Forse si è reso conto che una opposizione esiste. Certo, Eufemi non è mai tenero con chi lo contraddice e magari lo chiama a responsabilità che abilmente addebita di volta in volta a dirigenti assessori o sprovveduti Consiglieri Comunali.
Questa volta Eufemi stizzito rimarca il mio stato di ex, come se la politica fosse solo cariche istituzionali e dimentico che tra poco anche lui sarà un ex, di cui i cittadini di Ardea non sentiranno certo la mancanza.
Per quanto riguarda le spese legali, Eufemi dimentica le centinaia di migliaia di Euro pagati al famoso consulente legale il Dott. Pascone, ultimamente coinvolto nelle vicende giudiziarie per evasione fiscale ed impianti sportivi nel comune di Pomezia. Se nel novembre del 2006, Eufemi avesse informato il Consiglio Comunale dell'ingiunzione di pagamento da parte della Spe s.r.l., il Comune di Ardea forse avrebbe ancora nelle casse gli 11 milioni di euro pignorati, risparmiato le laute parcelle per avvocati, ed Eufemi ci poteva evitare lo spettacolo della sceneggiata dell'incatenamento presso la Concessionaria finito in un flop.
Un avviso di garanzia non è una condanna, i personaggi coinvolti godono della presunzione di innocenza, ma le carte dei giudici parlano chiaro........per coerenza istituzionale evitiamo di pubblicare gli atti giudiziari su questo sito. Eufemi risponda pubblicamente del suo operato politico ed ammnistrativo, una città intera da 6 anni aspetta risposte
Valtere Roviglioni IDV
Venerdi, 12.02.2010
IL SINDACO EUFEMI REPLICA A ROVIGLIONI
Non perde l'occasione di star zitto l'ex consigliere Roviglioni, non a caso ex. La Maggioranza è ampia e compatta: entro febbraio il Consiglio Comunale affronterà temi importanti come la metanizzazione del territorio e si impegnerà ulteriormente per le opere pubbliche da finanziare esclusivamente con risorse comunali. Noto che il signor Roviglioni riprende fiato ogni qualvolta il Comune è oggetto di inchieste delle quali lui è particolarmente esperto, considerata l’abitudine maniacale che ha sempre avuto nell'inoltrare denunce che contro tutto e contro tutti anziché fare politica". E' la replica del Sindaco Carlo Eufemi alle dichiarazioni dell’esponente dell’Idv Valtere Roviglioni apparse su alcuni organi di stampa in questi giorni.
“L’unica cosa che è riuscito a fare Roviglioni – prosegue il Sindaco – è stata quella di far sborsare al Comune ingenti somme per la restituzione delle spese legali ad amministratori e dipendenti che dopo anni di calvario si sono visti assolti dalla giustizia. Rifletta prima di parlare di Amministrazione travolta da scandali. Le indagini è giusto che si facciano e bene fa la Magistratura a farle, ma un avviso di garanzia è un avviso di garanzia, non una condanna, e fino a che non ci sia prova provata è diritto di ogni indagato dimostrare l’estraneità ai fatti ed è dovere di ogni cittadino di presumerne l’innocenza. Tutto il resto è strumentalizzazione politica che fa male alle Istituzioni e alla stesse Autorità Giudiziarie che hanno il diritto di lavorare senza che ci siano interferenze e amplificazioni”.
“Rispetto alle spese dello staff del Sindaco – conclude Eufemi – non c’è nessun aumento di personale presunto, guardi piuttosto i Comuni politicamente a lui vicini quanto spreco vero hanno per dirigenti, consulenti, staff e quant’altro; i giornali hanno già avuto modo di occuparsene ampiamente e Ardea è risultato il Comune più sobrio di tutti. Inoltre, pensi al suo di partito perché posso assicurare che il Pdl è in buona salute e gli elettori lo dimostreranno sostenendo e facendo vincere la Polverini”.
da http://www.comune.ardea.rm.it/
1 commento:
IN RISPOSTA ALL’ARTICOLO SU SUL COMUNE DI Ardea :
E’ Il Sindaco che a seguito degli esposti e dell’indagini condotte dal Gip si è costituito parte civile nel Febbraio del 2006 coinvolgendo l’Amministrazione e i suoi legali ed esponendo l’amministrazione a dei rimborsi, quando già la Corte dei Conti con sentenza del 11-Ottobre 2004 per alcuni aveva già affermato che non vi era danno all’erario;
In merito ai citati rimborsi a distanza di un anno, dopo il calvario già subito come lui afferma, e non vedendo rimborsate le spese alcuni dipendenti hanno citato il comune in causa davanti al tribunale del lavoro chiedendo ora anche gli interessi più spese: inutile dire che il comune non si è presentato facendo ancora orecchie da mercante;
Chissà, se la legge è uguale per tutti, il sindaco, nell’esempio di legalità si sia costituito parte civile contro i suoi amministratori?
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