Inceneritore
su Ardea
Nel
pomeriggio di mercoledì 26 settembre, grazie anche all’ospitalità
dell’Oasi Bar di Tor San Lorenzo che ha messo a disposizione i suoi
locali per accogliere l’evento, il gruppo Amici di Grillo ad
Ardea ha reso possibile l’incontro e il confronto tra il
Coordinamento contro l’inceneritore di Albano – che da
anni lotta contro la discarica di Roncigliano, sita al confine del
nostro Comune di Ardea, e il progetto di costruire lì un
inceneritore, e a difesa della salute pubblica – e
l’amministrazione comunale ardeatina – rappresentata per
l’occasione dal Vice-Sindaco Fulvio Bardi.
In
assenza dei Consiglieri comunali, dell’Assessore e del Dirigente
all’ambiente, della stampa – tutti debitamente invitati –
alcuni esponenti del Comitato No-Inc hanno spiegato ai cittadini
presenti alla conferenza-dibattito i danni alla salute e all’ambiente
già provocati dalla discarica: inquinamento delle falde acquifere –
dimostrato dalle analisi dell’Arpa (Agenzia Regionale per la
Protezione Ambientale) e dell’Ecocontrol di Pomezia che evidenziano
livelli oltre i limiti di arsenico, cloroformio e ferro nei pozzi
spia di controllo sottostanti la discarica di Roncigliano – e
dell’aria – dovuto alla decomposizione dei rifiuti
indifferenziati che sprigionano sia idrocarburi volatili dal
caratteristico odore sulfureo, sia gas inodori ma pericolosissimi
come il cloruro di vinile, sostanza tossica, cancerogena e mutagena.
Inoltre
hanno esposto i danni potenzialmente arrecabili dall’inceneritore,
quali la dispersione nell’aria di nano polveri, diossine e altre
sostanze tossiche. A questi danni va aggiunta anche l’assurdità di
una scelta del genere in fatto di trattamento dei rifiuti, sia a
livello economico – l’impianto sarebbe costruito con fondi
pubblici e produrrebbe energia elettrica vendibile sul mercato con
ricavato del solo gestore privato dell’impianto – sia a livello
pratico – sarebbe combustibile solo il 30% circa dei rifiuti che
per di più, trattandosi di carta, cartone, plastica e legno, sarebbe
riciclabile in altro modo, e nascerebbe poi il problema di stoccare
le ceneri prodotte da questa combustione –, quando altre e
praticabili sarebbero le alternative, come una raccolta differenziata
spinta e un vero e virtuoso riciclo dei rifiuti. I ragazzi del
No-Inc, infine, hanno anche informato i cittadini di Ardea della
complicata e poco chiara situazione legale che sta alle spalle di
questi impianti.
Cosa
fare, quindi, in concreto? Vista la manifestata sensibilità e
disponibilità del Vice-Sindaco di Ardea in merito alle questioni
esposte e affrontate, la richiesta rivolta dal Coordinamento
contro l’inceneritore di Albano e dagli Amici di Grillo ad
Ardea all’amministrazione comunale è stata quella di portare e
approvare in Consiglio comunale la richiesta di una riapertura e
revisione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale)
precedentemente approvata per la realizzazione dell’inceneritore,
viste le ultime analisi che mostrano un cambiamento, ovviamente in
peggio, delle condizioni ambientali e igienico-sanitarie del
territorio interessato dagli impianti.
Il
Vice-Sindaco Bardi si è detto disponibile a questo impegno e ha
assicurato che al più presto al Consiglio comunale di Ardea sarà
discusso questo punto.
Come
Amici di Grillo ad Ardea ci impegneremo, quindi, affinché questa
occasione di informazione e sensibilizzazione su un problema così
importante quale la salute pubblica di tutti i cittadini di questo
territorio, possa presto trasformarsi in un atto concreto, che,
insomma, alle parole seguano i fatti.
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