14 aprile 2010

LAZIO, CENTO POLTRONE A DISPOSIZIONE DELLA POLVERINI



Aziende, agenzie, nomi e cognomi. Ecco la mappa del potere regionale. L’incognita dei cda che scadono tra due anni e chi si prepara alla “resistenza”. Ecco perché vale così tanto la Regione Lazio

Martedí 13.04.2010 19:05


Di Fabio Carosi

polverini3

ROMA – Dietro le incertezze e il gossip sugli assessori, i proclami e le minacce di spulciare i conti della giunta regionale uscente, c’è il vero obiettivo: liberare gli oltre 100 posti chiave nelle 32 tra aziende, agenzie, consorzi e altro partecipate dalla Regione Lazio, vere e proprie strutture comando e controllo che a fronte di attività spesso invisibili per i cittadini generano quel che resta dei 25 miliardi del bilancio regionale, tolte le spese della sanità.

Il neo presidente Renata Polverini è alle prese con un vero rompicapo, la cui soluzione è stata affidata da un database che riassume sostanzialmente i “debiti politici” con gli esclusi della lista Pdl e gli alleati, come ad esempio i Cristiano Popolari e l’Udeur.
Affaritaliani.it è riuscito in un’operazione impossibile: ricostruire la galassia del potere regionale, quella serie di scatole governate direttamente o indirettamente che rappresentano la faccia con la quale la Regione si presenta ai cittadini tramite l’erogazione di servizi ma anche di poltrone.

Ecco allora le poltrone che i “vinti dalle urne” dovrebbero tecnicamente liberare e che i vincitori dovrebbero occupare aprendo quel balletto di ingressi/uscite che va sotto il nome di spoil system. Si comincia con le partecipate, cioè le società nelle quali i consigli di amministrazione sono a maggioranza designati dalla Regione.

Agenzia sviluppo Lazio. È una specie di holding che si occupa di dare attuazione alle politiche di sviluppo economico, infrastrutturale e dell’occupazione. In parole povere, surroga le strutture regionali nella redazione dei progetti per l’accesso ai fondi Ue, e produce faldoni di ricerche e analisi ed è una sorta di regia che assiste le imprese. A capo l’intramontabile Giancarlo Elia Valori (74 mila euro l’anno), uomo per il quale il tempo è una variabile sconosciuta, aiutato da Lorenzo Tagliavanti, una vita nella Confederazione artigiani. Nel cda siedono anche Giancarlo Cremonesi che è anche presidente di Acea e ha altre cinque nomine sparse in aziende pubbliche e private. Altro membro del cda è l’economista del Pd, Stefano Fascina verso l’uscita insieme ad Andrea Mondello, ex presidente della Camera di Commercio e “reo” di essere tra i cofondatori di Alleanza per l’Italia. Ancora una seggiola, stavolta per l’economista dell’Università La Sapienza, Felice Roberto Pizzuti che chiude il board insieme ad Antimo Verde, altro economista ma proveniente dall’Università della Tuscia. Il cda è di prossima scadenza.

Unionfidi. È la cassaforte che sostiene l’occupazione e le anticipazioni sulla cassa integrazione, nonché le garanzie sui presiti delle imprese e lavora a stretto contatto con la Camera di Commercio e Sviluppo Lazio. Al vertice il tecnico Gianluca Lo Presti, aiutato da Riccardo Bianchi che è anche vicepresidente del Consorzio Universitario di Rieti e Andrea Ciaimei, uomo di fede storaciana. Il cda è in scadenza praticamente immediata per la scomparsa a settembre dello scorso anno del presidente Nicola Marango.

Risorsa srl. È una costola del Gruppo Sviluppo Lazio, un effetto della societarizzazione di funzioni e scopi che prima attenevano direttamente agli uffici regionali. Nella mission è indicata la funzione di ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Insomma, per sapere quanti e quali palazzi ha e come può farli fruttare la Regione Lazio dispone di una società ad hoc con un vertice guidato da Benvenuto Salducco ex presidente del IV Municipio, ex Margherita.

Litorale spa. Le province di Roma, Viterbo e Latina hanno il mare quindi è coerente una società ad hoc per sorreggere la Regione nei progetti di valorizzazione. Insomma un centro studi, l’ennesimo, e un service di tecnici guidati da Ascenzo Lavagnini, vice sindaco di Ciampino (che non ha il mare) dove percepisce 20 mila euro l’anno che si sommano ai 40 mila della Litorale. Con lui Vincenzo Silvino Recchia, consigliere del Pd a Terracina e Maurizio Mattei, esponente romano dell’Italia dei Valori.

Lazio Service Spa. Altra scatola, nata stavolta per regolarizzare oltre 900 precari della Regione. La guida l’avvocato Sergio Scicchitano il cui mandato scadrà nel 2012, insieme ai consiglieri Tonino D’Annibale pidiessino di Velletri che è anche amministrato delegato e direttore generale; Luciano Dandini ex Margherita, Luciano Oppenheimer gia Italfondiario Spa e Roberto Carlo Mele.

pagina successiva >>

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti sono molto graditi a patto che non arrechino offesa. In caso contrario i commenti non saranno pubblicati. Dopo aver inserito il commento nella finestra sottostante sarà necessario validarlo introducendo il codice visualizzato di volta in volta. Tutti i commenti sono soggetti ad approvazione.