Comunicato Stampa
Sono moltissimi i punti di riflessione gli spiragli positivi aperti dopo gli incontri promossi dalla Rete Cittadini No alla Turbogas di Aprilia, Anzio-Nettuno e Pontinia, sul presidio permanente di Campo di Carne all'indomani del tentato bliz da parte della Sorgenia..
In difesa del territorio, dopo la minaccia di un repentino inizio dei lavori di recinzione, diversi rappresentanti istituzionali a tutti i livelli (comunale, provinciale, regionale e parlamentare) sono intervenuti per dare la loro solidarietà ai no-turbogas di Aprilia.
Nel corso della mattinata di sabato 12 maggio sono intervenuti l'assessore regionale Alessandra Tibaldi, i consiglieri regionali Giuseppe Mariani, Ivano Peduzzi, Anna Evelina Pizzo, il vicepresidente del Consiglio provinciale di Roma Nando Simeone, l'assessore all'Ambiente del Comune di Aprilia Gianmatteo Clazzer e i consiglieri del Comune di Aprilia Roberto Boi e di Anzio Romeo De Angelis.
Nel corso del pomeriggio dello stesso giorno, invece, i presidianti hanno ricevuto la gradita visita del deputato dei Verdi Grazia Francescato, accompagnata dal consigliere comunale Paolo Di Cesare, presidente della commissione d'indagine sulla turbogas di Aprilia.
Tra i dati significativi emersi nel corso del dibattito, citiamo la proposta ufficiale dell'assessore Tibaldi di promuovere e convocare la conferenza sull'energia proprio ad Aprilia, a rapporto con la realtà della mobilitazione popolare scaturita all'indomani del decreto autorizzativo del ministro Bersani.
I consiglieri regionali, quindi, hanno valutato positivamente l'ipotesi di realizzare un parco archeologico anche sul sito di Campo di Carne, inserito in un contesto storico e architettonico assolutamente rilevante, che risale direttamente all'epoca pre-romana e allo sbarco di Enea, di epica memoria.
Nel pomeriggio, inoltre, l'onorevole Grazia Francescato, ha ricordato che, in sede di conferenza dei servizi presso il ministero per lo Sviluppo economico (ex Attività Produttive) mancherebbe la convocazione dell'ente Parco del Circeo e del Parco di Fogliano. Questo potrebbe invalidare di fatto l'iter realizzativo stesso.
Di seguito, alcune dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali intervenuti.
Ivano Peduzzi (Prc): "Do un giudizio politivo assolutamente negativo di questo sviluppo anarchico, dettato da una politica industriale in base al profitto.
Questa è una battaglia di democrazia: non è possibile che un governo, specie se progressista, concepisca uno sviluppo che avvenga tramite un processo partecipato. Anche se questa turbogas fosse l'opera più indispensabile, non si può decidere tutto a tavolino. Dobbiamo partecipare alle scelte di produzione energetica, dopo 50 anni di sfruttamento delle risorse della terra e guardando alle fonti alternative. Se perdiamo ad Aprilia, e se perdiamo a Civitavecchia, quel meccanismo dilaga e noi saremo sempre più deboli. Per noi politica significa decisioni dal basso, partecipazione democratica".
Giuseppe Mariani (Verdi): "E' nato un coordinamento forte, un interlocuzione sui temi ambientali che nessuno può ignorare. Se non c'è partecipazione non c'è sviluppo, non c'è democrazia e non c'è senso a quello che facciamo. Abbiamo chiesto un tavolo per avere chiarezza: se la linea politica è quella di dare ragione ad una lobby, contro la salute dei cittadini, è chiaro che sarà una contrapposizione netta. In questo progetto dobbiamo coinvolgere tutti, ma con molta severità e concentrazione. Il ministro Bersani deve rimangiare quello che ha detto, e questo non lo dico a titolo personale, ma come rappresentante istituzionale. Noi non siamo il partito del no, ma il partito delle proposte chiare e precise. Certo, non facciamo sconti a nessuno".
Anna Pizzo (Ambiente e Lavoro per la Sinistra Europea): "Tutte le lotte legate alla difesa dei territori e dell'ambiente, pur se di carattere locali, parlano all'intera società, sono una grande battaglia per la democrazia, che va fatta ogni qual volta si scopre che la democrazia ha un deficit. Questa nuova coscienza è un grande fatto politico, analogo alla coscienza di classe del '900.
Le tante Rete Cittadini si intrecciano con le nostre istituzioni e se Bersani continua a far finta di nulla, deve fare un passo indietro e dimettersi".
Nando Simeone (Prc, Provincia di Roma): "La nostra regione sta soffrendo, rischia di diventare una pattumiera. Quello che è successo ad Aprilia, il rischio di una recinzione del terreno, arriva dopo le dichiarazioni di Bersani: c'è un progetto del governo ben definito che va contrastato, questi sono interventi preventivi precisi per evitare riunioni nazionali come quella prevista qui del Patto del Mutuo Soccorso. Boicottare il dialogo tra i no-coke, i no-turbogas, i no-mose e tutte le altre realtà italiane che lottano contro queste opere devastanti. Tutto questo è inaccettabile perché logora i rapporti tra politica e cittadini, auto-organizzati in movimenti. Non sarà facile vincere, perché dietro Bersani ci sono i grandi interessi economici, ma la mobilitazione è su scala nazionale e darà risposte contro queste provocazioni anti-democratiche".
ALESSANDRA TIBALDI (assessore regionale al Lavoro): "Il rapporto tra ambiente e lavoro è un problema molto serio. Ricordo, dieci anni, la nostra battaglia contro l'inceneritore di Colleferro, che abbiamo perso. Ma, a distanza di anni, i fatti hanno dimostrato che avevamo ragione noi. Per questo lancio questo proposta ufficiale: promuoviamo proprio qui ad Aprilia la conferenza sull'energia regionale e sul fabbisogno energetico. Io faccio parte di un esecutivo in cui il presidente sa benissimo che ci sono sensibilità diverse. Ma anche che, accanto ai nostri no, ci sono delle alternative, le fonti rinnovabili, strade assolutamente percorribili. La nostra, non ce lo dimentichiamo, è una battaglia contro i poteri forti. La politica che delude i
cittadini è quella delle lobby di potere, non quella che contrappone destra e sinistra. Dobbiamo costruire un piano energetico alternativo e su questo sono sicura che ci sarà collaborazione interistituzionale".
Nel corso del dibattito, è intervenuto anche l'avvocato Fulvio Farì, legale della Rete Cittadini che ha preparato il ricorso al Tar. "Dall'atteggiamento del proprietario del terreno, sembrerebbe quasi - ha detto - che la sentenza sia stata già scritta in qualche salotto e non nell'aula del tribunale dove ci ritroveremo il 19 luglio. Noi abbiamo molto da dire, ma lo faremo solo nella sede opportuna".
"Rete Cittadina NO Turbogas Aprilia"