Nel cuore della notte, alle 3.30 uomini di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato hanno proceduto allo sgombero del presidio cittadino contro la costruzione della centrale a ciclo combinato turbogas di Aprilia. Nell'area sono entrati anche mezzi da lavoro pronti per avviare il cantiere.
All'interno del sito, sono stati rintracciati ed identificati dalla Digos 3 occupanti, che non hanno opposto alcuna resistenza e che verranno denunciati in stato di libertà per occupazione abusiva. Subito dopo le operazioni di sgombero, l'area interessata è stata restituita alla società «Sorgenia», proprietaria del sito, che ha dato immediato inizio ai lavori di messa in sicurezza e recinzione. Nelle prime ore del mattino circa 70 manifestanti hanno occupato l'area di accesso al sito impedendo temporaneamente l'entrata ai mezzi di rifornimento della ditta. L'immediato intervento delle forze di polizia ha consentito però poco dopo di liberare l'ingresso al sito, ora presidiato.
Giovedì 20 novembre alle 21 si farà il punto della situazione nel corso di un'assemblea pubblica straordinaria presso il Centro Sada ex Cral in Via delle Margherite.
Rifondazione Comunista ha espresso la propria condanna verso lo sgombero e la solidarietà ai cittadini di Aprilia che da lungo tempo sono impegnati a difesa del territorio.
Ulteriori informazioni direttamente sul sito della rete cittadina: www.noturbogasaprilia.it.
FERRERO, PRC: APRILIA, SGOMBERO MOVIMENTO È VERA VERGOGNA.
USO DELLA FORZA PER REPRIMERE GIUSTE PROTESTE È ASSURDO
Lo sgombero di questa notte da parte delle forze dell'ordine ai danni del presidio pacifico del movimento "No Turbogas" di Aprilia è una vergogna ed un'inaccettabile attacco ai diritti dei cittadini di lottare in difesa del proprio territorio contro la costruzione di una centrale inutile e dannosa. Si riprende, così come contro il movimento No Dal Molin e No Tav, l'uso della forza e della repressione per violentare interi territori senza ascoltare minimamente la voce della popolazione.
È assurdo che si voglia imporre, nonostante si escluda anche nel Piano Energetico regionale del Lazio, la necessità di costruire la Turbogas di Aprilia. La scelta della via dell'inquinamento invece che delle energie rinnovabili è una scelta irresponsabile, che noi combatteremo al fianco della gente. Chiediamo che vengano ripristinate le regole di democrazia e partecipazione su decisioni che riguardano la cittadinanza.
SGOMBERATO PRESIDIO TURBOGAS APRILIA - NIERI, RODANO, TIBALDI, ZARATTI: "INTERVENTO GRAVE E SBAGLIATO. SOLIDARIETÀ AI MANIFESTANTI"
«Lo sgombero da parte della polizia del presidio dei "No turbogas" ad Aprilia è stato un intervento grave e sbagliato. Sbagliato perché non si può procedere in questo modo nei confronti un comitato di cittadini che intende, pacificamente e in modo non violento, rivendicare le proprie ragioni. Ragioni, peraltro, ampiamente condivise dall'intera comunità locale. Grave perché l'utilizzo della forza per risolvere controversie territoriali è sempre un grande errore - è quanto dichiarano in una nota congiunta gli assessori al Bilancio Luigi Nieri, alla Cultura Giulia Rodano, al Lavoro Alessandra Tibaldi e all'Ambiente Filiberto Zaratti - Abbiamo sempre sostenuto, e continueremo a farlo, la nostra contrarietà alla Turbogas di Aprilia. Si tratta di progetto obsoleto, dannoso e inadeguato che non affronta sia le sfide globali, come l'effetto serra, sia la dimensione della sostenibilità a livello territoriale: in sostanza sul fronte ambientale è un ritorno al passato. Dettò ciò, riteniamo che la partecipazione e il confronto democratico non debbono mai essere interrotti. È stato questo un punto cardine dell'Amministrazione regionale. A tal proposito auspichiamo che da parte di tutte le forze politiche vi sia una presa di distanza dall'azione di questa mattina. Ai manifestanti esprimiamo la nostra solidarietà - concludono Nieri, Rodano, Tibaldi e Zaratti - Siamo fiduciosi che la magistratura possa comprendere le ragioni e le finalità di quella che è stata una protesta politica di carattere pacifico».
APRILIA, SGOMBERO PRESIDIO. PRC: "OPERAZIONE REPRESSIVA"
"Un blitz in piena regola, un'operazione repressiva contro i cittadini e gli enti locali che si oppongono alla realizzazione della centrale turbogas di Campo di Carne". Con queste parole Ivano Peduzzi e Anna Pizzo, rispettivamente capogruppo e consigliera del Prc alla Pisana, commentano da Aprilia, dove si trovano da questa mattina, lo sgombero del presidio permanente "No turbogas" e l'inizio dei lavori di recinzione dell'area su cui è previsto l'impianto.
"Stiamo assistendo a un vero e proprio scontro tra poteri forti che passa sopra la testa dei cittadini - aggiungono i due consiglieri-. Gli interessi di De Benedetti e della sua Sorgenia stanno annullando la volontà delle comunità locali, il ruolo delle istituzioni e la programmazione in materia energetica. Il Piano regionale, che ha avuto già il via libera della commissione Ambiente, lo dice chiaramente: "non è necessario installare i gruppi di Aprilia e Pontinia" perché fino al 2020 con gli impianti esistenti il Lazio produrrà il 13 per cento in più di energia rispetto al fabbisogno. Ma del Piano De Benedetti se ne infischia. La posta in gioco è troppo alta e lo scontro con Caltagirone, con il quale si contende grosse fette di territorio, gli impone di accelerare i lavori della centrale.
Contro lo strapotere di questi signori - aggiungono - continuerà più forte di prima la protesta dei cittadini e della rete civica "No turbogas" che già oggi alle 15.30 terranno una conferenza stampa presso il presidio sgomberato e alle 18 un'assemblea generale nell'aula consiliare del comune di Aprilia. Dal canto nostro - concludono Peduzzi e Pizzo - chiediamo immediatamente la convocazione di un Consiglio regionale straordinario e di accelerare l'iter di approvazione del Piano energetico. Presenteremo, inoltre, una mozione per fare luce sul blitz di questa notte".