26 febbraio 2010
EUFEMI PRIVATIZZA IL SERVIZIO TRIBUTI
Il 18 febbraio sotto la regia del Sindaco Eufemi è stato emanato il bando di gara “Per l’affidamento in concessione del servizio di accertamento e relativa riscossione ordinaria e coattiva dell’Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.), della Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani interni (Ta.R.S.U.), riscossione coattiva delle altre entrate tributarie, patrimoniali e delle sanzioni amministrative. Cioè a dire viene esternalizzato il servizio dei tributi del Comune. In relazione a ciò non possiamo che ripetere e gridare con forza che Ardea è recidiva in queste iniziative e che la vicenda ASER, con tutte le sue gravi implicazioni finanziarie arrecate a numerosi comuni, tra i quali quelli a noi contigui come Pomezia, Aprilia e Nettuno non è stata di alcun insegnamento al centrodestra che ha l’insano culto della espoliazione dei servizi pubblici
Tenuto conto, peraltro, che trattandosi di tasse cioè dei nostri soldi che dovrebbero servire per realizzare opere e servizi pubblici, non ci resta che ripetere e ribadire alla cittadinanza quanto avemmo a scrivere nei scorsi mesi in occasione dell’indirizzo in tal senso deliberato dal Consiglio comunale. Scrivemmo, appunto, in quella occasione che non comprendevamo come il Sindaco Eufemi poteva conciliare il suo atteggiamento di contrarietà alla vicenda ASER, solidarizzando con i sindaci dei citati comuni con l’emanazione del bando di gara per l’esternalizzazione del servizio di accertamento e riscossione dell’ICI e della TARSU, riproducendo così una nuova ASER per il Comune di ARDEA? Andando poi nello specifico del bando di gara, lo stesso è illegittimo nel punto in cui viene stabilità la misura dell’aggio al 20% (iva esclusa) sui maggiori incassi che il comune realizzerà a seguito dell’attività di accertamento ICI e TARSU e nella misura del 9% (iva esclusa) a seguito dell’attività di riscossione coattiva. Il TAR del Lazio, infatti, in un caso analogo e con una recente sentenza, ha accolto un ricorso avanzato dal Movimento per la difesa del cittadino relativamente alla parte riguardante l’ammontare del corrispettivo da corrispondere all’aggiudicatario della gara, escludendo che possa essere posto a base d’asta un aggio nella misura superiore al 9%. Non si vuole con questo fare un favore ai privati a spese dei cittadini? E’ sicuro, poi, Sindaco che essendo ARDEA socia dell’ASER possa stipulare una convenzione di servizi con altra società?
Sindaco che fine farà il personale attualmente in servizio all’Ufficio Tributi considerato che alla fine del 2003, il suo predecessore non rinnovando un analogo appalto venuto a scadenza, portò in aula un provvedimento, che venne approvato, di svolgere la gestione del servizio con i propri dipendenti e nei propri uffici ed a tale scopo fu anche bandito un concorso di assunzione di personale che ebbe poi luogo? Una domanda è, infine, d’obbligo nel programma triennale del fabbisogno del personale che dovrebbe essere annesso al bilancio 2010/12 questo personale che destinazione ha avuto, se n’è prevista la utilizzazione presso altri uffici o una malaugurata mobilità?
Franco Lo Reto – Portavoce del Partito Socialista Italiano
25 febbraio 2010
FULMINE A CIEL SERENO NELLA CASA DELLE LIBERTA'
Eufemi cambia in corsa un assessore nel tentativo estremo di colmare un profilo amministrativo privo di contenuti e soprattutto di numeri per una maggioranza che non c'e' più.
La sostituzione era nell'aria ed anticipa l' azzeramento della giunta richiesto a gran voce dal "commissario romano " della PDL inviato a registrare gli aventi diritto di appartenenza al Partito. In questo quadro Eufemi deve trovare la classica quadra nella logica dei pesi e contrappesi, operazione difficile se non impossibile per uno come lui, che sfugge a qualsiasi responsabilità con il procedere amministrativo nella completa autoarchia. Il primo effetto si è visto con il buon servito all'assessore Domenico Ferone, sostituito con Mario Polito e la " benedizione " del capogruppo della PDL Massimiliano Giordani " toccato " dalle note vicende giudiziarie per lo scandalo delle mazzette in comune. Lo stesso Giordani più volte in Consiglio Comunale prese solenne impegno alle dimissioni da capogruppo se il partito romano avesse riconosciuto i due neo Pidiellini Fanco e Tedesco. Conoscendo il piglio determinato del Giordani possiamo immaginare che sarà conseguente all'impegno preso davanti alla cittadinanza e rassegnerà le dimissioni. Un problema in più per Eufemi che deve far convivere i neo arruolati con gli stagionati destroidi trasversalmente legati a quei Piddini transfughi ed indagati.
I giochi sono aperti e con le regionali alle porte tutto può accadere, dal nostro punto di vista auspichiamo che tale scempio trovi fine il prima possibile e che l'affabulatore nettunense se ne torni a casa rapidamente.
Valtere Roviglioni IDV
COMITATO DI QUARTIERE CASTAGNOLA CASTAGNETTA
ASSEMBLEA STRAORDINARIA
Domenica 28 febbraio 2010 alle ore 17,00 presso il ristorante “il Falò” via Laurentina, km. 30,200, si terrà l’assemblea straordinaria del Comitato di Quartiere Castagnola – Castagnetta.
Odg: Saluto e dimissioni del Presidente, dr.ssa Elena Russo
Nomina a Presidente pro-tempore dell’ing. Nicola Pisani, attuale vice - presidente
Nomina a vice – presidente di Alessandra Romani.
Varie ed eventuali.
Free happy hour al bar del ristorante
PARTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA A NUOVA FLORIDA
27 FEBBRAIO 2010 ALLE ORE 10.00
AL RIST. " AL CENTRO VIA CAMPO SELVA 7
INCONTRO DEI CITTADINI
CON
L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE
LA SOC. L'IGIENE URBANA
PER LA PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA
DIFFERENZIATA NEL NOSTRO
QUARTIERE
E' L'OCCASIONE PER PORRE TUTTE LE DOMANDE......ED AVERE RISPOSTE CERTE
COMITATO DI QUARTIERE NUOVA FLORIDA
IL COMUNE DI ARDEA FA LA CONTA
Uno ,due ,tre… centro anziani,tocca a te!
L’ “intoppo” Amministrativo colpisce ancora
Quello che è accaduto,relativamente al Centro Anziani di Tor San Lorenzo,in occasione dell’elezione del nuovo presidente del Centro,non è altro che,purtroppo la risultanza di una “sindrome”,dai sintomi noti,ma ignorati.
E il primo sintomo ,proprio di questo Comune dall’Amministrazione disastrata,è la tendenza degli Amministratori, a non assumersi le proprie responsabilità ,quando davanti ad un cattivo funzionamento del sistema o ad un operato inefficiente,i risultati raggiunti non sono conformi a principi di trasparenza e democrazia.
E’ la storia di Ardea,dei suoi cittadini,del suo Comune,gestito infruttuosamente,sulla base di una sistematica ed esclusiva concentrazione su aspetti pratico-speculativi.
E che le sorti “sociali” di questi cittadini vadano a farsi friggere!
Quattro mesi di commissariamento dello stesso Centro anziani di cui sopra,da parte del dirigente dei Servizi Sociali (Avv . Cocozza), è una palese espressione di quanto la gestione di questi Centri sociali abbia raggiunto livelli di approssimazione inaccettabile.
Come già anticipato da precedenti notizie in merito,il diritto di voto nelle elezioni del Presidente del Centro Anziani,è stato arbitrariamente negato a chi ,pur avendo rinnovato nei modi e nei tempi regolari la propria iscrizione,è risultato non avente diritto.
Colpa di una distrazione di chi è preposto all’aggiornamento dell’elenco iscritti?
Qualcosa non va come dovrebbe nei sistemi informatici(semmai ci fossero,ovviamente)?
Certo è che la gestione e il funzionamento amministrativo del Centro Anziani è regolato dall’esistenza di uno Statuto alle cui regole niente e nessuno deve essere sottratto.
Convenuta e riconosciuta l’irregolarità del procedimento elettorale in questione(grazie anche alla collaborazione del giovane Assessore Massimiliano Gobbi,al quale vanno riconosciuti impegno e determinazione nel contrastare l’approssimazione della realtà organizzativa di questo Comune),la conclusione logica , coerente e auspicabile sarebbe stata quella di ritenere nulle le votazioni in questione,nonché di effettuare tutte le verifiche sulle relative irregolarità e,finalmente,stabilire un nuovo appuntamento elettorale.
Gli esclusi dalle elezioni sono decisi: ricorreranno al T.A.R. ,qualora non si procedesse all’annullamento delle elezioni avvenute.
Personalmente,come responsabile politico di un partito che basa la propria linea sulla REGOLARITA’ e la LEGALITA’,appoggio incondizionatamente la richiesta di annullamento del “suffragio”,ribadendo che,vista l’inattendibilità dell’elenco e del numero degli iscritti,gli stessi contributi ottenuti per il sostegno economico del Centro sociale in questione,può non essere corrispondente ai dati reali.
Esorto i responsabili amministrativi ad intervenire coerentemente con le proprie responsabilità amministrative e sociali.
La cittadinanza ha bisogno di constatare che esiste un impegno dell’Amministrazione ,in virtù di aspetti sociali finora troppo ignorati,a migliorare la qualità della propria vita e a risollevare la situazione sociale di questa comunità, ormai stanca di carenze che penalizzano persino i servizi sociali.
ALBERTO DELLI COLLI
CIRCOLO IDV ARDEA
Quello che è accaduto,relativamente al Centro Anziani di Tor San Lorenzo,in occasione dell’elezione del nuovo presidente del Centro,non è altro che,purtroppo la risultanza di una “sindrome”,dai sintomi noti,ma ignorati.
E il primo sintomo ,proprio di questo Comune dall’Amministrazione disastrata,è la tendenza degli Amministratori, a non assumersi le proprie responsabilità ,quando davanti ad un cattivo funzionamento del sistema o ad un operato inefficiente,i risultati raggiunti non sono conformi a principi di trasparenza e democrazia.
E’ la storia di Ardea,dei suoi cittadini,del suo Comune,gestito infruttuosamente,sulla base di una sistematica ed esclusiva concentrazione su aspetti pratico-speculativi.
E che le sorti “sociali” di questi cittadini vadano a farsi friggere!
