31 agosto 2011

ARDEA - PARTITO DEMOCRATICO SFIDUCIA IL SEGRETARIO E SI AVVIA AL COMMISSARIAMENTO DEL CIRCOLO


Dopo molti mesi di paralisi del Partito Democratico di Ardea le cose iniziano a cambiare; il direttivo, convocato in data 29-8-2011, ha votato a larga maggioranza (19 su 30 membri) la sfiducia al segretario Peppino Sarrecchia. Come ribadito da molti interventi, non si tratta di un accanimento personale nei confronti di Sarrecchia, il quale resta un esponente di rilievo del nostro partito, ma si tratta della presa d’atto di una realtà che vedeva il soggetto più grande della opposizione senza una linea politica, senza una rotta stabilita, immobile e alle prese con le solite beghe interne che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze dei cittadini. Per la sfiducia, regolarmente certificata dalla massiccia presenza dell’esecutivo provinciale del PD, è stata determinante la decisione dei sette membri di direttivo appartenenti al gruppo dei giovani del PD, i quali con il presente documento intendono chiarire le ragioni di tale scelta, e soprattutto le prospettive future del Partito Democratico Ardeatino. Il nostro intento, dichiarato già al congresso dell’autunno scorso, era ed è quello di prescindere dai personalismi e creare una squadra che compatta focalizzasse e affrontasse, assieme ai cittadini, i problemi che investono la nostra comunità, e che l’attuale amministrazione in 5 anni di governo non è stata in grado di affrontare. Il nostro punto fermo è il centro-sinistra, quindi ci siamo adoperati per stoppare il nascente progetto che vedeva il PD alleato con FLI e presunte liste civiche; progetto che qualche autorevole esponente del PD voleva in maniera subdola percorrere, rompendo ogni possibilità di accordo con i partiti di centro-sinistra. Fatto questo il Partito ha iniziato il percorso che, in accordo con tutto il cartello di centro-sinistra, avrebbe portato alla individuazione del candidato a Sindaco; iniziano i guai e il Segretario allora in carica, invece di avvicinare le parti in competizione, diventa il primo supporter di una squadra, portando così lo scontro ad una situazione di durezza inaudita. Per cui abbiamo ritenuto essenziale il passaggio della sfiducia. Che fare ora? Il gruppo dei giovani del PD in primis propone di non sostituire il segretario con un altro segretario, ma di dar vita ad un coordinamento ristretto che veda coinvolte tutte le anime del partito, con la supervisione del livello provinciale del PD, in grado di elaborare un programma serio, credibile, e di iniziare il confronto con i cittadini. In secondo luogo, ci teniamo a precisare che noi non stiamo ne con una fazione che con l’altra ma stiamo con il PD e con i cittadini stanchi del malgoverno della destra, per cui ogni nostra azione avrà come unica guida la logica politica, che vogliamo torni ad essere predominante nel Partito. Terzo, si deve necessariamente iniziare ad uscire dalle sedi di partito e convincere i cittadini che è forte la presenza di una compagine, che senza alcun tentennamento, è alternativa alla casta che oggi sgoverna Ardea; si deve in parole povere, iniziare una battaglia senza quartiere a coloro i quali hanno impedito lo sviluppo socio-economico-culturale del nostro paese. Per tale scopo, ci proponiamo noi di creare un punto di riferimento sia telematico, ci riferiamo al profilo fecebook dei Giovani Democratici, sia fisico, attraverso assemblee ed iniziative pubbliche, nelle quali chiederemo ai cittadini di esporci dal loro punto di vista le problematiche che quotidianamente li investono, dando vita ad una grande campagna di ascolto, per poi elaborare una proposta vera. Ad oggi in campo c’è la candidatura dell’attuale consigliere del PD Antonino Abate, condivisa dalla stragrande maggioranza dei partiti del centro-sinistra e da una cospicua parte del PD; è compito del Partito verificare la capacità espansiva di questa candidatura a partire dai membri del PD che non la condivido e chiedono di fare le primarie, perché se il Partito è unito vince altrimenti fallisce. Auspichiamo quindi una discussione aperta senza dictat e senza veti nella consapevolezza dei numeri, ma nel rispetto delle idee di tutti. In sostanza non crediamo che dalla sfiducia di Sarrecchia derivi una nuova maggioranza ed una nuova opposizione, ma un partito che insieme affronta i nodi cruciali della fase che ci apprestiamo ad intraprendere. Questo è il nostro obiettivo, forse troppo ambizioso, ma l’unità vera del partito è oggi una questione di sopravvivenza di un centro-sinistra che da troppi anni è ormai spettatore non pagante della scena politica Ardeatina.

I referenti del gruppi dei Giovani Democratici

Enrico Cacciotti

Alessandro Mari


DIVIDERE PER UNIRE, SFIDUCIARE PER AFFERMARSI

Se questo è il viatico dei giovani democratici di Ardea per presentare un Partito Democratico all'altezza di reggere il confronto elettorale prossimo che riunisca il centro sinistra e si presenti al territorio come forza di governo, non c'e' che dire.......meglio chiedere asilo politico alla Somalia.

La storia si ripete come in un film già visto, si procede per " strappi " senza cercare un reale consenso evitando vecchi errori che tengono il centro sinistra fuori dal governo della città da più di 15 anni.

Se il Partito Democratico a pochi mesi dalle elezioni sfiducia il segretario e si divide in varie componenti, una armata contro l'altra, come pensa di coinvolgere tutto il centro sinistra nella prossima tornata elettorale ?

Misteri di Ardea, malafede o pressappochismo ?

Certo che se anche i giovani entrano nell'agone e si comportano come gli olds, c'e' poco da stare allegri. Il Centro Sinistra si avvia all'ennesima sconfitta ?

il Webmaster

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