Dalla raccolta delle più strampalate motivazioni, del tipo «...ho mia figlia da sistemare e visto come fanno loro li ho votati. Perché questi, prima di accomodarsi al tavolo vanno in cucina a vedere cosa e quanto hanno preparato...» all'amara riflessione derivante dall'aver dovuto inghiottire l'ennesimo rospo, al tentativo di far comprendere per l'ennesima volta il disperato tentativo della ricerca di unificazione di un centro-sinistra ormai largamente distante dalle istanze dei cittadini puliti, onesti e disposti anche a "turarsi il naso" per cercare di far sorgere il sole del rinnovamento anche ad Ardea...
Dopo il deludente risultato (in tutti i sensi) è inevitabile riflettere su una serie di fatti:
- la scarsa affluenza dell'elettorato alle urne - il 65,79% degli aventi diritto, ovvero 20.307 votanti su 30.866 elettori - denota il sempre maggiore disinteresse per una classe politica ritenuta ormai inadeguata, insufficiente, vecchia e soprattutto non espressione di alcun bisogno collettivo diverso da quello dei propri interessi (economici, finanziari, di mera affermazione personale, ecc.)
- la penalizzazione dei partiti, come Rifondazione Comunista, che pur di contrastare i poteri dei "soliti noti" non hanno esitato a schierarsi dalla parte del candidato ritenuto "meno peggio" pur di ottenere una visibilità ed una forza maggiore all'interno del consiglio comunale; l'elettorato non è stato in grado di apprezzare la ventata di rinnovamento consistente nel far uscire il partito da un'opposizione inutile e sterile nel tentativo di soddisfare esigenze reali della popolazione che non hanno certo una caratterizzazione politica (fogne, scuole, acqua potabile, ecc.)
- la conferma di logiche tribali nella scelta e nell'assegnazione dei voti ai candidati a conferma che la popolazione autoctona non ha alcuna intenzione di vedersi togliere privilegi (storture) acquisiti per generazioni a favore di una qualità di vita superiore anche e soprattutto dei "nuovi arrivati", che comprando immobili ad Ardea si sono ritrovati a vivere in condizioni disastrose e pagano pesantemente il costo sociale dell'assenza di servizi. Anche a costo di creare due diversi centro-sinistra espressione di "due diversi campanili": uno di collina e l'altro di mare...
Un paio di note a margine.
Il 27 maggio abbiamo assistito ad una scenetta, avvenuta proprio in uno dei seggi elettorali, che la dice lunga sulla distinzione di fatto esistente tra gli abitanti di Ardea. Una signora, su invito degli scrutinatori, si apprestava ad esibire tessera elettorale e documento, quando un'altra in coda alla precedente esordiva stizzita "sono forse trasparente?". Pur non avendo titolo ad avanzare pretese per la semplice progressione temporale della fila e nonostante la prima le avesse chiesto più volte scusa, la signora "trasparente" (molto probabilmente indigena) ha continuato ad accampare diritti che non aveva fino a quando, al limite della pazienza, la prima, dopo averle fatto notare che le aveva chiesto scusa e che, comunque, le aveva ceduto il passo, non è sbottata in un "Che paese di m@@da!"
Forse non era la cosa migliore da dire, ma chissà perché l'unica persona ad essersi risentita a questa affermazione è stato un signore (indigeno anche lui?) che si è poi scoperto essere il marito della signora "trasparente"... Non ci metteremmo la mano sul fuoco, ma probabilmente tutte le persone presenti, che sommessamente hanno poi confermato alla prima signora di essere stata accusata ingiustamente, hanno secondo noi pensato la stessa cosa di Ardea senza aver il coraggio di dirlo a voce alta...
Per ultimo, Ardea-online.org nei giorni 28 e 29 maggio ha raggiunto un nuovo record: 1.418 visitatori unici - 483 diversi visitatori il 28 maggio e ben 935 diversi visitatori il 29 maggio fino alle 23:30. Forse non è importante, ma ci tenevamo a farvelo sapere...