Quattro mesi di commissariamento dello stesso Centro anziani di cui sopra,da parte del dirigente dei Servizi Sociali (Avv . Cocozza), è una palese espressione di quanto la gestione di questi Centri sociali abbia raggiunto livelli di approssimazione inaccettabile.
Come già anticipato da precedenti notizie in merito,il diritto di voto nelle elezioni del Presidente del Centro Anziani,è stato arbitrariamente negato a chi ,pur avendo rinnovato nei modi e nei tempi regolari la propria iscrizione,è risultato non avente diritto.
Colpa di una distrazione di chi è preposto all’aggiornamento dell’elenco iscritti?
Qualcosa non va come dovrebbe nei sistemi informatici(semmai ci fossero,ovviamente)?
Certo è che la gestione e il funzionamento amministrativo del Centro Anziani è regolato dall’esistenza di uno Statuto alle cui regole niente e nessuno deve essere sottratto.
Convenuta e riconosciuta l’irregolarità del procedimento elettorale in questione(grazie anche alla collaborazione del giovane Assessore Massimiliano Gobbi,al quale vanno riconosciuti impegno e determinazione nel contrastare l’approssimazione della realtà organizzativa di questo Comune),la conclusione logica , coerente e auspicabile sarebbe stata quella di ritenere nulle le votazioni in questione,nonché di effettuare tutte le verifiche sulle relative irregolarità e,finalmente,stabilire un nuovo appuntamento elettorale.
Gli esclusi dalle elezioni sono decisi: ricorreranno al T.A.R. ,qualora non si procedesse all’annullamento delle elezioni avvenute.
Personalmente,come responsabile politico di un partito che basa la propria linea sulla REGOLARITA’ e la LEGALITA’,appoggio incondizionatamente la richiesta di annullamento del “suffragio”,ribadendo che,vista l’inattendibilità dell’elenco e del numero degli iscritti,gli stessi contributi ottenuti per il sostegno economico del Centro sociale in questione,può non essere corrispondente ai dati reali.
Esorto i responsabili amministrativi ad intervenire coerentemente con le proprie responsabilità amministrative e sociali.
La cittadinanza ha bisogno di constatare che esiste un impegno dell’Amministrazione ,in virtù di aspetti sociali finora troppo ignorati,a migliorare la qualità della propria vita e a risollevare la situazione sociale di questa comunità, ormai stanca di carenze che penalizzano persino i servizi sociali.
ALBERTO DELLI COLLI
CIRCOLO IDV ARDEA
23 febbraio 2010
EUFEMI INCASSA L'ENNESIMA BRUTTA FIGURA
Sconfitto il Nettunense. Questa volta Eufemi ci lascia la coda, la volpe a forza di prendere e lasciare ha stancato anche i vertici del suo partito che lo hanno mollato. A tutto c'e' un limite dicevano nel Palazzo, reclutare a sinistra per scartare a destra ha lasciato perplessi i dirigenti romani che per un periodo, hanno pure "abbozzato", ma di fronte al malaffare e lo scandalo sulle presunte mazzette in comune, sono prontamente intervenuti, sollecitati anche dalle nuove posizioni del premier Berlusconi che annuncia misure restrittive per corrotti e corruttori.
Così i Consiglieri Luca Fanco e Nicola Tedesco con uno sponsor d'eccezione , il Sindaco di Roma Alemanno, riprendono il loro posto nella PDL, dopo una breve parentesi da voltagabbana, infatti nell'ultima tornata elettorale comunale avevano sostenuto candidato sindaco Mauro Giordani apparentati con Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, IDV e Margherita.
Ora Eufemi dovrà sfoderare l'arte della diplomazia e della dialettica per tenere insieme una "famiglia " allargata, composta anche di forze straniere, quei ex PD coinvolti nelle indagini giudiziarie che da Roma a gran voce si chiede l'allontanamento dalla giunta e dalla maggioranza, come a dire: gli indagati ? ognuno si tenga i suoi .
il webmaster
22 febbraio 2010
Celori regala calendari col duce, Soldà indignato
COMUNICATO STAMPA
Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti: "Il gesto del consigliere offende la dignità di tutti coloro che hanno patito la dittatura fascista"
Roma, 21 febbraio 2010 - "Gli anni passano, ma Celori sembra che sia rimasto nel passato. L'intera vicenda assume contorni ancora più inquietanti se pensiamo che ci troviamo nel bel mezzo di una campagna elettorale, e non vorrei che il candidato del Pdl alla regione Lazio con la sua trovata voglia procurarsi i voti di quella nicchia di persone che ancora ricordano il duce come un profeta per l'Italia".
Con queste dichiarazioni Roberto Soldà, commenta l'operato di Luigi Celori, consigliere regionale, che durante i suoi comizi elettorali ha provveduto a distribuire ai partecipanti un calendario che riporta l'effige di Benito Mussolini.Celori ha smentito il fatto, dichiarando che il calendario è stata una trovata dei suoi sostenitori per festeggiare il settantesimo compleanno della fondazione della città di Pomezia.
"Nel gesto - conclude l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - vedo gli estremi di reato per apologia del fascismo".
Ufficio Stampa Italia dei Diritti
Addetto Stampa
Daniele Cardarelli
TESTIMONIANZE ARDEATINE
DAL MUSEO ARACHEOLOGICO LUIGI PIGORINI DI ROMA
Vi sono reperti archeologici del nostro territorio che quasi nessuno conosce, perchè emigrate altrove, probabilmente per la mancanza di una sede museale in loco, ove esporli.
Fra i tanti - ad esmpio - un tesoro di asce e fibbie in bronzo, datate al VII secolo a.c., rinvenute negli anni 50 (raffigurate nell'allegato) ospitate al Museo Preistorico "Luigi Pigorini" di Roma.
Il 23 Febbraio, alle ore 18.00, nell'ambito delle manifestazioni previste dal programma culturale 2009-2010 "Manzù, L'Arte e il Territorio, Musei del Territorio" ve ne parleranno l'Archeologo Elisabetta Mangani e Giosuè Auletta.
Siete tutti cordialmente invitati!
Vi sono reperti archeologici del nostro territorio che quasi nessuno conosce, perchè emigrate altrove, probabilmente per la mancanza di una sede museale in loco, ove esporli.
Fra i tanti - ad esmpio - un tesoro di asce e fibbie in bronzo, datate al VII secolo a.c., rinvenute negli anni 50 (raffigurate nell'allegato) ospitate al Museo Preistorico "Luigi Pigorini" di Roma.
Il 23 Febbraio, alle ore 18.00, nell'ambito delle manifestazioni previste dal programma culturale 2009-2010 "Manzù, L'Arte e il Territorio, Musei del Territorio" ve ne parleranno l'Archeologo Elisabetta Mangani e Giosuè Auletta.
Siete tutti cordialmente invitati!
LA POLITICA DI EUFEMI DIVIDE PURE I CENTRI ANZIANI
Eletto tra le polemiche Francesco Amoroso presidente del centro anziani di Tor San Lorenzo. Le elezioni del nuovo presidente si sono svolte dopo quattro mesi di commissariamento da parte del dirigente dei servizi sociali Avv. Giovanni Cocozza a seguito di incomprensioni tra i componenti l'esecutivo. Oggi oltre sessanta anziani iscritti del centro non hanno potuto votare in quanto respinti alle urne. Alcuni soci non risultavano iscritti nei registri pur avendo consegnato la domanda di rinnovo di iscrizione al centro. Anomalia delle iscrizioni, che le domande presentate ad un incaricato del centro alcune sono state registrate altre no. Infatti in più casi alcuni coniugi iscrittisi contemporaneamente entrambi hanno ricevuto un tesserino che li presenta come soci, purtroppo uno ha potuto votare, l'altro no. Per evitare la una discussione al limite della rissa, lo stesso assessore accompagna alcuni soci ai quali era stato vietato di votare nella caserma dei carabinieri di Tor San Lorenzo. La nomina del presidente, del garante e dei consiglieri eletti dovrà essere ratificata dal dirigente. Qualora il dirigente dovesse ratificare gli eletti, gli esclusi sono pronti a rivolgersi al T.A.R. La gestione dei centri anziani oltre ai costi per l'amministrazione sono tanti i problemi che crea all'ufficio servizi sociali. Non c'è giorno che da qualche centro anziani non arrivano reclami per comportamenti tra soci, non corrispondenti allo statuto dei centri che il dirigente e l'assessore non deve dirimere. E il fatto del divieto di votazione ad alcuni soci è quello più grave. Non è escluso l'annullamento delle elezioni per essere ripeture un mese dopo quelle regionali
Luigi Centore
Luigi Centore
19 febbraio 2010
LE COSE DA FARE
Residenze Sanitarie Assistenziali, le cose da fare secondo Maruccio
L’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio: “Lo sforzo maggiore, nella prossima legislatura, sarà quello di aumentare i posti nelle RSA laziali, per eliminare le liste di attesa e assicurare a tutti l’assistenza di cui necessitano”
Roma – “Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono strutture residenziali extraospedaliere gestite da soggetti pubblici o privati e accreditate dalla Regione Lazio”, spiega l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Vincenzo Maruccio, che poi aggiunge: “I destinatari dei servizi sono persone adulte o anziane con diversi livelli di dipendenza per i quali non è necessario il ricovero ospedaliero, ma neppure è possibile la loro permanenza a casa: necessitano di interventi di riabilitazione funzionale o mentale, sono portatori di patologie stabilizzanti di natura fisica, psichica, sensoriale mista. Per queste persone le RSA offrono ospitalità permanente. Una realtà variegata, che nella nostra regione presenta numeri importanti: 6.000 utenti già ricoverati, circa 8.000 in lista di attesa, mediamente 3-5 anni, oltre 600 strutture fra RSA e socio-assistenziali, oltre 12.000 addetti in tutto. Trattandosi di servizi di natura sia sociale sia sanitaria, la ripartizione dei costi e delle competenze attualmente è sostenuta al 50% dalla quota sociale e al 50% da quella sanitaria. La quota sanitaria, indipendentemente dal reddito del paziente, è completamente a carico della Regione Lazio, mentre la quota sociale richiede un contributo da parte dell’utente, aiutato dai Comuni per i redditi inferiori a euro 13.000 ISEE. In concreto, il costo per le famiglie si aggira in una quota compresa fra 1.600 e 2.000 euro al mese, cifre non alla portata della maggior parte dei congiunti”.
