CHIEDIAMO L'INTERVENTO DELLE PROCURE DELLA REPUBBLICA DI VELLETRI E DI QUELLA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI
Nell'anno 2000 ha avuto inizio ad Ardea l'appalto con la Ditta SPE per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. La relativa gara fu aggiudicata per un importo di lire 4.449.000.000.
Il Capitolato prevede: la raccolta degli RSU, la rimessa in discarica con esclusione degli ingombranti, lo sfalcio dell'erba, il recupero degli animali morti e della carcasse di auto da rottamare.
Nello stesso Capitolato sono previsti molteplici altri servizi, tra i quali, il lavaggio dei cassonetti, la pulizia delle spiagge, nonché la realizzazione di TRE ISOLE ECOLOGICHE, delle quali una sola realizzata con ordinanza dirigenziale n.117 del 26.4.2002.
Già nel 2000 la SPE ha segnalato all'Amministrazione comunale un inadeguato dimensionamento del servizio, sollecitando la medesima Amministrazione a provvedere di conseguenza, anche alla luce della nuova realtà abitativa.
Tale inadeguatezza del Capitolato ha determinato una serie di atti amministrativi per il recupero di ingombranti, la ripulitura di scarichi abusivi ecc, con un aggravio di spese per le casse comunali e, quindi, per i cittadini.
La Ditta SPE a fine giugno del 2005, con l'autorizzazione dell'Amministrazione comunale, ha ceduto il ramo d'azienda alla Società GESAM srl.
Il 16 febbraio 2006 la SPE ha presentato al Comune di Ardea quattro fatture relative agli anni 2000, 2001, 2002, 2003 per importi, rispettivamente, di euro 805.000, 1.329.000, 1.660.000 e 1.852.000.
La stessa il 26 maggio 2006 ha presentato altre fatture per euro 2.025.000 - 918.000 riguardanti il periodo fino al 2005.
Il 30 aprile 2007, in via definitiva, la GESAM srl, in atti con Romana Ambienti, si è aggiudicata la gara per il servizio di raccolta, di recupero, di smaltimento degli ingombranti assimilabili agli urbani con una "BUSTA" per il servizio per euro 1.185.000.
Corre voce che in data 29 novembre 2006 il Sindaco abbia ricevuto un atto di precetto del quale non sono stati informati né il Consiglio comunale né i cittadini.
In data 30 giugno 2006 il Dirigente del Settore Ambiente del Comune di Ardea, insediato il 6 giugno 2006, ha chiesto per ben due volte allo stesso Sindaco un indirizzo politico circa la scadenza contrattuale e, non ricevendo risposta alcuna, previa l'acquisizione di un parere legale, ha provveduto a prorogare la validità del contratto, agli stessi patti e condizioni, per ulteriori 3 anni.
In data 22 maggio 2007 la Ditta SPE ha ottenuto il precetto ed il 20 giugno scorso anche il pignoramento presso la Tesoreria comunale per una somma che si aggira intorno ai 10 milioni di euro, più le spese legali.
Da tale narrativa emergono una serie di comportamenti che lasciano quanto meno perplessi, tenuto conto anche del fatto che già in passato - vedi questione "cimitero" - tali comportamenti hanno portato al DISSESTO FINANZIARIO 1993/1998, svuotando le casse comunali a colpi di ingiunzioni di pagamento e sequestri di denaro pubblico.
Nel caso in esame, poi, sorgono serie perplessità relativamente alle procedure seguite. Nel giro di 6 mesi, infatti, si è passati dall'ingiunzione di pagamento, all'atto di precetto ed al pignoramento, quando il contratto, in caso di "lite", prevede il LODO ARBITRALE. Perché?
E' quanto la scrivente Associazione Regionale chiede di accertare alle Procure della Repubblica di Velletri ed a quella Regionale della Corte dei Conti.
ASSOCIAZIONE REGIONALE DI LOTTA
CONTRO LE ILLEGALITA' E LE MAFIE
"ANTONINO CAPONNETTO"
IL SEGRETARIO
Dr.Elvio Di Cesare