi ad un tentativo di aggressione da parte di alcuni abusivi colpiti dalle ordinanze di demolizione.
Ardea vive una situazione di illegalità derivante dall'abusivismo che ufficialmente non è in relazione con attività mafiose o malavitose, ma che secondo il coordinamento antimafia del litorale, l'Associazione "Caponnetto", deputati del PRC (Forgione) e di altre formazioni politiche - Italia dei Valori, DS, Verdi, ecc. necessita di un supplemento di indagine per dissipare i dubbi di infiltrazione mafiosa.
Ad Ardea sono presenti, secondo indagini giudiziarie in corso, attività di riciclaggio di denaro proveniente da traffici illeciti e potrebbero sussistere collegamenti tra gli attuali ed ex-amministratori con la criminalità organizzata che vede proprio nella cittadina la presenza di numerosi esponenti già condannati per reati di stampo mafioso.
Ci chiediamo, e se lo chiede anche il Circolo PRC locale nel comunicato pubblicato di seguito, inserito anche nelle "Opinioni dei politici", se l'amministrazione al governo di Ardea possa ancora avere un significato...
Comunicato stampa
DEMOLIZIONI: IL CAPRO ESPIATORIO È DIVENTATO ROVIGLIONI
Le responsabilità per le inadempienze del Comune di Ardea avevano bisogno di essere ricondotte a qualcuno. Quelle stesse responsabilità che hanno condotto prima al monito del Prefetto Serra sull'abusivismo, e che continuano ora con i provvedimenti beffa come la demolizione di casupole degli immigrati, mentre le ville degli intoccabili - consiglieri, ex-consiglieri e relative famiglie, pur se illegali, continuano a non essere prese in considerazione.
E a chi meglio potevano essere addossate queste responsabilità se non a chi da anni denuncia l'abusivismo e le illegalità ad esso riconducibili? Così, dopo le minacce nazifasciste rivoltegli nel corso di un consiglio comunale, avvenute nella totale impassibilità dei consiglieri di maggioranza e dello stesso sindaco, ora il Consigliere Valtere Roviglioni è diventato il "capro espiatorio" al quale addossare la "colpa" delle demolizioni.
Dopo aver ricevuto chiare minacce per la propria incolumità, dei congiunti, degli amici e dei compagni di partito, l'ultimo episodio in ordine di tempo è stato il tentativo di aggressione da parte degli abusivi che giovedì 19 ottobre presidiavano l'ufficio tecnico comunale di via Laurentina (edificio anch'esso fuorilegge).
Al consigliere capogruppo del PRC in Consiglio comunale non è rimasto che allontanarsi precipitosamente in auto da chi è stato "istruito" ad addossargli le colpe di anni di mala amministrazione, di connivenze e salvaguardia di interessi privati. Roviglioni si è battuto invece contro l'illegalità amministrativa che ha permesso gli abusi e condotto alle demolizioni, la stessa illegalità che non salvaguarda il territorio dagli scempi come quelli che lo scorso anno hanno causato ripetute alluvioni, nelle quali sono stati danneggiati numerosi immobili di famiglie che hanno acquistato un'abitazione con i risparmi di un'intera vita.
La stampa nazionale ha parlato di questo caso, ma in un paese in odore di scioglimento dell'amministrazione per le ripetute e gravi illegalità riguardanti proprio l'abusivismo edilizio, appare singolare che nessuna forza politica abbia espresso solidarietà per l'accaduto, almeno a riprova, oltre dell'estraneità al fatto in se stesso, della distanza dal degrado morale (più del degrado derivante dall'abusivismo edilizio) nel quale la cittadina di Ardea è stata condotta da anni di disastroso governo di centro-destra che ostinatamente continua ad essere considerato lontano dagli ambienti malavitosi.
Ci chiediamo perché, se un'amministrazione di centro-destra ha avuto il "coraggio" di sciogliere l'amministrazione comunale della limitrofa Nettuno per infiltrazioni mafiose, la stessa cosa non possa avvenire con il governo attuale di centro-sinistra anche per Ardea?
Partito della Rifondazione Comunista - Circolo di Ardea
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