“Dunque un problema serio che richiede numerosi interventi, primo fra tutti quello che tenda a creare equità reddituale – argomenta Maruccio, avanzando una serie di proposte concrete per sanare questa situazione –. Sarebbe opportuno, inoltre, che la Regione versasse i fondi relativi alla quota sanitaria direttamente alle strutture, senza passare per i Comuni, velocizzando l’iter ed evitando di gravare sulle famiglie, che si trovano spesso ad anticipare dei capitali. Sarebbe poi necessaria una maggiore flessibilità nella ripartizione delle quote di spesa tra aspetto sociale e sanitario, valutandolo caso per caso a seconda dei problemi reali dei pazienti: un meccanismo che farebbe subito risparmiare il 30% della spesa pubblica, con maggiore vantaggio per le famiglie. Infine, si dovrà puntare su corsi di qualificazione per il personale, con l’obiettivo di creare occupazione e migliorare l’offerta sociale. Ovviamente lo sforzo maggiore, nella prossima legislatura, sarà quello di aumentare i posti nelle RSA della regione, per eliminare le liste di attesa e assicurare a tutti l’assistenza di cui necessitano”
L’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio: “Lo sforzo maggiore, nella prossima legislatura, sarà quello di aumentare i posti nelle RSA laziali, per eliminare le liste di attesa e assicurare a tutti l’assistenza di cui necessitano”
Roma – “Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono strutture residenziali extraospedaliere gestite da soggetti pubblici o privati e accreditate dalla Regione Lazio”, spiega l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Vincenzo Maruccio, che poi aggiunge: “I destinatari dei servizi sono persone adulte o anziane con diversi livelli di dipendenza per i quali non è necessario il ricovero ospedaliero, ma neppure è possibile la loro permanenza a casa: necessitano di interventi di riabilitazione funzionale o mentale, sono portatori di patologie stabilizzanti di natura fisica, psichica, sensoriale mista. Per queste persone le RSA offrono ospitalità permanente. Una realtà variegata, che nella nostra regione presenta numeri importanti: 6.000 utenti già ricoverati, circa 8.000 in lista di attesa, mediamente 3-5 anni, oltre 600 strutture fra RSA e socio-assistenziali, oltre 12.000 addetti in tutto. Trattandosi di servizi di natura sia sociale sia sanitaria, la ripartizione dei costi e delle competenze attualmente è sostenuta al 50% dalla quota sociale e al 50% da quella sanitaria. La quota sanitaria, indipendentemente dal reddito del paziente, è completamente a carico della Regione Lazio, mentre la quota sociale richiede un contributo da parte dell’utente, aiutato dai Comuni per i redditi inferiori a euro 13.000 ISEE. In concreto, il costo per le famiglie si aggira in una quota compresa fra 1.600 e 2.000 euro al mese, cifre non alla portata della maggior parte dei congiunti”.
“Dunque un problema serio che richiede numerosi interventi, primo fra tutti quello che tenda a creare equità reddituale – argomenta Maruccio, avanzando una serie di proposte concrete per sanare questa situazione –. Sarebbe opportuno, inoltre, che la Regione versasse i fondi relativi alla quota sanitaria direttamente alle strutture, senza passare per i Comuni, velocizzando l’iter ed evitando di gravare sulle famiglie, che si trovano spesso ad anticipare dei capitali. Sarebbe poi necessaria una maggiore flessibilità nella ripartizione delle quote di spesa tra aspetto sociale e sanitario, valutandolo caso per caso a seconda dei problemi reali dei pazienti: un meccanismo che farebbe subito risparmiare il 30% della spesa pubblica, con maggiore vantaggio per le famiglie. Infine, si dovrà puntare su corsi di qualificazione per il personale, con l’obiettivo di creare occupazione e migliorare l’offerta sociale. Ovviamente lo sforzo maggiore, nella prossima legislatura, sarà quello di aumentare i posti nelle RSA della regione, per eliminare le liste di attesa e assicurare a tutti l’assistenza di cui necessitano”
ACQUA AD ARDEA - LA STANGATA
Un articolo scritto da un cittadino di Pomezia e pubblicato sull’ultimo numero del Pontino ci ha spinto a fare un paragone sul costo dell’acqua nelle due città e abbiamo scoperto che ………..
A Pomezia esiste il concetto di consumo minimo convenuto annuo; praticamente alla stipula del contratto si dichiara un numero minimo di metri/cubi (mc) di consumo annuo; questi mc saranno comunque pagati, a prezzi di tariffa agevolata, anche se non consumati.
Questo sistema è molto equo perché tiene conto dei diversi consumi al variare del numero di componenti il nucleo familiare. Le tariffe applicate a Pomezia sono: €0,220/mc sino a 90mc anno, €0,312/mc da 90 sino al minimo convenuto, €0,383mc per eccedenze sino a una volta e mezzo il minimo convenuto e €0.604/mc per eccedenze ulteriori.
Ad Ardea questo sistema non esiste, la nuova tariffazione, approvata dalla Giunta Comunale in data 19/03/08, prevede: una tariffa agevolata di €0,16266 sino a 92mc annui e una tariffa base di €0,52396 da 93 sino a 144mc, e poi , €0,83953 da 145 a 216, €1,70681 da 217 a 288 e €3,34391 oltre 289.
Supponiamo ora un consumo medio procapite di 70mc annui, probabilmente conservativo stante la tipologia abitativa a villette del nostro territorio, e facciamo i calcoli per un nucleo familiare di 2 persone con 140mc anno e per uno di 5con 350mc anno:
Applicando le tariffe sopra riportate, vi risparmiamo i conti, vediamo che a Pomezia, supponendo di dichiarare tutto come minimo convenuto, si pagano rispettivamente €35,40 e €100,92, ad Ardea si pagano invece €40,11 e €432,86.
Una famiglia di 5 persone ad Ardea paga oltre il quadruplo di una analoga a Pomezia !!!!!!!!!!!!!!
Dal punto di vista della coesione sociale e della morale questa realtà è inaccettabile perché iniqua, si grava sulle famiglie più numerose che spesso sono le più bisognose.
Da un punto di vista contabile, stante che le due Concessionarie, Edison a Pomezia e Idrica ad Ardea, hanno sicuramente costi di approvvigionamento simili se non eguali ci domandiamo:
• è la Edison che fa beneficienza o la Idrica che lucra in modo abnorme ??
• con quale criterio sono state accettate queste tariffe fuori mercato sino a €3,34391mc ?? dall’indagine effettuata ci risulta che le tariffe massime in Italia difficilmente superano €1,50mc e forse nemmeno dove l’acqua è distribuita dalla mafia si arriva a €3,34391mc ………
Come cittadini ci aspettiamo che da parte dell’Amministrazione, in particolare dal Sindaco Eufemi, si senta il dovere di una pubblica presa di posizione su questa situazione e che ci si attivi per porvi rimedio al più presto.
Sinistra Ecologia Libertà - Ardea
A Pomezia esiste il concetto di consumo minimo convenuto annuo; praticamente alla stipula del contratto si dichiara un numero minimo di metri/cubi (mc) di consumo annuo; questi mc saranno comunque pagati, a prezzi di tariffa agevolata, anche se non consumati.
Questo sistema è molto equo perché tiene conto dei diversi consumi al variare del numero di componenti il nucleo familiare. Le tariffe applicate a Pomezia sono: €0,220/mc sino a 90mc anno, €0,312/mc da 90 sino al minimo convenuto, €0,383mc per eccedenze sino a una volta e mezzo il minimo convenuto e €0.604/mc per eccedenze ulteriori.
Ad Ardea questo sistema non esiste, la nuova tariffazione, approvata dalla Giunta Comunale in data 19/03/08, prevede: una tariffa agevolata di €0,16266 sino a 92mc annui e una tariffa base di €0,52396 da 93 sino a 144mc, e poi , €0,83953 da 145 a 216, €1,70681 da 217 a 288 e €3,34391 oltre 289.
Supponiamo ora un consumo medio procapite di 70mc annui, probabilmente conservativo stante la tipologia abitativa a villette del nostro territorio, e facciamo i calcoli per un nucleo familiare di 2 persone con 140mc anno e per uno di 5con 350mc anno:
Applicando le tariffe sopra riportate, vi risparmiamo i conti, vediamo che a Pomezia, supponendo di dichiarare tutto come minimo convenuto, si pagano rispettivamente €35,40 e €100,92, ad Ardea si pagano invece €40,11 e €432,86.
Una famiglia di 5 persone ad Ardea paga oltre il quadruplo di una analoga a Pomezia !!!!!!!!!!!!!!
Dal punto di vista della coesione sociale e della morale questa realtà è inaccettabile perché iniqua, si grava sulle famiglie più numerose che spesso sono le più bisognose.
Da un punto di vista contabile, stante che le due Concessionarie, Edison a Pomezia e Idrica ad Ardea, hanno sicuramente costi di approvvigionamento simili se non eguali ci domandiamo:
• è la Edison che fa beneficienza o la Idrica che lucra in modo abnorme ??
• con quale criterio sono state accettate queste tariffe fuori mercato sino a €3,34391mc ?? dall’indagine effettuata ci risulta che le tariffe massime in Italia difficilmente superano €1,50mc e forse nemmeno dove l’acqua è distribuita dalla mafia si arriva a €3,34391mc ………
Come cittadini ci aspettiamo che da parte dell’Amministrazione, in particolare dal Sindaco Eufemi, si senta il dovere di una pubblica presa di posizione su questa situazione e che ci si attivi per porvi rimedio al più presto.
