Con sorpresa, invece, prendiamo atto della presunta motivazione con cui il dissequestro è stato portato in essere: l'acquisizione degli inquirenti, da parte della società Sorgenia spa, della sentenza del Consiglio di Stato che, ribaltando la sentenza di primo grado, conferma la regolarità dell'Aia e di conseguenza dell'autorizzazione ministeriale unica.
Sembra chiaro che nessuno in questo frangente, laddove sono stati posti i sigilli, ha messo in discussione il decreto autorizzativo, bensì ha operato per ottemperare ad una presunta violazione di una prescrizione allegata al decreto autorizzativo stesso. E questa violazione, ovvero l'intervento di disbocamento indebito di un fosso di macchia mediterranea (il cosiddetto Fosso della Bottaccia), che è palese e certificato anche da sanzioni amministrative, non ultima quella comminata dal Consorzio di Bonifica.
C'è un aspetto che, di fronte a questo dissequestro del cantiere accessorio, va ribadito senza equivoco. Sorgenia spa non può effettuare alcun lavoro sul cantiere di realizzazione della strada di accesso e delle altre opere di urbanizzazione primaria in quanto il Comune di Aprilia, ufficio Urbanistica, ha emesso un'ordinanza di sospensione dei lavori e fino a quando la giustizia amministrativa non sospenderà quell'ordinanza, nessun cantiere può essere portato a compimento.
In merito poi all'avvio dei lavori, ci sono due procedimenti amministrativi tuttora in corso. Il primo è un ricorso al Tar del Comune di Aprilia e della Rete Cittadini per richiedere l'immediata sospensione dei lavori. Il secondo è un ricorso al Tar del Comune di Aprilia chiamato ad entrare nel merito della competenza ad emettere il parere di compatibilità territoriale e ambientale dell'impianto, che il sindaco pro tempore di Aprilia ha emesso negativamente.
Di fronte a questi ennesimi colpi di scena della vicenda turbogas, in cui ancora una volta i cittadini di Aprilia hanno constatato come facilmente vengono scavalcati i propri diritti alla salute, il presidente della Rete Cittadini Rita Leli chiederà un incontro con il commissario prefettizio del Comune di Aprilia, insediatosi nel corso della settimana, mentre la cittadinanza tutta è invitata a partecipare all'assemblea pubblica convocata per
RETE CITTADINA NO TURBOGAS APRILIA