Ad un anno dall'insediamento dell'amministrazione Eufemi, l'effetto di azioni amministrative è irrilevante, i nodi del degrado che subisce il territorio di Ardea sono rimasti irrisolti. Sul fronte politico la nascita del Partito Democratico che nelle aspirazioni dei fondatori doveva essere una pietra miliare per il rilancio del rapporto delle istanze di partecipazione, della società civile e della proposta politica, segna un netto ripiegamento a favore di un consociativismo amministrativo che nega la dialettica democratica e relega le dinamiche maggioranza-opposizione ad un mero esercizio di facciata.
Le vicende della potabilità dell'acqua, la 'fumosa' variante al PRG, il continuo ritiro dei punti all'o.d.g. dei vari Consigli Comunali non sono stati mai ripresi da una opposizione subalterna al centro destra, una opposizione dedita all'inciucio per rendite di posizioni personali.
Eppure, il Partito Democratico si pone come alternativa al centro destra, un obbiettivo che non può prescindere dal rapporto con il territorio e con le forze della sinistra che non sono rappresentate nell'assise cittadina. Il PD pensa di essere autosufficiente? O si accontenta di un sottogoverno concesso di volta in volta per soccorrere Eufemi in crisi di numeri della sua maggioranza?
Un anno di amministrazione Eufemi sopravvissuto sulla programmazione dei Commissari Prefettizi che si sono avvicendati, un fine corsa che ormai volge al termine. I 4 anni rimanenti, con una macchina amministrativa paralizzata, non saranno sufficienti per indirizzare Ardea verso l'uscita dal degrado della carenza di servizi.
L'alternativa al centro destra si costituisce qui ed ora, chiarendo posizioni e collocazioni, costruendo proposte condivise, base essenziale per riconoscersi in alleanze politiche con aspirazioni amministrative.
Nessuno si illuda, la sinistra non ha smobilitato, sarà ancora protagonista, in piena autonomia nella ricerca dell'unità delle forze progressiste.
Valtere Roviglioni PRC