Sinistra Ecologia Libertà - Ardea
CON IL POPOLO VIOLA A DIFESA DELLA LIBERTA’
Dal 4 febbraio il Popolo Viola è davanti a Montecitorio con un presidio fisso, notte e giorno, a tutela della democrazia. E’ uno straordinario atto di passione il loro, cui va riconosciuto l’onore delle armi. Oggi ci siamo uniti a loro per testimoniare la nostra ammirazione ed il nostro sostegno alle loro battaglie, ma anche per dare un segnale forte e deciso di convergenza di passione e di idee dei parlamentari di Italia dei Valori alle istanze del popolo viola. Dentro il Parlamento, ogni giorno, in Aula e nelle commissioni, ci battiamo per gli stessi obiettivi perché questo Paese è in emergenza.Oggi, più che mai, è il momento di stringerci tutti insieme, società civile, parlamento, istituzioni, sindacati, liberi cittadini perché tutti i nodi stanno venendo al pettine ed il presidente del Consiglio Berlusconi sta affilando le sue armi per annegare la verità, per ricacciarla nel fondo melmoso e fangoso dell’ingiustizia.La magistratura, grazie al prezioso ed indispensabile strumento delle intercettazioni, sta facendo luce su quella odiosa e schifosa cricca di affari che ha riso e speculato sulle 300 vittime del terremoto dell’Aquila. Oggi c’era anche una rappresentanza di aquilani in piazza, insieme al popolo viola, e ci siamo stretti idealmente anche intorno a loro, ma nel silenzio, senza clamore o bandiere, perché il silenzio è la prima forma di rispetto che dobbiamo ad una città martoriata, derisa, vilipesa, umiliata e sbeffeggiata da potenti e affaristi senza scrupoli.Ora, più che mai, è tempo di stringerci tutti insieme perché il presidente del Consiglio proprio oggi che il sistema gelatinoso politico-affaristico sta venendo fuori, rilancia il decreto sulle intercettazioni per eliminarle definitivamente, perché chi ha fatto affari, chi ha speculato, chi sapeva ed è rimasto a guardare, possa continuare a farlo indisturbato. Perché nessun magistrato osi più fare indagini per scoprire chi ha truffato, mentito o rubato.Ora, più che mai, è tempo di stringerci tutti insieme perché la libertà di informazione sta scomparendo. Oggi che il popolo della rete urla per spezzare il silenzio e l’omertà di un’informazione compiacente e compiaciuta, il presidente del Consiglio emana un nuovo editto, con il quale stabilisce che, sulle televisioni di stato, quella pagata con i soldi dei cittadini, i soliti noti potranno parlare di politica tutte le volte che vorranno, tranne che in campagna elettorale.Per tutte queste ragioni, oggi, siamo usciti dall’aula del Parlamento, dove abbiamo riportato una doppia vittoria grazie alla nostra pressione ostruzionistica - l’eliminazione di protezione civile spa e dello scudo giudiziario per i commissari – per dare un segnale tangibile che tra dentro e fuori, tra il palazzo e la piazza, c’è un legame forte, da rinsaldare ogni giorno di più.
di Massimo Donati IDV
Litorale laziale:crescita e sviluppo.Ora potenziamo il turismo
Scritto da Vincenzo Maruccio
La costa laziale gode di buona salute e questa è una notizia che fa piacere. Dal Rapporto 2010 presentato ieri da Litorale spa emergono dati positivi per residenti (+11%), edilizia e occupazione. Anche arrivi e presenze turistiche aumentano (+24% e +19%) con 1,2 milioni di visitatori solo nel 2007 e 700 mila presenze in visita ogni anno presso i luoghi di cultura.Bene ha fatto dunque la Regione Lazio ad approvare lo scorso ottobre il Fondo straordinario per lo sviluppo economico locale del litorale destinato a 22 comuni costieri più 2 isolani con uno stanziamento di 55 milioni di euro entro il 2011. Soldi da utilizzare per migliorare le infrastrutture, il sistema della mobilità e il recupero delle aree degradate. L’offerta turistica del litorale deve infatti adeguarsi alle sue straordinarie potenzialità, soprattutto nel comparto strategico della nautica. Ma molto si può fare anche stimolando le attività sul territorio: da accordi con musei e teatri cittadini a bandi pubblici rivolti in via prioritaria a imprese di giovani (requisito: età media 35 anni) per finanziare nuovi progetti a tema. Nel Lazio serve infatti un turismo del “fare” con una spinta sempre più marcata verso il futuro, per crescere in una Regione contraddistinta da dinamismo, capacità innovative e un mercato del lavoro realmente riformato.
17 febbraio 2010
LA PRO LOCO A CONVEGNO
Invito al convegno “Salviamo il nostro Litorale”-
Proposte ed iniziative - La Pro Loco di Tor San Lorenzo informa che venerdì 19 febbraio 2010, presso il “Centro Anziani Martiri di Nassirya” sito in via dei Tassi 18b, Tor San Lorenzo dalle ore 10,30 avrà luogo l’incontro.
Sono stati invitati a partecipare il Sindaco di Ardea, il Comandante della Capitaneria di Porto, l'Assessore All'Ambiente, l'assessore ai lavori pubblici, l'assessore alla cultura, l'assessore alle Attività Produttive e Commercio, i Consiglieri, i Presidenti dei Commercianti, del Sib, Del Consorzio Mare di Roma e della Pro Loco di Ardea, il presidente del Comitato di quartiere Nuova California e quella di Nuova Florida, gli operatori turistico/balneare, le forze politiche ed i cittadini tutti. E’ previsto il coordinamento dei giornalisti Matricardi Roberto e Luigi Centore. Verranno rigorosamente trattati i seguenti argomenti:demolizioni dell'abusivo e riqualificazione; parcheggi, viabilità ed accessi alla spiaggia; apertura alle visite della TORRE e del parco naturale che la circonda;regolamentazione dei venditori ambulanti e vivibilità notturna del litorale.
Ardea, 17 febbraio 2019.
Il presidente Biondi Alessandro
16 febbraio 2010
ERA UN PADRE COME LEI, PRESIDENTE, SOLO MENO FORTUNATO
Da Amnesty international sez. italiana
Dalla scrittrice albanese Elvira Dones riceviamo questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle ragazze albanesi". Durante il recente incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".
"Egregio Signor Presidente del Consiglio,
le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."
Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.
Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.
Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.
In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.
* Elvira Dones, scrittrice-giornalista.
Nata a Durazzo nel 1960, si è laureata in Lettere albanesi e inglesi all?Università di Tirana. Emigrata dal suo Paese prima della caduta del Muro di Berlino, dal 1988 al 2004 ha vissuto e lavorato in Svizzera. Attualmente risiede negli Stati Uniti, dove alla narrativa alterna il lavoro di giornalista e sceneggiatrice.
RESISTENTI ANCHE ALLA CRISI
Difesa del territorio, della biodiversità e della salubrità dei prodotti sono le caratteristiche del lavoro delle donne in agricoltura
di Tiziana Bartolini
È Presidente Nazionale di 'Donne in Campo' dal 2007, l’Associazione delle donne della CIA (Confederazione italiana agricoltori), è anche alla guida di un’azienda zootecnica e ogni anno sono circa 1200 i bambini che vanno in visita con il progetto "Scuola in fattoria". Intervistiamo Mara Longhin in vista della Conferenza nazionale che si tiene a Roma il 9 febbraio.
Quali sono state le finalità per cui è nata 'Donne in Campo' e quali quelle attuali?
Come ci ricorda il Parlamento Europeo con una Risoluzione del 12 marzo 2008 sulla situazione delle donne nelle zone rurali dell'Unione europea, “l’integrazione della dimensione di genere nel settore rurale costituisce una strategia chiave non soltanto per promuovere l’uguaglianza tra donne e uomini bensì anche per la crescita economica e lo sviluppo rurale sostenibile”. La stessa Risoluzione invita gli Stati membri a “promuovere l’imprenditorialità femminile, a sostenere le reti imprenditoriali di donne, ad assistere/formare modelli o alleanze di imprenditrici e ad ideare iniziative miranti a migliorare lo spirito imprenditoriale, le abilità e le capacità delle donne nelle zone rurali e favorirne l’inserimento negli organi direttivi di imprese e associazioni”. L’Associazione Donne in Campo da anni opera in tal senso anticipando essenzialmente tali indicazioni, ma anche per adeguare la legislazione nazionale ed europea ai principi delle pari opportunità tra donne e uomini, migliorare la professionalità delle imprenditrici e contribuire allo sviluppo delle loro imprese ed alla sicurezza del loro lavoro. Altre finalità sono quelle di operare una efficace azione di formazione, informazione, divulgazione ed assistenza tecnica oltre a rappresentare le istanze delle donne dell’agricoltura a tutti i livelli di partecipazione democratica e molto altro ancora.
L'agricoltura in Italia, oggi, è un comparto sufficientemente remunerativo?
L’agricoltura oggi soffre una crisi profonda. Gli imprenditori agricoli sono stretti da costi opprimenti e da un crollo dei prezzi praticati sui campi e con redditi in caduta libera (meno 25,3% negli ultimi dodici mesi). La legge Finanziaria non ha dato alcuna risposta su questi problemi e il 2010 rischia di trasformarsi in una nuova debacle per le imprese. L’Associazione Donne in Campo, a fianco della Confederazione Italiana Agricoltori, è fortemente mobilitata su questi temi.
Se non si interviene da subito con misure incisive e coraggiose con nuove e propulsive politiche, infatti, c’è il fondato pericolo che migliaia di aziende agricole siano costrette a chiudere. L’anno scorso hanno cessato l’attività più di 30mila. Le imprese femminili, inoltre, sebbene dai dati Unioncamere si configurino come maggiormente resistenti alla crisi, sono imprese di dimensioni minori e hanno quindi bisogno di maggior sostegno, dal credito a diverse forme di incentivo.
L’Associazione Donne in Campo ritiene che il sostegno e il rilancio delle aziende agricole femminili sul territorio italiano sia un elemento fondamentale dello sviluppo economico del Paese. Per questa ragione la nostra mobilitazione proseguirà a fianco della CIA perché arrivino risposte valide dalle istituzioni che non possono ignorare ulteriormente la gravità della situazione.
Le donne nell'agricoltura, in Italia, possono fare la differenza?
Quello agricolo è uno dei settori produttivi dove il tasso di femminilizzazione è più alto. Circa il 30% per cento delle imprese agricole, infatti, è a conduzione femminile.
L’ingresso delle donne da protagoniste nel mondo agricolo ha portato con sé una serie di fenomeni positivi. L’arte dell’accoglienza, della trasformazione dei prodotti, ed altre attività che hanno sempre fatto parte della vita quotidiana delle donne rurali, sono diventate fattori di impresa, utili ad integrare i redditi agricoli.
Le imprenditrici manifestano poi un forte impulso a far entrare in azienda la società con l’agriturismo, le fattorie sociali, la scuola in fattoria, e ad entrare loro stesse nella società con la vendita diretta, l’organizzazione di mercati nelle città, l’internazionalizzazione delle aziende.
Ultimo elemento, ma non in ordine di importanza, è la propensione alla difesa del territorio, della biodiversità e della salubrità dei prodotti dimostrata, tra l’altro, dai numeri delle aziende femminili tradizionalmente presenti nel comparto biologico e dell’impegno dimostrato nella qualità del processo produttivo.
Anche qui l’impegno delle donne in agricoltura ha anticipato aspetti considerati strategici dall’Unione Europea.
Quali sono provvedimenti governativi di cui le donne avrebbero bisogno nell'immediato e quali nel lungo periodo?
