Pomezia, Fiorucci: violata la privacy dei lavoratori, alcuni dei quali poi messi in mobilità. la Flai Cgil interviene: "Sarà solo un caso?"
"Ha dell'incredibile quanto è accaduta nello stabilimento Fiorucci di Pomezia: è stata violata la privacy dei lavoratori a loro insaputa". Lo dichiara Lina Nicolace, Segretario generale della Flai Cgil di Pomezia.
La vicenda trae origine nell'immediatezza dell'apertura della procedura di mobilità da parte aziendale. Ad alcuni lavoratori, inconsapevoli, era stato fatto l'estratto conto contributivo da una organizzazione sindacale confederale.
"Sono stati proprio i lavoratori a denunciare l'accaduto. Una organizzazione sindacale confederale ha fatto gli estratti conto dei lavoratori, senza che i lavoratori avessero firmato delega per il trattamento dei loro dati personali. Una palese violazione della legge sulla privacy" aggiunge la Nicolace. "L'lnps, tra L'altro, è intervenuta, riconoscendo che la procedura eseguita dal patronato deli sindacato confederale era illegittima, proprio perché mancava la delega dei lavoratori".
"Abbiamo denunciato agli enti competenti questa situazione e sono già partite le ispezioni da parte dell'Inps" ha dichiarato Lina Nicolace "e abbiamo avviato le azioni di tutela dei lavoratori che si sono trovati in questa situazione. C'è un problema di trasparenza e di rispetto delle leggi e questo deve essere molto chiaro anche per la Direzione Aziendale Fiorucci. Alcuni di questi lavoratori sono finiti in mobilità. Sarà stata una coincidenza?".
Si prefigura uno scandalo dunque, sul quale interviene anche Luca Battistini, Segretario generale della rlai Cgil Roma e Lazio: "Siamo di fronte ad un fatto di una gravità assoluta - afferma Battistini - qui il problema non è dell'organizzazione sindacale in sé, ma degli uomini che ne fanno parte e del sistema che si sta cercando di instaurare in questa azienda, la quale invece di avere corrette relazioni sindacali, sembra assecondare questo modo di fare. Non voglio fare dietrologia o avere retropensieri - aggiunge Battistini - ma una serie di accordi firmati a maggioranza, senza il consenso dei lavoratori ed ora questa vicenda, mi fanno pensare ad una strategia che tenta di colpire la Flai Cgil che ha sempre cercato accordi condivisi e soprattutto trasparenza nei rapporti.
Sarà un caso che la maggior parte dei lavoratori ai quali è stato fatto l'estratto conto siano iscritti alla FLAI da decenni? Voglio pensare di sì, ma intanto stiamo predisponendo tutte le azioni necessarie a tutelare i lavoratori e l'immagine della nostra Organizzazione".
Ma il sindacato manda anche un segnale alla direzione aziendale da parte della Segretaria della Flai di Pomezia, Nicolace: "Alla direzione aziendale Fiorucci dico solo che a forza di seminare vento si rischia raccogliere tempesta, per questo ci aspettiamo una presa di distanza da questa vicenda e il ripristino di corrette, quanto trasparenti, relazioni sindacali".
Pomezia, 3 luglio 2008
Ufficio Stampa Cgil Pomezia
per la Flai
Francesca Marrucci
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