“ E’
un incarico prestigioso sia per le conquiste sociali e civili che
l’Italia ha ottenuto grazie al nostro partito, quanto per
l’importante e faticoso lavoro che ci aspetta.
Per
non parlare delle elezioni politiche infatti, nella nostra
Federazione si voterà nei Comuni di Valmontone, Velletri, San
Cesareo, Anzio e Nettuno.
Il
PSI oggi è in salute, è propositivo ed è riuscito ancora una volta
a rialzarsi dopo che nel 2008 la scelta infelice di Veltroni di
preferire l’alleanza con Di Pietro rispetto ai nostri valori per la
prima volta nella storia d’Italia mise fuori dal Parlamento il
partito socialista, con le conseguenze politiche che si son potute
vedere e che ancora oggi paga la sinistra italiana, perennemente
incerta tra una svolta riformista e le peggiori pulsioni populiste e
giustizialiste che ieri ci han dato l’ex pm, oggi Grillo, domani
chissà.
Come
i nostri padri nobili ci hanno insegnato, ritrovata la giusta intesa
con il PD in un’alleanza tra progressisti e popolari, ora è tempo
di guardare avanti.
Nel
territorio opera tutti i giorni una classe dirigente socialista di
prim’ordine: ricordiamo il vice-sindaco di Carpineto Romano Luigi
Cacciotti, oltre a nostri rappresentanti a Zagarolo, Ciampino,
Lariano, Palestrina, Pomezia; negli altri paesi invece abbiamo
compagni che continuano a difendere i valori di libertà, giustizia
sociale, laicità e uguaglianza anche fuori dalle istituzioni.
Ma
è il modo del lavoro la madre di tutte le nostre battaglie, a
partire dal nostro territorio: la chiusura delle fabbriche sta
portando disperazione, incertezza sul futuro, scarsa fiducia nelle
istituzioni, povertà.
Il
partito si propone di mettere in campo le proprie idee a sostegno di
questa sofferenza, con iniziative nei vari Comuni ove si parlerà di
lavoro, sanità e altri temi importanti.
Altro
che le ostriche del PDL o altri temi che, pur se squallidi esempi di
cosa sia stata effettivamente la Seconda Repubblica, portano lontano
e servono a distrarre dal vero problema che invece sta colpendo
troppe famiglie..
L’appello
è rivolto a tutti: ai vecchi compagni che avranno la stessa nostra
rabbia e grinta di far tornare la voce socialista dentro tutte le
istituzioni, ma soprattutto ai giovani cui poco importa di una
gloriosa storia e che invece cercano soluzioni e un futuro sereno.
Perché anche in Italia non vi è sinistra di governo senza una forte
voce socialista perché riformista, laica e garantista, come già in
Europa e nel mondo, pena il perenne ruolo di opposizione.”
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