Innanzitutto il ripristino di un Fondo nazionale per l’avvio, lo sviluppo ed il consolidamento delle imprese femminili. Altrettanto urgenti sono gli interventi per facilitare l’accesso al credito, per la costruzione di forme di integrazione, formazione, innovazione, ricerca ed internazionalizzazione delle imprese.
E’ necessario anche favorire la commercializzazione del prodotto agricolo cercando di diminuire la forbice che si rileva tra il prezzo sui campi e il prezzo finale del prodotto per raggiungere un prezzo equo per i produttori agricoli. Poi, riguardo la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, in tema di sostituzione per le lavoratrici autonome, sono necessarie regole certe e semplificate e l’introduzione di adeguati incentivi di natura fiscale e contributiva mirati a favorire l’utilizzo di servizi di sostituzione da parte delle imprenditrici.
Infine, in termini generali, è necessario un nuovo Welfare. E' indispensabile infatti rafforzare i servizi per l’infanzia e per gli anziani non autosufficienti e i disabili come pilastro su cui poggiare le libere scelte delle donne, siano esse lavoratrici dipendenti, che, e a maggior ragione, imprenditrici.
da http://www.noidonne.org/
(15 febbraio 2010)
15 febbraio 2010
DAL SITO UFFICIALE DEL COMUNE DI ARDEA
Forse si è reso conto che una opposizione esiste. Certo, Eufemi non è mai tenero con chi lo contraddice e magari lo chiama a responsabilità che abilmente addebita di volta in volta a dirigenti assessori o sprovveduti Consiglieri Comunali.
Questa volta Eufemi stizzito rimarca il mio stato di ex, come se la politica fosse solo cariche istituzionali e dimentico che tra poco anche lui sarà un ex, di cui i cittadini di Ardea non sentiranno certo la mancanza.
Per quanto riguarda le spese legali, Eufemi dimentica le centinaia di migliaia di Euro pagati al famoso consulente legale il Dott. Pascone, ultimamente coinvolto nelle vicende giudiziarie per evasione fiscale ed impianti sportivi nel comune di Pomezia. Se nel novembre del 2006, Eufemi avesse informato il Consiglio Comunale dell'ingiunzione di pagamento da parte della Spe s.r.l., il Comune di Ardea forse avrebbe ancora nelle casse gli 11 milioni di euro pignorati, risparmiato le laute parcelle per avvocati, ed Eufemi ci poteva evitare lo spettacolo della sceneggiata dell'incatenamento presso la Concessionaria finito in un flop.
Un avviso di garanzia non è una condanna, i personaggi coinvolti godono della presunzione di innocenza, ma le carte dei giudici parlano chiaro........per coerenza istituzionale evitiamo di pubblicare gli atti giudiziari su questo sito. Eufemi risponda pubblicamente del suo operato politico ed ammnistrativo, una città intera da 6 anni aspetta risposte
Valtere Roviglioni IDV
Venerdi, 12.02.2010
IL SINDACO EUFEMI REPLICA A ROVIGLIONI
Non perde l'occasione di star zitto l'ex consigliere Roviglioni, non a caso ex. La Maggioranza è ampia e compatta: entro febbraio il Consiglio Comunale affronterà temi importanti come la metanizzazione del territorio e si impegnerà ulteriormente per le opere pubbliche da finanziare esclusivamente con risorse comunali. Noto che il signor Roviglioni riprende fiato ogni qualvolta il Comune è oggetto di inchieste delle quali lui è particolarmente esperto, considerata l’abitudine maniacale che ha sempre avuto nell'inoltrare denunce che contro tutto e contro tutti anziché fare politica". E' la replica del Sindaco Carlo Eufemi alle dichiarazioni dell’esponente dell’Idv Valtere Roviglioni apparse su alcuni organi di stampa in questi giorni.
“L’unica cosa che è riuscito a fare Roviglioni – prosegue il Sindaco – è stata quella di far sborsare al Comune ingenti somme per la restituzione delle spese legali ad amministratori e dipendenti che dopo anni di calvario si sono visti assolti dalla giustizia. Rifletta prima di parlare di Amministrazione travolta da scandali. Le indagini è giusto che si facciano e bene fa la Magistratura a farle, ma un avviso di garanzia è un avviso di garanzia, non una condanna, e fino a che non ci sia prova provata è diritto di ogni indagato dimostrare l’estraneità ai fatti ed è dovere di ogni cittadino di presumerne l’innocenza. Tutto il resto è strumentalizzazione politica che fa male alle Istituzioni e alla stesse Autorità Giudiziarie che hanno il diritto di lavorare senza che ci siano interferenze e amplificazioni”.
“Rispetto alle spese dello staff del Sindaco – conclude Eufemi – non c’è nessun aumento di personale presunto, guardi piuttosto i Comuni politicamente a lui vicini quanto spreco vero hanno per dirigenti, consulenti, staff e quant’altro; i giornali hanno già avuto modo di occuparsene ampiamente e Ardea è risultato il Comune più sobrio di tutti. Inoltre, pensi al suo di partito perché posso assicurare che il Pdl è in buona salute e gli elettori lo dimostreranno sostenendo e facendo vincere la Polverini”.
da http://www.comune.ardea.rm.it/
ENNESIMO INCIDENTE SU VIA PRATICA DI MARE
Ennesimo incidente questa mattina intorno alle 11,00 su via Pratica di Mare all'altezza di largo Udine. Questa notte è finita fuori strada una Renault 5 abbandonata nella scarpata dal conducente che non ha riportato ferite, al momento dell'incidente di oggi era ancora nel fosso. Questa mattina invece, nel grave incidente, coinvolte tre autovetture una Smart, Pegeout, Panda. L'ennesimo incidente causato dal manto stradale liscio e pieno di olio, è sicuramente la causa degli incidenti. Oggi sul posto è stato necessario l'intervento dell'eliambulanza e di tre autoambulanze, trasportata con l'elicottero una donna in gravissime condizioni, gli altri feriti abbastanza gravemente e sono stati trasportati alla vicina clinica Sant'Anna di Pomezia. Sul posto vigili urbani e polizia stradale. A dare l'allarme ed a soccorrere per primi gli incidentati due finanzieri del gruppo di Ostia (nella foto) Gennaro C. e Alberto D residenti a Nuova Florida, a loro si deve il pronto intervento delle unità sanitarie che con il loro rapido intervento hanno salvato la vita alla persona più malconcia. Per dovere di cronaca va ricordato come Rita Serino, presidente del comitato di quartiere Nuova Florida, ha più volte segnalato al sindaco la pericolosità di quel tratto di strada, l'ultima lettera risale alla settimana scorsa, il presidente chiedeva i guardarail a lato strada e una più consistente segnaletica. Il traffico è rimasto bloccato per pochi minuti ma le code delle automobili superavano i tre Km. Purtroppo, il manto stradale realizzato dall'ufficio ambiente fu fatto rifare in quanto era stato realizzato non a regola d'arte, ora gli accertamenti sono per constatare se il materiale adoperato per la pavimentazione è quello previsto per una strada trafficata e di scorrimento. Lo stesso comitato di quartiere si costituirà come ha detto il presidente parte civile, chiedendo alla Magistratura di accertare le cause dei continui incidenti. Giorni addietro un ragazzo a bordo della sua Y10 è finito fuori strada (nella foto) di Pomezia vivo per miracolo e per le cure mediche ricevute presso la clinica. Ironia della sorte proprio questa mattina fino a pochi minuti prima dell'incidente in quel tratto vi era stato istituito un posto di blocco da parte della Polizia Municipale. Sarebbe opportuno che le manutenzioni stradali venissero assegnate ai lavori pubblici e non all'ufficio ambiente che certo se pur ha dei valenti tecnici forse non sono esperti di strade. I misteri della spartitocrazia.
Luigi Centore
14 febbraio 2010
12 febbraio 2010
SOLDA' PREOCCUPATO PER LA POSSIBILE PRIVATIZZAZIONE DELL' ACEA
Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti: "Possibili manovre politiche dietro le quinte"
Roma, 12 Febbraio 2010 - "Sono preoccupato per le possibili manovre politiche che si nasconderebbero dietro una improvvisa accelerazione del processo di privatizzazione dell'Acea". Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti Roberto Soldà esprime perplessità in merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Alemanno circa la parziale privatizzazione dell'Acea. La vendita a privati del 20% della società che gestisce la distribuzione dell'acqua nella capitale in ottemperanza al decreto Ronchi, è stata al centro di una infiammata seduta del consiglio comunale, con vibranti proteste dai banchi dell'opposizione. Il decreto legge recante il nome del ministro per le Politiche Europee Andrea Ronchi prevede infatti che la partecipazione pubblica nelle società di gestione del servizio idrico scenda al trenta percento entro il 2015.
Per il vicepresidente del movimento a difesa del cittadino fondato da Antonello De Pierro, un eventuale riassetto societario dell'Acea "non può prescindere da una seria riflessione che coinvolga tutte le parti sociali interessate. L'azienda è un patrimonio della collettività fatta di risorse umane e professionalità importanti e che - conclude Soldà - non può essere svenduta in nome di politiche di lobby".
Ufficio Stampa Italia dei Diritti
COMUNICATO STAMPA
Ardea 12/02/10 - SEL, PRC, PSI
La piaga dei terreni di proprietà pubblica oggetto di contenzioso con i “furbetti” più o meno noti della nostra città è sempre stata all’attenzione delle forze di Sinistra di Ardea e oggetto di varie iniziative per sollecitare l’opinione pubblica e l’Amministrazione su questo malcostume.Tra le tante ricordiamo la manifestazione organizzata nel Giugno 2009 a Nuova Florida con occupazione simbolica di uno dei terreni oggetto del contenzioso per rivendicarne pubblicamente e simbolicamente la proprietà a nome di tutti i cittadini.
La sentenza di primo grado del Tribunale di Velletri, che riconosce l’appropriazione indebita di “100 ettari” di terreno e ne sancisce la proprietà Comunale, non può che farci grande piacere.
Dobbiamo però mantenere alta la guardia in quanto abbiamo vinta, seppur fondamentale, la prima battaglia e la guerra è ancora lunga.
Invitiamo pertanto l’ Amministrazione Comunale, al di là dei soliti proclami di vittoria, ad impegnarsi con ancora maggiore “grinta” nelle future battaglie e guerre per ricondurre alla collettività quanto indebitamente sottratto sia in terreni che in denaro.
