Torna il Consiglio Comunale, zitti zitti, senza tanto clamore tra le pieghe dei punti all'O.d.G. ritorna la CONVENZIONE PUCCINI << Proposta di accordo di programma e variante urbanistica di un’area in località Campo di Carne di proprietà della Ditta SECR SRL ai sensi della Legge 1150/42 e s.m.i. – Adozione Variante >> Un nuovo scempio urbanistico nel centro di T.S. Lorenzo con più di 60.mila metri cubi di cemento che appesantirà l'insistenza residenziale, la viabilità, e tutti i servizi. Periodicamente dobbiamo assistere al ritorno in Consiglio Comunale di un progetto rivisto e corretto dai soliti azzeccagarbugli nostrani. A pochi mesi dalla campagna elettorale si sta rimettendo in moto la macchina del consenso con promesse demagogiche fuori da ogni riferimento di strumenti urbanistici, Provinciali , Regionali, PRG.
La vicenda PUCCINI pende sul Comune di Ardea da 20 anni , nel corso di questi anni i tentativi di soluzione sono andati tutti a vuoto per la voracità degli amministratori che si sono succeduti ( tutti di centro destra ) l'argomento è stato trattato periodicamente. Ripropongo un articolo pubblicato nel 2009 sui giornali locali che ripercorre le tappe di una storia infinita , grottesca e pericolosa.
Valtere Roviglioni
<< Per dirla con le stesse parole pubblicate nell'articolo «Una giunta carbonara sigla l'accordo con Puccini. Zitti zitti gli assessori decidono di dare 90.000 mc a Puccini per chiudere il contenzioso...» Un lungo articolo spiega i retroscena del contenzioso, ma gli stessi redattori di "dossier informare" hanno ritenuto opportuno informarne quanti più cittadini possibile diffondendo numeroso materiale anche ad altri organi di informazione che operano sul territorio,oltre che a siti web e blog. Tra i destinatari anche Ardea-online.org che non si esime certo dal pubblicare il contributo inviato. Il contenzioso Puccini, nato nei primi anni '90, vede contrapposti da una parte la società Simp srl, proprietaria di una vasta tenuta in Tor San Lorenzo, e dall'altra il comune di Ardea. Il nodo del contendere consiste nel fatto che il comune nel 1985, attivando procedure di occupazione di urgenza si appropriò di circa 13 ettari, dove realizzò un campo di calcio ed una scuola. Il tutto avvenne senza che fosse poi seguita la regolare procedura di esproprio. Dopo un certo numero di anni ed un prg che, non rispettando gli accordi iniziali con la proprietà, prevede tutta l'area a verde, il proprietario ha trascinato in giudizio il comune chiedendo la riconsegna del bene con risarcimento per il suo mancato godimento, o in subordine una compensazione edificatoria. Ad inizio del contenzioso la richiesta prevedeva 15 miliardi di lire di danni oppure il pagamento del doppio del valore del terreno occupato con restituzione della parte non usata. Il comune è rimasto in contumacia (non si è costituito in giudizio) fino al 2000. Nel 2002 veniva effettuata la prima perizia ufficiale, sulla base della quale il 22 Novembre 2002 il tribunale civile di Roma ha emesso sentenza n. 14363/03 (101854 cronologico reg. 10654), in cui, oltre a stabilire che "i terreni non legalmente edificabili, anche se suscettibili di una utilizzazione differente da quella agricola, devono essere valutati secondo parametri omogenei a quelli adottati per i terreni agricoli", condanna il comune di Ardea al pagamento di euro 620.000 a titolo di indennità di esproprio e risarcimento. A fronte di questa sentenza, avverso la quale è pendente un ricorso in appello da parte della Simp (oggi Secr), nel 2008 la proprietà chiedeva una soluzione stragiudiziale prevedente 14 milioni di euro + indennità di occupazione + danni oppure 90.000 metri cubi. Il 14 maggio 2009 il comune di Ardea con delibera di giunta n. 48, senza allegare alcuna perizia valutativa dei terreni e senza darne alcuna comunicazione alla cittadinanza, ha dato il via ad un accordo per concedere 90.000 metri cubi di compensazione edificatoria alla Secre (ex Simp) a fronte di ulteriori cessioni di terreno a vantaggio del comune e alla realizzazione di alcuni edifici scolastici (previsti in area adiacente ad un fosso e soggetta ad allagamenti). Il valore concesso al privato è stato stimato commercialmente in circa 35 milioni di euro, il valore occupato dal comune a suo tempo (circa 5 ettari) è stato valutato dal tribunale in 620.000 euro, in aggiunta la comunità di Ardea riceve circa altri 4 ettari, diciamo equivalenti a 160.000 euro, il che significa che il comune prende meno di 800.000 euro e regala 34 milioni di euro al privato... >>
Un vero affare!!!
1 commento:
e ci lamentiamo di quello che succede a livello nazionale? ma questi pseudo amministratori locali le pagano le tasse? hanno dei figli da mandare alle scuole pubbliche? usufruiscono della sanita' regionale? si rendono conto che stanno gettando al vento i nostri soldi e i nostri servizi?
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