INFORMATEVI, POI SCEGLIETE LIBERAMENTE
Il TFR è una quota di salario accantonato che non corre rischi. Si rivaluta dell'1,5% più lo 0,75% dell'aumento del costo della vita ogni anno. In caso di cambio di azienda è immediatamente fruibile. In caso di fallimento dell'azienda la corresponsione è garantita dall'INPS. Si possono chiedere anticipazioni ed è tassato al 23%. I Fondi Pensione, sempre meglio quelli di categoria, hanno un costo di gestione che il TFR non ha, godono di una tassazione agevolata. Aderire ad un Fondo significa rimanervi fino al compimento dell'età di pensione di vecchiaia. A quell'età si può riscattare fino ad un massimo del 50% del maturato. Il restante o il tutto verrà liquidato a rate la cui entità è determinata dalla speranza di vita: le donne percepiranno di meno in quanto vivono più a lungo. In nessuno caso si può fermare l'afflusso del TFR al Fondo, si può invece bloccare il versamento della quota contrattuale. Si dovrà scegliere il comparto dove il Fondo deve investire il tuo capitale: sicurezza con rendimento garantito del 2,5% annuo oppure reddito o crescita senza garanzia. Dopo 8 anni si può chiedere un'anticipo dell 30% che sarà tassato al 23%, oppure del 75% per la prima casa, tassato al 23%. Si può chiedere un anticipo del 75% per particolari e gravissime patologie (tumori maligni, operazione al cuore…) tassati al 15%. In caso di perdita del lavoro per riscattare il capitale occorrono 4 anni.
La pensione integrativa indebolisce quella pubblica.
Elimina la solidarietà.
Mette in balia dei mercati finanziari per 30/40 anni il 10% del salario annuo.
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