Sinistre Ecologia Libertà, Partito Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano - Ardea
11 febbraio 2010
QUELLO CHE FAREMO CONTRO L'USURA
Scritto da Vincenzo Maruccio
I commercianti del Lazio si rivolgono agli usurai, segnale evidente della difficoltà sempre maggiore di far quadrare i conti a fine mese. Ma l'usura, purtroppo, non è un fenomeno diffuso solo al livello delle imprese, perché ci sarebbero anche 70 mila famiglie nel Lazio che correrebbero lo stesso rischio a causa della stretta creditizia delle banche e dei bilanci familiari sempre più in rosso. Come emerge dal rapporto di «Sos Impresa Lazio», l'associazione nata alcuni anni fa proprio per opporsi al racket e alla criminalità organizzata, un terzo dei commercianti attivi nel Lazio, pari a 26 mila titolari di negozi avrebbe avuto negli ultimi anni rapporti con il mercato del credito «a nero» del denaro. L'usura si starebbe estendendo anche ad artigiani, professionisti, dipendenti pubblici e pensionati. Per un giro d'affari, solo per il commercio, stimato in non meno di 2,3 miliardi di euro tra interessi pagati ed altre utilità. E’ per questa ragione che occorre una revisione della legge regionale contro l’usura.Occorre innanzitutto introdurre nella legge regionale una “Rete Regionale di Sportelli Anti-usura” in grado di sostenere progetti volti a favorire uno sviluppo economico e sociale libero da condizionamenti illegali. Occorre infatti prevenire il fenomeno dell’usura anche attraverso l’ascolto dei soggetti a rischio, dei fenomeni di “sovra indebitamento” ad alto rischio usura e sviluppare nel cittadino il concetto di “buon uso del denaro”. Insomma, occorre innanzitutto incentivare e sostenere azioni di prevenzione del fenomeno dell’usura.
Successivamente sarà necessario mettere in campo programmi di attività volti a contrastare l’illegalità e a sostenere concretamente i soggetti usurati o potenziali vittime del reato di usura, attraverso processo volti all’integrazione e al reinserimento sociale .
IL METANO A CHI DA UNA MANO ?
Le bugie sfrecciano, i galoppini corrono. E' campagna elettorale, le regionali sono alle porte, tra circa 40 giorni i cittadini del Lazio saranno chiamati al voto per il nuovo Presidente e il Consiglio Regionale.
Nel territorio i vari referenti cominciano i tour per la raccolta del consenso che andrebbe ricercato su temi che riguardano programmi regionali: sanità, trasporti,scuole,servizi sociali. Il centro destra ad Ardea non rinnova mai, così nei quartieri, i galoppini cercano di attrarre voti con le solite promesse di servizi locali. E' una storia che si ripete negli anni, la cultura del voto per una strada asfaltata, un posto di lavoro peraltro precario e sottopagato, la tolleranza per un piccolo abuso edilizio che non sarà mai sanato, ecc Dimostrano la pochezza di chi non sa amministrare ed è costretto a " vendere " fantasiose promesse mai mantenute. E' il caso della metanizzazione che Ardea aspetta da anni. Dopo aver sbandierato sui giornali un imminente accordo con la società concessionaria, Eufemi non trova la maggioranza per far votare in Consiglio Comunale la convezione che consentirebbe a molti cittadini di allacciare il metano. Consiglieri e galoppini stanno girando il territorio " vendendo" un imminente allaccio che consentirebbe un buon risparmio economico e un minor inquinamento ambientale. Eppure la convenzione con la concessionaria, era in un ordine del giorno di un Consiglio Comunale in cui la maggioranza di centro destra si è sfaldata ,e nemmeno compariva nella seduta convocata per il 10 febbraio rinviata a data da destinarsi. La crisi della giunta Eufemi si trascina travolta dagli scandali per presunte mazzette, rimpasti e rimpastini pretesi e annunciati dall'inviato romano della PDL, mandato a commissariare un Partito allo bando. Sul territorio rimane lo sconcerto dei cittadini che in tutti questi anni si sono resi protagonisti di petizioni, raccolta firme, pre contratti per avere un servizio utile ed economico. Quando e come Eufemi risolverà la crisi con una nuova maggioranza in grado di approvare la convenzione, non ci è dato sapere, nel frattempo inviti i suoi galoppini a non illudere la gente.
Il metano con Eufemi non ci da una mano.
Valtere Roviglioni IDV
CON LA PALESTINA NEL CUORE
Una guerra da demolire
Conferenza organizzata dall’Associazione ALZAIA a Nettuno.
L’Asso¬ciazione culturale di Anzio e Nettuno “Alzaia” con il patrocinio del Comune di Nettuno – Assessorato alla Cultura e con la collaborazione del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato del Lazio, dell’Associazione “Senza confine, di “Tavola della Pace” di Assisi, degli Enti locali per la pace di Aprilia promuovono la conferenza “Con la Palestina nel cuore”. Una guerra da demolire.
Il tema della conferenza verterà sulla situazione israelo - palestinese nei territori del medio – oriente, dove la guerra non ha mai fine e dove l’odio prevale su tutto e tutti alimentando così il fuoco dell’intolleranza.
Alla conferenza prenderanno parte:
Rotem Dan Mor, israeliano, obiettore di coscienza, membro di ICAHD, organizzazione che si batte contro la demolizione delle case palestinesi;
Sergio Bassoli, coordinatore delle ONG italiane in Medio Oriente;
Giampiero Pedace, Assessore alla Cultura del Comune di Nettuno
Coordinerà: Cosimo Crisafio, vicepresidente dell’associazione culturale “Alzaia”.
La conferenza si terrà presso la Sala Consiliare del comune di Nettuno, in via Giacomo Matteotti 37, il 15 febbraio 2010 a partire dalle ore 17.00
ESSERCI E' INDISPENSABILE
Essere nella politica, nel territorio, anche solo con la funzione di denunciare e sollevare problematiche sul territorio, è per noi fondamentale. Prendiamo atto che i nostri sforzi, il nostro impegno di costante monitoraggio, non sono caduti nel vuoto. Alcune tra le ultime novità su Ardea sono frutto di incessante stimolo da parte della piccola minoranza di sinistra ardiese....
Il terreno del contenzioso, riportato alle cronache come vittoria di acquisizione al comune, è esattamente quello che il PRC, insieme ad altre forze della sinistra locale, ha occupato, come simbolo di riappropriazione pubblica, e riteniamo di avere il merito di aver sollevato il problema
La stessa istituzione di uno sportello d'ascolto su tor san lorenzo, nasce sulla scia di una iniziativa delle donne della sinistra,che con lo sportello donna hanno denunciato la mancanza di un servizio tanto importante.Anche se del tutto basato sul volontariato, si è evidenziata la necessità , di rispondere alle problematiche dei cittadini, e continueremo ad affermare la nostra disponibilità al pubblico e di volontariato.
Inoltre la questione usi civici comincia a dare risposte ai cittadini, e per ultima, ma non di minore importanza, la nascita di un consultorio di zona, di cui Ardea era veramente ed assolutamente bisognosa, anche questa frutto di lunghe lotte e pressioni da parte della sinistra locale.
Siamo pertanto felici, di leggere sui giornali locali tali notizie, che sentiamo di nostra maternità , e sorvoliamo sul fatto che l'amministrazione continua ad ignorare la nostra presenza, per noi l'importante è il bene della collettività , saremo sempre in lotta per la denuncia e il proponimento, non vogliamo medaglie al merito, ma rassicurare i cittadini semplicemente con un "ci siamo!"
barbara tamanti e direttivo PRC
circolo Ardea
10 febbraio 2010
IL COMUNE DI ARDEA RICERCA PERSONALE A TEMPO PIENO INDERTMINATO
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CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI ED ESAMI, PER LA COPERTURA A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO DI 3 POSTI PROFILO DI COLLABORATORE AMMINISTRATIVO
Termine per la consegna delle offerte: 04/03/2010
da http://www.comune.ardea.rm.it/
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CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI ED ESAMI, PER LA COPERTURA A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO DI 3 POSTI PROFILO DI COLLABORATORE AMMINISTRATIVO
Termine per la consegna delle offerte: 04/03/2010
da http://www.comune.ardea.rm.it/
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09 febbraio 2010
CRISI: SFRATTI ED INGIUNZIONI, RECORD IN ITALIA
(ANSA) - ROMA, 8 FEB - Sfratti e ingiunzioni record in tutta Italia nel 2009. Lo rileva l'indagine de Il Sole24 Ore sui tribunali italiani.L'incremento non ha riguardato solo le istanze di fallimento (+23,5% rispetto al 2008), ma anche i pignoramenti mobiliari (+18,9%) e gli sfratti per morosita' (+14,6%), e rischia di sovraccaricare giudici e cancellieri con una mole di lavoro supplementare difficilmente gestibile.
08 febbraio 2010
Ripartiamo dalle Regioni per cambiare il governo dell’Italia
Scritto da Vincenzo Maruccio
Il Congresso dell’IDV ha sancito un principio democratico assoluto: la voce del verbo fare. L’elezione del presidente Di Pietro rappresenta la leadership di un timone che intende guidare una nave che approdi ad un porto sicuro. L’elezione del movimento giovanile in maniera assolutamente trasparente e democratica ha sottolineato che il partito è dei cittadini e non delle caste. Allo stesso modo ci candidiamo a guidare la Regione Lazio, con lo stesso spirito di servizio. Servizio come qualità e trasparenza, come giustizia e solidarietà, come famiglia e diritti civili, come salute pubblica ed equità. Per questo è importante battere il centro destra e governare più regioni possibili come alternativa di governo a Berlusconi. L’obiettivo è governare l’Italia sconfiggendo “politicamente” Berlusconi iniziando dalle Regioni. Vogliamo riportare la legalità e la giustizia sociale nelle istituzioni.
