Ardea 4 agosto 2008 - Uno scellerato accordo tra Partito Democratico ed il Centro Destra rischia di devastare definitivamente il territorio di Ardea. Eufemi di fronte alle ingiunzioni della Prefettura che misero sotto osservazione le gravi irregolarità ed illegittimità urbanistiche annunciò una nuova variante al Piano Regolatore di servizi ed infrastrutture. Nelle riunioni con le varie rappresentanze sociali il Primo cittadino si era impegnato in una discussione pubblica e partecipata del neo redigendo Piano Regolatore escludendo che nello stesso fossero inserite nuove lottizzazioni.
La Provincia di Roma ha adottato il Piano Territoriale Provinciale e la Regione Lazio il Piano Paesistico Regionale, due strumenti urbanistici (sovraordinati ai quali i Comuni devono fare riferimento ) che regoleranno il futuro assetto del territorio. Su questi atti emendabili, il Comune di Ardea con il Consiglio Comunale del 26 giugno 2008 sul Piano provinciale, con 15 votanti - 7 di opposizione (Partito Democratico) e 8 di maggioranza (PDL) - ha approvato alcune osservazioni che vanno in tutt'altra direzione rispetto alle iniziali indicazioni del Sindaco. Anche sul Piano Paesistico Regionale questa maggioranza non si è smentita, in un Consiglio comunale tenutosi all'insegna della confusione e della sospetta illegittimità oltre ad aver dichiarato "non condivise" le osservazioni fatte dal Laboratorio Cittadino Per la Sinistra Unita unicamente dirette nell'interesse del territorio e della cittadinanza (vedasi per esempio la richiesta di classificazione in "Paesaggio agrario di rilevante valore" della zona di Montagnano produttrice di numerosi vini DOC debitamente bocciata dalla maggioranza Eufemi più o meno appoggiata da esponenti eletti nel centrosinistra) ha proposto ed approvato alcune osservazioni al PRPG che se supereranno il vaglio della Regione Lazio riconsegnerà il territorio di Ardea agli speculatori edilizi che hanno sinora considerato Ardea terra di conquista senza un minimo di progettualità diretta a quello sviluppo economico che solo può portare benessere alla popolazione cioè a dire quello turistico e non quello di edilizia residenziale che non abbia un indotto turistico.
Quella attuata è una visione di sviluppo del territorio pasticciata ed in perfetta continuità con la cultura del disordine urbanistico, un indirizzo che è frutto della deviazione dei ruoli politici dettati dall'esigenza di Eufemi di continuare a galleggiare nel magma dei numeri "ballerini" di una maggioranza che non ha più.
Una commistione tra forze politiche che dovrebbero essere alternative, dove il Partito Democratico supplisce alla progettualità del Centro Destra, pagando il prezzo di una resa incondizionata rispetto agli impegni del programma politico assunto in campagna elettorale.
IL LABORATORIO CITTADINO PER LA SINISTRA UNITA
(Rifondazione Comunista - Verdi - Sinistra Democratica - Partito Socialista)