Spett.Le Sindaco di Ardea dott. Carlo Eufemi.
Mi rivolgo a lei per sottoporre alla sua attenzione un annoso problema che riguarda la zona di Ardea denominata LA FOSSA, dove vivo dal 1983, ben ventisette anni.
Durante questi lunghi anni, ho apprezzato il lento impegno che ha portato delle migliorie a tutta la zona, mi riferisco al collegamento al servizio fognario, alla rete del gas, alla illuminazione di Via delle Idrovole e ultimamente alla raccolta differenziata. Per tutto questo sono grato a lei ed alle istituzioni che, ripeto anche se lentamente, hanno permesso queste migliorie essenziali per il vivere civile.
Purtroppo ci sono altri problemi che i cittadini aspettano di vedere risolti da troppi anni da questa amministrazione, come la sistemazione dell’unica strada che porta il centro di Ardea al mare ardeatino Via Bergamo, strada ormai ridotta ad un percorso ad ostacoli tra le troppe buche e toppe d’asfalto senza marciapiedi e quindi senza nessuna sicurezza per i pedoni, negli ultimi tempi ho sentito dire che i fondi per la sistemazione di Via Bergamo sono stati già stanziati pertanto voglio sperare che presto la vedremo realizzata e, dulcis in fundo l’altro grande problema di tutta l’area LA FOSSA, il degrado generale dovuto allo stato di abbandono dei lotti vuoti che sono diventati delle discariche a cielo aperto per qualsiasi tipo di rifiuti.
Considerando che tutta questa zona ormai è abitata all’80% da residenti fissi per tutto l’anno, tale degrado crea pericolo soprattutto per i bambini e per coloro che vivono a ridosso dei lotti abbandonati. Per risolvere questo annoso problema, ricordo che molti anni fa, durante il governo provvisorio di un commissario prefettizio al comune di Ardea, venne realizzato un piano regolatore che prevedeva la definitiva sistemazione di tutta la zona LA FOSSA, con aree pubbliche e alcuni lotti ancora edificabili.
Personalmente ritengo che lei potrebbe portare a compimento quell’antico progetto e far approvare al più presto IL PIANO REGOLATORE per questa zona con tutte le variazioni che eventualmente si sono rese necessarie. Tutto ciò porterebbe notevoli benefici pubblici e privati:
1) Per la sicurezza e per il decoro generale di tutta la zona.
2) Per le casse del comune rilasciando le licenze di costruzione per i lotti dove è ancora possibile costruire e per l’economia locale creando posti di lavoro nell’edilizia e nell’indotto.
3) privato perché coloro che hanno necessità di avere una casa potranno costruirla rispettando i parametri del piano regolatore
La ringrazio vivamente dell’attenzione confidando in un suo personale intervento a questa mia esortazione, porgendole i miei distinti saluti le auguro un buon proseguimento nel suo lavoro.
Giancarlo de Leonardis
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