ARROGANTI ED INCAPACI
Le elezioni regionali sono alle porte e con tutti i problemi derivati dalla vicenda Marrazzo il PD di Ardea che fa? Polemizza con l’unico consigliere di partito, come simpatizzante, iscritto e non per ultimo membro della direzione dei quaranta non sono mai stato contattato dalla Giovannetti,io non la chiamo segretaria,per tale titolo si deve avere il coraggio dell’assemblea,si riuniscono in pochi intimi e per pochi compagnucci,mai un intervento politico a favore del partito e contro un amministrazione incapace di gestire il paese,gli unici interventi fatti sono quelli ridicoli come chi pensa di diffidare Abate a parlare a nome del PD,e come se il parroco di un paesino di provincia diffidasse il papa ad affacciarsi la domenica alla famosa finestra del vaticano. A questi arroganti ed inesperti sarei tentato di rispondergli senza mezzi termini ma non voglio che possano pensare che ci sia gente disposta a perder tempo dietro le loro sciocchezze, per diffidare Abate ci vuole il nazionale essendo lui membro regionale. Si facciano da parte per il bene del partito se ne hanno, chi non partecipa evidentemente non vi riconosce come direzione,ma vede solo un comitato elettorale per una parte politica che si vuole far passare per civica,come il Pisani che vuole fare il portavoce del PD ma fa plausi alla destra attraverso comunicati stampa della lista Giordani, e il Giordani che fa? Osserva in silenzio le sciocchezze dei suoi fidi? Ha dimenticato che è stato candidato a sindaco del centrosinistra e grazie soprattutto ad Abate che ha ritirato la sua candidatura in suo favore? E che ha perso le elezioni grazie a chi ora ha eretto a gestori unici del partito? E nelle prossime elezioni regionali e comunali come pensa o pensano di affrontare una campagna elettorale? Ci vogliono i numeri, e fino ad oggi l’unico che ha dimostrato coerenza e numeri è solo Abate,fate ammenda e chiedete scusa a tutti i simpatizzanti per le vostre sciocchezze.
Umberto Tantari
MERCATINO ARTIGIANALE FEMMINILE
Le donne dell''AGORÃ, sono orgogliose di annunciare la nascita del primo mercatino artigianale femminile di Ardea.
L'iniziativa , nata per caso, ha lo scopo di riunire tutte le donne che hanno voglia di valorizzare la propria creatività , attraverso il lavoro artigianale, esponendo le proprie creazioni al mercatino di viale San Lorenzo 46 sede dell'Agorà '.
In una fase in cui , nel nostro paese, è¨ sempre più difficile trovare momenti di aggregazione e lavoro al femminile, questa iniziativa, si inquadra coma possibilità di incontro e realizzazione della capacità di lavorare insieme, recuperando la capacità storiche di organizzazione femminile.
Un progetto sociale, culturale e lavorativo, in una società che che di fatto ha messo la donna ai margini, relegando ad essa ruoli strettamente familiari.
Chi volesse partecipare al mercatino puo' contattare i seguenti numeri telefonici.
Barbara 3386119578
Cinzia 3348097280
Maria
INADEGUATEZZA DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE
Quanto tempo ci vuole per realizzare un’isola ecologica?
(Ovvero, la differenza fra chiacchiere ed il “SAPER FARE e VOLER FARE”).
I fatti:
POMEZIA:
25 novembre 2008, la Giunta comunale di Pomezia ha deliberato la realizzazione di un’isola ecologica
Martedì 21 Aprile 2009, “Prenderanno il via tra un mese i lavori di realizzazione dell'isola ecologica di via Cincinnato a Pomezia.”
Sabato 30 gennaio 2010 ore 11.00 - Via Cincinnato ci sarà l'inaugurazione dell' Isola Ecologica Pomezia. (DOPO 13 MESI)
ARDEA:
20 giugno 2006 – Punto 9 dell’OdG Consiglio Comunale di Ardea “Individuazione aree per (tre) isole ecologiche”2007,2008,2009 – ... a breve sarà aperta l’isola ecologica...
oggi, 7 febbraio 2010 - L’unica isola ecologica costruita sul territorio comunale, DOPO TRE ANNI E SETTE MESI, non è ancora stata aperta!
...e la politica, di maggioranza e di opposizione, sta a guardare e a litigare!
A voi le conclusioni!
Ezio Zucchi
07 febbraio 2010
05 febbraio 2010
RINVIO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 10/2/10
DAL SITO DEL COMUNE DI ARDEA
Si comunica che la seduta di Consiglio Comunale convocata dal Presidente Policarpo Volante per il 10 febbraio 2010 presso il Centro Sociale Anziani di Tor San Lorenzo è stata rinviata a data da destinarsi.
" E' crisi profonda nella PDL, il commissariamento del partito ha dato il colpo di grazia alla giunta di Eufemi che a distanza di 5 giorni è costretto a rinviare il Consiglio Comunale. Nonostante i reclutamenti tra le opposizioni, Eufemi non ha più una maggioranza. Gli altolà del Partito Romano parlano chiaro: AZZERAMENTO DELLA GUINTA, RICONOSCIMENTO DEI CONSIGLIERI " VERSO LA PDL ", ALLONTANAMENTO DEI TRANSFUGHI DEL PD COINVOLTI NELLE NOTE VICENDE GIUDIZIARIE.
Riuscirà il parolaio nettunense a ricostruire il puzzle della compagine politica che lo circonda? Deve fare in fretta le elezioni regionali incombono, i candidati scalpitano ed ognuno vuole riconosciuto il suo sponsor. "
il webmaster
ARDEA SERVIZI SOCIALI
AZZERATE LE RISORSE FINANZIARIE
Mentre la crisi economica morde, molte famiglie sono allo stremo, spinte sulla soglia della povertà dalla disoccupazione, dall'aumento delle tasse e dal disinteresse del governo nazionale e locale. Registriamo l'assoluta indifferenza dell'amministrazione giudata da Eufemi. Esauriti i capitoli di bilancio del 2009, l'ufficio non trova i fondi per poter riavviare quei progetti minimi, comunque necessari al contributo economico e sociale. Quei progetti sono misure economiche paliative, socialmente contribuisco a mantenere in attività soggeti svantaggiati dalla crisi sottraendoli alla disperazione e depressione.
Interpellato l'assessore preposto , il giovane Massiliano Gobbi ha allargato le braccia << non ci sono fondi nei capitoli, serve una variazione di bilancio >> un Consigliere Comunale, di cui vi risparmio il nome << fatte da 5.000 euro dal dirigente >>. Questa è la triste realtà, il cinismo e la pochezza di chi sta amministrando Ardea.
Mentre l'amministrazione Eufemi viene travolta da indagini giudiziare per presunte tangenti, il Sindaco autorizza spese incomprensibili, come la sistemazione di parti di edifici alle salsare, locali peraltro non acquisiti al patrimonio comunale, con fatture da 75 mila euro respinte dal dirigente perchè non ritenute congrue.
Un caos dove si trovano sempre le risorse per bandire concorsi per infoltire l'ufficio di gabinetto del Sindaco e forse anche del Vice Sindaco e Assessore al bilancio Renzo Morini che non trova il tempo per una variazione di bilancio di 5.000 euro per progetti sociali. Lo ricordiamo in uno degli ultimi Consigli Comunali brandire le dimissioni contro le richieste del Consigliere Riccardio Iotti in protesta con la maggioranza per le poche risorse destinate ai servizi sociali.
I giovani Iotti e Gobbi vagano per il Comune in cerca di risorse, animati anche di buone intenzioni, sembra però che la risposta sia sempre la stessa: vi abbiamo dato l'assessorato, siete stati accontentati. Questa pratica amministrativa consolidata, sta devastando socialmente il territorio, la torta è sempre più piccola, a farne le spese sono sempre gli ultimi, abbandonati dalla politica che difende i crocefissi nelle scuole, ma che ha perso il sentimento di umana pietà e di carità cristiana.
Valtere Roviglioni IDV Ardea
Mentre la crisi economica morde, molte famiglie sono allo stremo, spinte sulla soglia della povertà dalla disoccupazione, dall'aumento delle tasse e dal disinteresse del governo nazionale e locale. Registriamo l'assoluta indifferenza dell'amministrazione giudata da Eufemi. Esauriti i capitoli di bilancio del 2009, l'ufficio non trova i fondi per poter riavviare quei progetti minimi, comunque necessari al contributo economico e sociale. Quei progetti sono misure economiche paliative, socialmente contribuisco a mantenere in attività soggeti svantaggiati dalla crisi sottraendoli alla disperazione e depressione.
Interpellato l'assessore preposto , il giovane Massiliano Gobbi ha allargato le braccia << non ci sono fondi nei capitoli, serve una variazione di bilancio >> un Consigliere Comunale, di cui vi risparmio il nome << fatte da 5.000 euro dal dirigente >>. Questa è la triste realtà, il cinismo e la pochezza di chi sta amministrando Ardea.
Mentre l'amministrazione Eufemi viene travolta da indagini giudiziare per presunte tangenti, il Sindaco autorizza spese incomprensibili, come la sistemazione di parti di edifici alle salsare, locali peraltro non acquisiti al patrimonio comunale, con fatture da 75 mila euro respinte dal dirigente perchè non ritenute congrue.
Un caos dove si trovano sempre le risorse per bandire concorsi per infoltire l'ufficio di gabinetto del Sindaco e forse anche del Vice Sindaco e Assessore al bilancio Renzo Morini che non trova il tempo per una variazione di bilancio di 5.000 euro per progetti sociali. Lo ricordiamo in uno degli ultimi Consigli Comunali brandire le dimissioni contro le richieste del Consigliere Riccardio Iotti in protesta con la maggioranza per le poche risorse destinate ai servizi sociali.
I giovani Iotti e Gobbi vagano per il Comune in cerca di risorse, animati anche di buone intenzioni, sembra però che la risposta sia sempre la stessa: vi abbiamo dato l'assessorato, siete stati accontentati. Questa pratica amministrativa consolidata, sta devastando socialmente il territorio, la torta è sempre più piccola, a farne le spese sono sempre gli ultimi, abbandonati dalla politica che difende i crocefissi nelle scuole, ma che ha perso il sentimento di umana pietà e di carità cristiana.
Valtere Roviglioni IDV Ardea
DISTRIBUTORI GAS METANO CHI LI HA VISTI ?
Buongiorno, scrivo alla Vs redazione per segnalare il seguente problema: negli ultimi due anni abbiamo acquistato 2 automobili a metano. Abito ad Ardea e lavoro a Roma. Volevo segnalare un fatto che negli ultimi mesi si è verificato molto spesso. Partiamo dal fatto che i distributori di metano sono pochissimi (io dalla Pontina prendo il raccordo per poi andare sulla Roma Fiumicino per andare poi a lavorare in zona Montagnola) e dal fatto che ogni volta che si rompono passano dei mesi per la riparazione (Vedi distributore sul GRA Pisana interna).
Ogni mattina mi imbatto in un distributore colmo di automezzi AMA per la raccolta della nettezza urbana che provvedono a fare rifornimento di metano (tempo di rifornimento di ogni mezzo = minimo 20 minuti). Ora mi domando: ma possibile che l'Ama non abbia una stazione di rifornimento interno? Possibile che per un cittadino fare rifornimento voglia dire perdere almeno 40 minuti in fila?
Capisco la convenienza del prezzo del metano, la sua resa e il non inquinamento ma non se ne può piu… Le pompe che distribuiscono metano non aumentano e continuano a vendere automobili alimentate a metano. Non sarebbe il caso forse di imporre un tot di distributori ogni tot di auto vendute?
DC
da http://www.ilmessaggero.it/
03 febbraio 2010
CANDIDATE DISOBBEDIENTI, PER IL BENE COMUNE
"Candidare una donna deve servire ad infrangere le regole sbagliate, altrimenti è un’occasione perduta"
di Tiziana Bartolini
La doppia candidatura al femminile alla Regione Lazio Bonino - Polverini è stata accolta in modo positivo e non si può non essere d’accordo, ma... C’è un ‘ma’, che un articolo apparso su ‘la Repubblica’ del 30 dicembre aiuta a spiegare. Shulim Vogelmann (un passeggero che ha assistito all’episodio trovandosi sul vagone) ha raccontato la vicenda del controllore (donna) che ha chiesto ad un ragazzo con handicap sprovvisto di biglietto di pagare, oltre al costo del viaggio, anche la multa di 50 Euro, importo che però il ragazzo non aveva. La vicenda ha sollevato molte polemiche cui si sono aggiunte anche le testimonianze di altri passeggeri e le FS hanno fatto precisazioni e hanno attivato una indagine interna. Quello che ci interessa cogliere, prendendo spunto dal fatto specifico, è che il problema si è generato per la necessità e volontà di applicare un regolamento. Michela Marzano il giorno successivo ha commentato l’episodio sempre sullo stesso quotidiano osservando che, ferma restando la necessità di regole senza le quali il vivere civile è impossibile, “una legge ingiusta non obbliga in coscienza e quindi si può, anzi si deve, trasgredirla” perchè “esiste sempre la possibilità di fare appello alla propria coscienza”. Ma come si concilia la necessità delle regole e del loro rispetto con casi specifici e valutazioni ‘in coscienza’? “La burocratizzazione delle coscienze non permette mai di promuovere il bene comune - scrive la Marzano, e aggiunge –. Rispettiamo le regole ma impariamo anche ad adattarle alle circostanze. Non basta ‘fare il proprio dovere’ per essere in pace con la propria coscienza”. L’esempio che fa la Marzano è estremo ma efficace: Adolf Eichmann, che aveva coordinato il trasferimento degli ebrei verso i campi di sterminio, si proclamava innocente perchè ‘aveva solo obbedito agli ordini’. Le regole e il loro rispetto, la coscienza e l’autonomia sono categorie che come donne ci riguardano molto da vicino. La protagonista dell’episodio è una giovane donna che ha interpretato il suo ruolo ‘di potere’ seguendo le procedure e il risultato è una figura professionale asessuata che, secondo alcuni, non avrebbe mostrato nella specifica circostanza l’umanità necessaria, ma che nessun regolamento può prescrivere. Ecco dove le due vicende delle candidature Bonino/Polverini e della ragazza-controllore (apparentemente lontane e diverse) trovano una connessione stretta: come interpretano e gestiscono i poteri le donne ? Fino a che punto possono spingersi senza smarrire il loro specifico femminile? Veniamo dunque alle elezioni regionali e alle due candidate, autorevoli e forti di un’immagine di onestà, merce rara e quindi molto apprezzabile. La sfida è alta e, mai come questa volta, le elettrici potranno fare la differenza. La partita che si gioca nella Regione Lazio ha un peso notevole sul piano politico, soprattutto dopo la conquista del Comune da parte del centrodestra. Ma, prima ancora che tra i due schieramenti, la sfida è alta perchè in campo ci sono due figure femminili sulle quali pesa la responsabilità di mostrare, se e come, candidare donne costituisca una novità politica. La domanda che le donne pongono a Emma e a Renata è ‘da Presidente riuscirai a mantenere, anzi ad imporre, il tuo specifico femminile?’Alle donne che raggiungono posti di potere si chiede di governare e non di comandare, di mostrare la capacità di rimanere donne affrontando ogni provvedimento con un’ottica femminile. Attenzione alle politiche di genere, certo, ma oltre che nel numero delle assessore ci si aspetta da una donna il coraggio di cambiare marcia anche nei provvedimenti che riguardano l’urbanistica, i rifiuti o la sanità, ambiti dove girano tanti soldi e c’è poco da scherzare. Dalle donne ‘alla guida’ si pretende la differenza nella pratica politica e che abbiano la capacità di aprire la strada alle nuove idee che la nostra società complessa richiede. Si pretende che non si facciano sottomettere dalla politica miope che annienta l’entusiasmo di molti per soddisfare l’arroganza di pochi. In altre parole, il punto è se riusciranno a tenere testa alle pressioni dei vari gruppi di interessi. A partire dalle prime battute in campagna elettorale. A tal proposito sono pericolose le dichiarazioni della Polverini sulla RU486 perchè possono essere interpretate come sottomissione ai dictat del Vaticano. Ecco l’altro punto. Sottomissione o autonomia. Come donne e cittadine pretendiamo che da Presidenti rispettino e facciano rispettare le leggi, ma chiediamo loro, al tempo stesso, la capacità di ‘disobbedire’ alle regole - non scritte - della cattiva politica. Citiamo di nuovo la Marzano, pensando alla ribellione come pratica indispensabile per “promuovere il bene comune”. Le donne hanno vinto quando hanno disobbedito, e candidare una donna deve servire ad infrangere le regole sbagliate, altrimenti è un’occasione perduta. E un fallimento di tutte noi.
(febbraio 2010)
da http://www.noidonne.org/
CONGRESSO NAZIONALE IDV DA ARDEA DUE DELEGATI-VALTERE ROVIGLIONI ALBERTO DELLI COLLI. AUGURI
Nota: L’accredito per poter accedere ai lavori sarà possibile a partire da venerdi 5 febbraio dalle ore 11.00, fino a sabato 6 febbraio alle ore 16.00.
Venerdì 5 febbraio | ore 14,30-15.00 | Apertura lavori e costituzione Presidenza |
ore 15,00-20.00 | Interventi e mozioni programmatiche | |
Sabato 6 febbraio | ore 9,30-10.00 | Presentazione dei programmi e delle candidature del Dipartimento Donne |
ore 10,00-10.30 | Presentazione dei programmi e delle candidature del Dipartimento Giovani | |
ore 10,30-11.00 | Presentazione delle mozioni politiche e delle candidature alla Presidenza | |
ore 11,00-13.00 | Intervento del presidente Antonio Di Pietro | |
ore 14,00-19.00 | Interventi e mozioni | |
ore 19,00-20.00 | Votazione Coordinatori Dipartimento Giovani e Dipartimento Donne | |
Domenica 7 febbraio | ore 9,30-11.00 | Interventi e mozioni |
ore 11,00-11.20 | Intervento di Guy Verhofstadt leader ADLE (Alleanza dei democratici e liberali per l'Europa) | |
ore 11,20-11.30 | Proclamazione del Coordinatore Dipartimento Giovani e Coordinatrice Dipartimento Donne | |
ore 11,30-12.00 | Votazione del Presidente Nazionale di Italia dei Valori | |
ore 12,00-13.00 | Intervento del Presidente | |
ore 13,00 | Chiusura lavori congressuali |
02 febbraio 2010
CON EMMA BONINO PER VINCERE
Il rinnovato patto, a partire dalle prossime regionali, tra Idv e Pd fa ben sperare per il rilancio della coalizione riformista e per preparare l'alternativa forte a questo governo. L'Italia dei Valori da parte sua ha confermato il suo appoggio, nel Lazio, a Emma Bonino per la sua corsa alla presidenza.
Una candidatura prestigiosa, come ho avuto modo di ribadire più volte, che aggiungerà competenza e qualità ad un gruppo che ha già dimostrato di saper governare bene la Regione tra mille difficoltà.
E' un momento decisivo per la vita delle istituzioni di questo paese, e il malcontento evidente verso un governo che illude le speranze degli italiani, sfiancati dalla crisi, per poi lavorare solo agli interessi di pochi, si concretizzerà in un voto significativo a favore del centrosinistra.
Ma questa campagna elettorale, nonostante i tentativi quotidiani dei soliti gerarchi per trasformarlo in un referendum sull'operato del governo Berlusconi, deve virare decisamente verso i temi che più stanno a cuore ai cittadini del Lazio. Non dobbiamo cadere nel tranello della demagogia amplificata dall'enorme potenza mediatica berlusconiana. Al Grande Fratello della politica contrapporremo le misure che abbiamo in mente per migliorare la via dei lavoratori precari, dei disoccupati, di chi non ha una casa e di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese. Agli "Amici" di Berlusconi proponiamo la sfida più importante, quella che in tutte le occasioni che hanno avuto hanno dimostrato di non essere in grado di vincere: quella della buona amministrazione, equa e trasparente, della cosa pubblica.
VALTERE ROVIGLIONI
SOSTIENE
VINCENZO MARUCCIO
ASSESSORE REGIONALE AI LAVORI PUBBLICI
PROSSIMO GIOVANE CANDIDATO NELLA LISTA DELL'ITALIA DEI VALORI ALLE REGIONALI DI MARZO 2010
COMUNICATO STAMPA
Ardea 01 febbraio 2010 - Continuano le demolizioni sul demanio di Ardea di fronte alla bella torre michelangiolesca. Plaudiamo all’iniziativa in quanto siamo favorevoli alla repressione dell’abusivismo anche se ci vorrebbe un piano completo ed esaustivo di risanamento e valorizzazione delle zone aggredite dalle ruspe. A queste operazioni, che speriamo non siano sporadiche e a macchia di leopardo, confidiamo seguano azioni volte alla valorizzazione delle nostre risorse naturali, archeologiche ed artistiche con attenzione speciale al litorale che è fonte di economia. Abbiamo visitato l’angolo di spiaggia oggetto di osservazione e constatato quanto l’uomo è riuscito a fare di uno degli ultimi e pregevoli angoli di macchia mediterranea. Mi è tornato in mente quanto dice un mio amico di face book: "Poveri noi Umani! Pensiamo di conquistare lo Spazio ma non vogliamo fare pace con Madre Natura. Stiamo diventando "mostri" senza Dio e senza Bellezza, folli e miseri nella nostra perversione e onnipotenza. Autodistruzione! Ecco il gran finale!" Adesso, al punto in cui siamo, ci auguriamo che queste opere di demolizione si effettuino rispettando le leggi e la natura e che si riporti la zona all’originario stato che vedeva convivere in armonia dune,vegetazione mediterranea e mare.
Circolo dei Verdi di Ardea ( Graziella Furini)
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